Una tornata elettorale con la riduzione dei parlamentari dal risultato scontato
Chi vince e chi perde
E’ stata una brutta campagna elettorale, condotta a colpi sotto la cintura e con tanti gesti di cattivo gusto, in pieno periodo di ferie ma con esiti che non lasciano adito al solito balletto dei risultati per cui tutti hanno vinto e nessuno ha perso.
Chi ha vinto è chiaro e senza discussioni: ha vinto innanzi tutto la logica democratica quella per cui il governo deve essere espresso dalla volontà dei cittadini attraverso libere elezioni e ciò non avveniva da molti anni. Ha vinto una coalizione di centro-destra su un programma di discutibile fattibilità ma pur sempre un programma che punta al rilancio del Paese e lo ha fatto raggiungendo una comoda maggioranza parlamentare che renderà facile la formazione di un governo. Ha vinto una donna di destra, una giovane donna di buon senso sulle cui spalle si sta per riversare una valanga di responsabilità, le cui capacità sono tutte da verificare, ma sulla cui grinta e genuinità intellettuale non sembra esistano dubbi. Ha perso ancora una volta la fiducia verso la politica con un assenteismo al 36% degli aventi diritto che rappresenta un primato per le elezioni nazionali. Tra i partiti, a parte l’exploit di Fratelli d’Italia che raggiunge un numero di suffragi superiore di oltre 6 volte a quelli di quel misero 4,3% che aveva nel 2018. appare chiara la sconfitta della Lega che ha visto depauperarsi, tra qualche scivolone e qualche scelta azzardata del suo logorroico Segretario, il tesoretto che aveva accumulato a metà della legislatura appena passata, quando Salvini veniva considerato il leader della coalizione. La Lega ha perso anche dimezzando i risultati del 2018 e, con l’8,89%, anche rispetto a quel 12 % di cui era accreditata dai sondaggi pre-voto.
Col pur modesto 8,27% Forza Italia ha confermato il suo ridotto peso politico a cui il suo Patron, con la sua piccola corte, sembra siano ormai assuefatti dopo i fasti dei tempi in cui guidavano il Paese. In fondo, dopo il violento abbandono di un bel gruppo di colonnelli, passati alla corte di Calenda, le cose sarebbero potute andare anche peggio ed il ruolo di garante dell’Europa di Forza Italia, in un ambito piuttosto sovranista, potrebbe avere il suo significato. Hanno perso i vari rappresentanti della cialtroneria anti-virus che non vedranno un solo rappresentante entrare in Parlamento.
Ha perso quella strana cosa inventata da Calenda con Renzi con cui si proponeva di governare “a sua insaputa” e cioè senza proporre chi sarebbe stato il responsabile di attuare il programma elettorale ma auspicando la partecipazione di chi ha sempre detto di non essere interessato.
Dire che Azione abbia perso non è esatto perchè si tratta di un nuovo partito , diciamo che, col 7,6% ha perso rispetto alle aspettative del 10% ma ha decisamente perso rispetto allo scenario progettuale che è fallito. Ha vinto il partito di Conte che ha condotto la più ipocrita e millantatrice campagna elettorale al limite del voto di scambio. Ritengo Giuseppe Conte, per gli amici Giuseppi, il più incapace Presidente del Consiglio della storia d’Italia e ritengo il Movimento 5 Stelle la peggiore iattura che sia capitata al nostro Paese in termini politici.
Un partito al 33%, nelle elezioni del 2018 che, secondo le previsioni e secondo molti analisti, meritava la graduale estinzione, ha ottenuto un grande successo col 15%, in gran parte ottenuto nelle zone in cui il reddito di cittadinanza non è solo una realtà diffusa ma anche una prospettiva in tempi difficili come questi. A parte i cespugli storici che restano in vita a garantire la rappresentanza parlamentare dei loro leader o che non raggiungono il quorum come Piu Europa, perdente è senza dubbio il Partito Democratico. Si può affermare che Enrico Letta non ne abbia azzeccata una: ha fatto una coalizione senza uno straccio di programma escludendo di poter fare un governo con Sinistra Italiana e Verdi con cui si stava alleando. Il pasticcio con Calenda e l’esclusione di accordi con le forze piu affini, come Italia Viva, ha fatto il paio con l’esclusione dalla coalizione del Movimento con cui aveva governato, scegliendo l’innaturale alleanza con i transfughi di Di Maio che hanno raggiunto lo 0,5% dei voti. Sul piano politico la campagna è stata condotta in modo fallimentare sia nei toni e sia nelle argomentazioni evidenziando quella carenza ideale che il Presidente dei Sindaci, il PD Decaro, ha sintetizzato come “il modello su cui il Partito Democratico si fonda, basato sul potere e sui capi corrente, che va smantellato”. La sconfitta del PD va ben oltre il modesto 19% ottenuto alle elezioni e la sua rifondazione è stata anticipata dallo stesso Letta annunciando che non si presenterà come candidato alla segreteria al prossimo congresso del partito. Tra chi vince c’è anche una piccola vittoria della logica delle cose; quella che è stata stravolta dall’avvento al potere del Movimento 5 Stelle che ha permesso a molti incapaci di diventare deputati, senatori, ministri e presidenti del consiglio, che ha permesso ad un ragazzotto senza arte ne parte di diventare pluri-ministro e capo di partito. Una piccola vittoria, quella della completa uscita dalla vita istituzionale di Luigi Di Maio che, da Ministro degli Esteri torna ad essere quel cittadino senza arte ne parte e senza nemmeno un Movimento 5 Stelle su cui contare, ma con tutti i requisiti per diventare un perfetto percettore di reddito di cittadinanza. L’Italia si prepara ad affrontare un momento difficilissimo della sua storia e lo fa con un governo eletto dai cittadini, un governo di cui già un’opposizione irresponsabile anticipa il disfacimento.
E’ auspicabile un periodo di riflessione e di senso di responsabilità di tutti, quel senso di responsabilità che nasce dalla presa di coscienza delle difficoltà dei problemi e che mira esclusivamente al bene comune.
Sergio Franchi
Segnalati i pericoli per i pedoni ed automobilisti
Lettera del CdQ Cretarossa
Lettera del Comitato di Quartiere “Cretarossa- Nettuno-Levante-Scacciapensieri”.
Ai Commissari Prefettizi ed al Comandante della Polizia Locale.
“Più volte questo Comitato ha segnalato all’Amministrazione Comunale situazioni di pericolo per i pedoni e gli automobilisti nel quartiere di Cretarossa, evidenziate anche nel recente incontro, voluto e richiesto dai membri del Comitato, fra lo scrivente Vittorio Valiante, Presidente del Comitato, il vice Presidente Massimiliano Tocchini, i Segretari Prof. Gaetano Spanò Cuomo, il Dott. Giancarlo Lucantonio ed il Signor Comandante Albino Rizzo della Polizia locale, accompagnato dalla Dottoressa Villani.
Tali rischi per gli utenti delle strade locali sono particolarmente evidenti in numerosi incroci non adeguatamente segnalati ed, in generale, aggravati dalla carenza di segnaletica stradale orizzontale e verticale. E’ particolarmente delicata la situazione di pericolo nelle zone di seguito indicate: nei pressi del Bar Olimpico, all’incrocio Via Canducci/Via Beato Padre Pio, nonché alla confluenza di Via Beato Padre Pio con Via dei Frati. Tali incroci, come già accennato, non sono adeguatamente segnalati. Anche Via dell’Olmo è priva di adeguata segnaletica. Entrambe queste strade sono sede di scuole, con conseguenti rischi per gli alunni ed i loro accompagnatori, in particolare negli orari di ingresso ed uscita.
Analoga situazione a Via A. Grandi, percorsa dagli alunni e dai loro genitori accompagnatori: presenta situazioni di rischio, in particolare per i pericolosi cordoli intorno alle piante, che è necessario rimuovere. Si lamenta inoltre, in particolare nelle vicinanze degli edifici scolastici e le strade a senso unico (Via Don Temistocle Signori), la carenza di dossi artificiali che ridurrebbero il rischio di velocità ed il rifacimento dei marciapiedi. Altrettanti interventi sono richiesti in Via dell’Olmo-Via Capo Teulada. Via dell’Olmo tutta (case Gescal) fino all’incrocio con Via Aldo Moro necessita del rifacimento della rete fognaria, visto che l’attuale non consente il flusso delle acque piovane in modo ordinato, evitando quindi l’allagamento di cantine e garage delle abitazioni private. Più volte abbiamo segnalato al Comune il deflusso anomalo che forma laghi e pantani con forte rischio per la viabilità anche pedonale. Via della Rinascita è priva di un necessario segnale di STOP e necessita di manutenzione sui marciapiedi per una pulizia straordinaria. In Piazza Sant’Anna occorre il rifacimento stradale e la pavimentazione. In Via dei Larici è urgente il ripristino della strada, col rifacimento del manto stradale. Si segnala inoltre la situazione delle Vie Bachelet e Guido Cicco e la presenza di pali dell’illuminazione, per la loro posizione potenzialmente pericolosa su Via della Liberazione, in prossimità della rotonda e nella curva a salire, strada che costeggiando l’U.T.T.A.T. si allaga sempre per mancanza della pulizia dei canali di scolo laterali. E’ inoltre necessaria ed urgente la potatura degli alberi di Via dell’Olmo, Via A. Grandi ed in tutto il territorio. Su molte strade, in particolare Via della Liberazione e Via Traunreut è necessario provvedere ad un rinnovo della pavimentazione; in Piazzale Michelangelo è invece necessaria una nuova sistemazione estetica ed urbanistica, che valorizzi quel sito panoramico di notevole interesse turistico. Nelle immediate vicinanze di Piazzale Michelangelo, alla Piazzetta dello Sport, l’inferriata di sicurezza, di competenza del Comune, è pericolante e quindi potenziale causa di gravi incidenti.
E’ altrettanto importante ripristinare anche per il territorio gli eventi e le manifestazioni di carattere pubblico, che consentirebbero anche una migliore visibilità delle attività commerciali dedicate al turismo. Traguardo che si può agevolmente raggiungere con una migliore pulizia, migliore arredo urbano e vigilanza con la presenza costante delle Autorità di Pubblica Sicurezza.
Ringraziamo i Commissari Prefettizi per la loro professionalità e disponibilità all’ascolto dei cittadini, con l’intento comune di migliorare il territorio tutto”.
Il Presidente
Vittorio Valiante