Incontro del CdQ con le istituzioni per gli interventi di riqualificazione
Sandalo di Ponente
Si è tenuto il 16 settembre il primo degli incontri che il Comune ha programmato nei quartieri della città di Nettuno. Il Commissario Strati e il dirigente del Commissariato di Anzio-Nettuno Angela Spada, hanno incontrato i rappresentanti del Comitato di quartiere di Sandalo di ponente. Accompagnato dal dirigente del Settore Lavori Pubblici, dal dirigente del Settore Ambiente, dal Comandante della Polizia Locale e da altri funzionari, il Commissario ha ascoltato le richieste dei cittadini del quartiere. Argomento dell’incontro: la sicurezza.
Il Comune si è impegnato a continuare nell’attività di riqualificazione della zona. Dopo le strisce pedonali e gli interventi che si dovranno realizzare di mitigazione del rischio idrogeologico, saranno installati passaggi pedonali rialzati nei pressi della chiesa, cartelli stradali per il rallentamento delle auto, sarà poi ampliata l’illuminazione in Via Lago maggiore e bonificata l’area esterna all’edificio sequestrato.
Saranno avviate iniziative per la rimozione dei rifiuti anche all’interno dell’area sottoposta a sequestro e per la rimozione delle carcasse d’auto. Si è anche parlato dell’ex campo di calcio. L’idea è di assegnarlo a qualche società sportiva che possa creare una scuola calcio per i ragazzi del quartiere. Il dirigente del Commissariato e il Comandante della Polizia Locale hanno assicurato che la zona è controllata delle Forze dell’ordine e che la situazione, sebbene ancora problematica, risulta migliorata, come hanno anche confermato i rappresentanti del Comitato di quartiere. Prossimamente il Commissario sarà a Cretarossa.
Comune di Nettuno
Acquaviva coordinatore REA
Importanti novità ai vertici comunali di Rivoluzione Ecologista Animalista.
Nelle scorse ore, il segretario nazionale del partito Gabriella Caramanica ha nominato Claudio Acquaviva coordinatore del partito per la città di Anzio: “Si tratta di un incarico prestigioso e rilevante che ho deciso di assegnare a un uomo preparato, dalla grande caratura umana e morale, che conosce bene il mondo animalista ed ecologista – ha commentato con soddisfazione Gabriella Caramanica -. A nome di tutto il nostro gruppo, dunque, vogliamo rivolgere i nostri più sentiti auguri di buon lavoro a Claudio Acquaviva, consapevoli che sarà un grandissimo baluardo a difesa degli animali e a tutela dell’ambiente”.
Residente da anni ad Anzio, profondo conoscitore delle problematiche locali, ispettore di una società che fornisce servizi e logistica, grande amante degli animali, Claudio Acquaviva si dice pronto alla nuova avventura politica, forte della sua preparazione su temi fondamentale come quelli dell’animalismo e dell’ecologia: “E’ un grande onore e un grande onere ricoprire questo incarico, che mi inorgoglisce e mi sprona a lavorare quotidianamente per raggiungere gli obiettivi del nostro partito.
Ringrazio il segretario nazionale Gabriella Caramanica e sono pronto a operare con impegno e passione sul territorio e tra la gente di Anzio”, ha commentato Claudio Acquaviva.
Nessuna iniziativa per i randagi del Comune di Anzio
Homeless SOS
Lo vediamo nelle immagini drammatiche che ci giungono dalla zone di guerra in Ucraina, colpisce e fa tenerezza vedere povere persone ridotte allo stremo condividere quello che resta loro con un gatto o con un cane. Le abbiamo viste donne e bambini muoversi in fuga dai bombardamenti con la loro gabbietta in braccio. Molte legislazioni nazionali di paesi occidentali hanno fatto grandi progressi nella protezione degli animali in genere e di quelli abbandonati in particolare; provvedimenti che si manifestano in modi pratici nella vita e nella quotidianità fino alla definizione di un ruolo sociale ben definito da parte di animali domestici che non sono solo cani e gatti. In Italia, come al solito, si procede in base alla sensibilità ed alla diligenza degli amministratori locali. La piu immediata e diretta responsabilità nella tutela degli animali spetta al sindaco, come al sindaco spetta la responsabilità della tutela ambientale e della salute dei cittadini. Affermare che il Comune di Anzio brilli per quanto fa in difesa della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini sarebbe un’affermazione decisamente azzardata. Dichiarare che, in termini di assistenza agli animali in genere ed ai randagi in particolare, il Comune di Anzio faccia decisamente poco è un dato inoppugnabile. L’attività di assistenza e di protezione dei diritti degli animali di una zona come quella di Anzio è complessa perchè, mentre ha bisogno di provvedimenti ed allestimenti di tipo pubblico, non può prescindere dalla stretta collaborazione con associazioni animaliste costituite da genuini amanti degli animali e non dai soliti gruppi, affiliati a partiti politici, in cerca di metodi surrettizi per spillare soldi all’amministrazione.
Mentre in molti comuni piccoli e grandi si sono costituiti da tempo punti di coordinamento ed assistenza per animali randagi e si gestiscono rifugi protetti finalizzati al loro recupero ed inserimento sociale, ad Anzio ci si limita a catturare i cani randagi ed a spedirli presso un canile privato ubicato a ben 35 chilometri dalla città, rendendo ancor piu difficile il loro controllo ed il loro affidamento. Uniti Per l’Ambiente, che ha costituito un settore per la tutela dei diritti degli animali, ha effettuato un accesso agli atti amministrativi del Comune di Anzio ed ha rilevato alcune anomalie funzionali che rendono l’assistenza che, giova ricordare, è un obbligo di legge, del tutto insufficiente. Ma quello che è piu grave è che il Comune di Anzio versa alla struttura la somma annua di circa 250.000 Euro di danaro pubblico senza nemmeno disporre una efficace organizzazione a supporto per dare un futuro agli animali che vi vengono relegati. Da un calcolo approssimativo si può affermare che con la spesa di un anno si potrebbe costruire un’ efficiente e moderna struttura pubblica, posta nell’ambito comunale. Per farlo basta solo la volontà politica, che peraltro sembra da tempo essere stata piu volte confermata, e qualche azione concreta per renderla esecutiva. Il Sindaco di Anzio ha manifestato la sua volontà in tal senso e, mi diceva tempo fa, “stiamo cercando il terreno”. Sembra che il terreno vi sia e che bisogna prendere un provvedimento tecnico per renderlo utilizzabile, ma poi non si procede perchè sembra prevalere la volontà a non modificare la costosissima e scomoda situazione attuale. Uniti Per l’Ambiente Settore Animali sta portando avanti un programma di sensibilizzazione tendente, intanto, a creare un punto di assistenza ed informazione presso il Comune che esiste in molti Comuni del Lazio come a Ladispoli dove è attivo ed efficiente lo “Sportello per la Tutela degli Animali” che è diretto dal Capo della Segreteria del Sindaco e che “è un servizio finalizzato alla gestione di problematiche legate al rispetto delle norme sanitarie e del randagismo, nonchè alla lotta contro il maltrattamento, l’abbandono degli animali e divenire un punto di riferimento per i cittadini che curano colonie feline, gattili, rifugi e canili situati sul territorio municipale. Al fine di favorire una migliore convivenza tra persone e animali, offre informazioni circa il mantenimento, la conduzione, il comportamento degli stessi, in particolare dei cani, promuovendo anche iniziative di formazione. Offre inoltre consulenza, rispetto alle controversie condominiali legate alla presenza degli animali”.
Gli sforzi di Uniti Per l’Ambiente – Settore Animali non trovano riscontri in un contesto, peraltro, ingessato dalla situazione incresciosa in cui l’Amministrazione si trova per i noti fatti malavitosi. La Commissione Ambiente, che non si sa se ancora esista, non viene convocata da mesi, l’Assessorato all’Ambiente è senza Assessore ed il Sindaco ha altro a cui pensare ma, si commette un errore di sottovalutazione del problema perchè esso è direttamente percepito come tale da tantissimi cittadini che sono stati educati ad amare e proteggere i loro animali domestici ed a soddisfare il diritto di chi ha bisogno di essere protetto.
Sergio Franchi