Un programma di eventi formativi e per l’orientamento
Orienta Attiva Mente
Il mondo del lavoro si fa sempre più complesso per via delle dinamiche che vi influiscono e dei rapidi cambiamenti che lo investono, frutto principalmente della rivoluzione tecnologica e della globalizzazione. L’istituzione scolastica dunque vive una doppia sfida, quella cioè di formare gli studenti a in ambito teorico-pratico, certamente, e quella – ben più nuova – di renderli adatti all’inserimento nel mercato, divenuto nel frattempo più difficile per via dell’accesa competizione, dell’elevazione degli standard minimi di qualità e, soprattutto negli ultimi tempi, di crisi – prima economiche, poi sanitarie, quindi belliche – che non cessano di scuoterlo.
Il progetto Orienta Attiva Mente, che è decollato grazie alla D. S. Orietta Boron, nasce dalla collaborazione tra Entelechia e Latina Formazione Lavoro, grazie al Programma Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) 2021- 2027 per la realizzazione di eventi di orientamento e formativi per gli studenti del Lazio – e si pone come obiettivo eccellente quello di contribuire alla preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro di studenti e studentesse che hanno optato per la scelta professionale.
Orienta Attiva Mente si propone come strumento pratico ed efficace per sostenere, accompagnare e facilitare le studentesse e gli studenti della Scuola professionale al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro.
Attingendo agli strumenti teorici tipici del Counseling, del Coaching, della Formazione e dell’Orientamento, selezionati nell’ottica della concreta utilità per il target, il programma propone una serie ragionata e gerarchica di esperienziali ed esercitazioni individuali, in piccoli gruppi e nel gruppo classe, finalizzati allo sviluppo e all’acquisizione di consapevolezza di una o più competenze trasversali.
Ogni incontro è stato organizzato seguendo una scaletta che introduca per mezzo di attività di warm-up, accompagni grazie ad attività pratiche e approfondisca l’acquisizione di consapevolezza degli apprendenti in chiusura.
Gli strumenti pratici sono stati selezionati, creati e adattati orientandoli alle necessità concrete delle studentesse e degli studenti.
Portare i ragazzi a conoscere se stessi, al fine di portare con sé questo strumento nella loro cassetta degli attrezzi per conoscere la realtà che li circonda. Il “Conosci te stesso” diventa un motore che porta avanti la vita verso una felice destinazione.
Gli esseri umani devono imparare ad ascoltarsi e a conoscersi, la vita è una ricerca costante all’interno di noi stessi, un viaggio una crescita.
“La finalità ultima del progetto” riferiscono le referenti dell’orientamento Orrù Arianna e Marika Saggiorato, “È rendere gli studenti più consapevoli delle caratteristiche del mercato del lavoro in relazione ai settori di riferimento, aiutandoli a sviluppare le caratteristiche personali idonee all’inizio della carriera e sostenendoli nell’evoluzione delle aree di miglioramento”.
Alla stazione ferroviaria i furti alle autovetture sono aumentati negli ultimi giorni
Il Far West di Campoleone
La stazione di Campoleone da qualche giorno sembra finita nel mirino di ladri e vandali. Il parcheggio dello scalo ferroviario, che è frequentato ogni giorno da centinaia di pendolari che devono raggiungere la Capitale per motivi di lavoro o di studio, ha fatto registrare diversi episodi a danno delle auto. Un problema antico che si ripete ciclicamente. In questi giorni sono state diverse le segnalazioni di vetture ritrovate dai proprietari sui blocchetti e senza gli pneumatici. Azioni queste perpetrate in pieno giorno da malviventi che sanno di agire indisturbati a causa della totale assenza di controlli. Solo in questa settimana sono state almeno cinque le vetture depredate. Il tutto è stato ampiamente testimoniato dai pendolari attraverso le loro pagine social. Foto eloquenti di auto senza ruote e cerchioni.
“Ormai ogni volta che parcheggiamo l’auto per prendere il treno – ci spiega un lavoratore che ogni giorno sale sul treno a Campoleone – dobbiamo sperare di ritrovarla integra al nostro ritorno. E non a tutti va bene. In questi giorni sono stati registrati diverse azioni. E senza che nessuno muova un dito per tamponare questa situazione. Non si vedono agenti di polizia locale né vigilantes privati. Tutto è lasciato così. Noi pendolari non ci sentiamo sicuri né tutelati dall’amministrazione comunale”.
In passato lo scalo era finito più volte nel mirino dei vandali. Finestrini spaccati, auto rigate, specchietti distrutti. Atteggiamenti deprecabili a cui però non c’è mai stata una risposta adeguata da parte delle istituzioni. L’area però dovrebbe essere munita di un impianto di videosorveglianza che, ad oggi, non sembra aver dissuaso i malintenzionati. Uno degli ultimi episodi avvenuto nel febbraio scorso riguardò il furto di alcuni catalizzatori dalle auto in sosta. I carabinieri, in quel caso, riuscirono a sorprendere i ladri e ad arrestarli in flagranza di reato. I tre uomini bloccati alla stazione di Campoleone furono fermati dai militari oltre che con i catalizzatori rubati, anche con tutta la strumentazione necessaria per compiere il furto come seghetti, crick e cacciaviti.
Il furto di marmitte dalle auto risulta estremamente vantaggioso perché se da una parte si rivela molto semplice da compiere, dall’altra, grazie alla presenza nei catalizzatori di metalli rari come il platino, il palladio ed il rodio, assicura guadagni importanti nel mercato nero con i singoli pezzi che possono essere rivenduti fino a 150 euro l’uno. Un’azione che può durare pochi minuti ma che può fruttare molti soldi una volta portata a termine.
Alessandro Piazzolla