Dal libro “Pomezia-Origini-genti-personaggi” del professor Antonio Sessa
Torvajanica inizia a popolarsi
Torvajanica, che fino ad allora era stata ritrovo di pescatori e di pochi cacciatori che avevano costruito nel villaggio piccole casette di paglia, incomincia a essere frequentata, verso la fine degli anni trenta, da castellani e romani.
Non solo gli abitanti del territorio scendevano la domenica al mare sui carri tirati dai buoi; vi si recavano anche i ragazzini della colonia del dopolavoro di Pomezia. Soprattutto incominciavano gli arrivi di intere famiglie, ospiti di parenti o amici che avevano costruito la baracca al mare. Le baracche erano poche; ma il villaggio cresceva rapidamente, tanto da riempirsi di tante altre baracche, anche se alcune di esse erano particolarmente modeste. Qualche temerario arrivava con la corriera la mattina a Pratica o a Pomezia e di lì, con i carri a nolo, arrivava al mare; la sera ripartiva per Roma.
Ma sarà per poco. In quegli anni iniziava con una corsa giornaliera il collegamento di Torvajanica con Roma. Il conducente era Marino Ragni, un intraprendente perugino. Questi poco dopo aprì in una baracca una piccola attività commerciale, vendendo ai primi locali sulla spiaggia bibite e colonne di ghiaccio. Certo, era poco rispetto a quello che avveniva a Ostia, il cosiddetto Lido di Roma, dove migliaia di pendolari si recavano in estate con il trenino; ma era certo un avvio al futuro sviluppo turistico. Con l’inizio della guerra questo flusso a Torvajanica, appena iniziato, prima scemò e quindi si arrestò riprendendo nel dopoguerra con l’intensità che tutti conosciamo.
Tutto pieno malgrado la bassa temperatura
Gita fuori porta
La temperatura non proprio primaverile di questa festa del Lunedì dell’Angelo, meglio conosciuta come Pasquetta, o gita fuori porta, hanno comunque consentito a tanti “temerari” di arrivare sulla spiaggia di Ardea e Tor San Lorenzo, per respirare un po’ di aria di mare.
Si diceva della temperatura, ma il sole era bello caldo, comunque c’era bisogno di restare coperti e non era pensabile stendersi al sole per prendere i primi raggi della stagione.
“Siamo arrivati qualche ora fa – ci ha raccontato Giacomo che, insieme alla famiglia, arriva da Genzano di Roma, Comune dei Castelli Romani -, ci siamo fermati al nostro solito bar sul lungomare, e poi ci siamo fatti una lunga passeggiata sulla spiaggia, in attesa di andare al ristorante dove avevamo prenotato il pranzo. Sono state ore della mattinata abbastanza piacevoli, anche se la temperatura non era delle più calde, rispetto ad altri anni quando la Pasqua capitava in queste giornate, e ci si poteva anche stendere sul bagnasciuga per prendere in po’ di sole. Comunque la giornata è piacevole e la vorremo concludere il più tardi possibile, per gustare questo paesaggio, quest’aria e questo ambiente naturale, sicuramente fuori da qualsiasi logica e che, senza ombra di sementita, molti ci invidiano per la bellezza di questo lungomare”.
Chi ha scelto l’auto, per ovvi motivi per raggiungere il litorale, e chi invece ha preferito una bella e salutare passeggiata per raggiungere la spiaggia di Marina di Ardea. Questo è stato possibile alla nuova pista ciclabile che collega la Nuova Florida, con il litorale di Marina di Ardea, che sbocca all’altezza di Via Firenze.
“Abbiamo deciso di raggiungere il mare – hanno detto Loretta e l’amica del cuore Floriana – prima di tutto per una bella passeggiata lungo la nuova pista ciclabile che collega il nostro quartiere con il mare. E poi la giornata è bella, anche se la temperatura è abbastanza fresca, per respirare un po’ di aria salubre, visto che siamo usciti da una emergenza sanitaria abbastanza preoccupante e che finalmente oggi, in tutto il suo splendore, possiamo ammirare e gustare la natura che circonda., È un’occasione unica per vedere qualcosa di bello e noi abbiamo approfittato di questa giornata di sole per raggiungere il mare a piedi e farci una lunga e piacevole passeggiata. Non è difficile organizzare questa cosa, basta un po’ di volontà di impegno per fare qualcosa di bello e soprattutto di piacevole”.
Ristoranti e agriturismo presi d’assalto dai turisti. Ma molte famiglie, come è consuetudine, in questa giornata, hanno organizzato le “grigliate” nei loro giardini. Una festa che ha fatto riassaporare il piacere di stare insieme e di vivere nella massima libertà, dopo che per circa due anni a causa delle limitazioni per il Covid-19, molti avevano deciso di evitare assembramenti e partecipazioni a conviviali e pranzi familiari. L’atmosfera è stata di quelle più belle e sincere che si possano registrare in queste occasioni, e per tutti è stata veramente una giornata di festa.
Sabatino Mele