Il Pontino Aprilia • 5/2019
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ANNO XXX - N° 5 - 8/22 MARZO 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 5
Ambiente e Kyklos. Ampliamento
che consente oggi alla “RIDA” di
avere spazio sufficiente a conte-
nere e trattare i rifiuti provenienti
da Roma. Vista l’autosufficienza
degli Ato provinciali prevista dal-
le linee guida del piano regiona-
le, ci saremmo aspettati parole
chiare nel senso di un ridimensio-
namento di questi impianti. Al
contrario, si è parlato di “equa
distribuzione” degli impianti e
della loro capienza tra i vari Ato
provinciali della regione Lazio.
Solo una cosa è certa: non sol-
tanto le barricate non sono mai
esistite, ma l’accordo preso con
Valeriani perché i rifiuti di Roma
vengano gestiti dalla “RIDA Am-
biente” dopo l’incendio del TMB
Salario, annunciato come “tem-
poraneo” (3-4 mesi) dall’Asses-
sore all’Ambiente Michela Biol-
cati Rinaldi e dalla lista “Terra
Sindaco”, avrà invece una vita
molto lunga. Un’ennesima presa
in giro dei cittadini apriliani”.
Francesca Cavallin
La ricezione dei rifiuti indifferen-
ziati di Roma, che continueranno
ad essere trattati presso il TMB di
Aprilia in risposta ai principi di
sussidiarietà e prossimità conte-
nuti nelle linee guida del piano,
non sembrano mettere al riparo la
città e la Provincia di Latina
dall’obbligo di chiudere il ciclo
dei rifiuti con una discarica per la
destinazione finale dei residui. E
l’audizione dell’assessore regio-
nale all’ambiente Massimiliano
Valeriani non sposta di un milli-
metro la preoccupazione già
espressa in commissione ambien-
te da maggioranza e opposizione:
le linee guida del piano regionale
dei rifiuti, dietro la logica del due
pesi e due misure, nascondereb-
bero un inaccettabile “doppio in-
sulto” per il Comune pontino.
Anche per questo la consigliera
della Rete dei cittadini ed ex as-
sessore all’ambiente del Comune
di Aprilia Alessandra Lombardi,
chiedendo un preciso impegno
politico al delegato regionale, ha
consegnato a Valeriani un docu-
mento in cui, rimarcando l’impe-
gno profuso dalla città per rag-
giungere il traguardo di una diffe-
renziata al 70% e le politiche atti-
vate in favore della riduzione dei
rifiuti e recupero di materia, in fa-
vore di una economia circolare,
ha evidenziato come seguendo la
logica stabilita dalla Regione la
città che già ospita numerosi im-
pianti sovradimensionati rispetto
alla produzione dei rifiuti a livello
provinciale – TMB di Rida Am-
biente, ma anche gli impianti di
compostaggio Acea e Self Gar-
den, DP Lubrificanti, due impian-
ti di trattamento di sotto derivati
animali, quattro impianti a bio-
gas, la centrale elettrica di Sorge-
nia e ben 4 aziende a rischio inci-
dente rilevante – finirebbe per pe-
nalizzare oltremodo un territorio
già vessato.
“Ci tengo a rappresentare il mio
rammarico – spiega Alessandra
Lombardi - per la risposta fornita
da Valeriani alla mia domanda
chiara, una risposta che sostan-
zialmente scarica sulla Provincia
di Latina e sui tecnici responsabi-
lità di cui invece, se vuole, può
farsi carico la politica regionale.
Se le linee guida possono stabilire
il principio di sussidiarietà tra
Ato limitrofi per il TMB, possono
parimenti stabilire che fintanto
duri tale sussidiarietà gli Ato soc-
corritori possano essere esclusi
dalla necessità di chiudere il ciclo
dei rifiuti al loro interno con le
discariche di servizio. Questo
perchè con la situazione di Apri-
lia, che a livello di impianti di
trattamento di organico e di indif-
ferenziato copre il triplo del fab-
bisogno provinciale, ci si trove-
rebbe a venire in soccorso di Ro-
ma ricevendo il loro indifferenzia-
to, ma anche a dover realizzare
una discarica in provincia. Una
inaccettabile doppia beffa. Mi
aspetto che la politica regionale
analizzi la situazione e modifichi
in tal senso in consiglio il docu-
mento approvato dalla giunta re-
gionale.
Aprilia aspetta anche una rispo-
sta rispetto alla legge sulle emis-
sioni odorigene, altro annoso
problema.
Siamo disponibili a collaborare
con la Regione, ma partendo dal
presupposto di essere equi per i
territori, tanto più per uno virtuo-
so come il nostro”.
Preoccupazione condivisa anche
dal consigliere di Forum per Apri-
lia Vittorio Marchitti.
“Speravamo in una risposta più
chiara da parte dell’assessore –
spiega Marchitti - perché se è ve-
ro che si dice che Roma deve cer-
care una soluzione autonoma non
si spiega la tempistica.
E mentre i principi di prossimità e
sussidiarietà suggeriscono che i
rifiuti romani almeno per un certo
periodo continueranno a essere
trattati ad Aprilia, si dice che
ogni Ato deve avere la sua disca-
rica: se così fosse sarebbe una
doppia beffa per la nostra città”.
Francesca Cavallin
“Una passerella ben riuscita,
quella dell’assessore regionale
Massimiliano Valeriani e forte-
mente voluta dalla Lista Terra,
ma che non cancella le perplessi-
tà sull’impatto che il piano dei ri-
fiuti avrà su un territorio come
quello di Aprilia, esposto a ri-
chieste per nuove discariche e
che ha già dato troppo”.
Un giudizio durissimo quello
espresso da Aprilia Possibile, che
in un sol colpo accusa Regione,
Provincia e Amministrazione co-
munale delle politiche che on il
nuovo piano rifiuti rischiano di
tradursi in un boomerang per la
città.
“Mentre il piano provinciale pre-
sentato da Roma non prevede
grandi possibilità per l’apertura
di una discarica – commenta
Aprilia Possibile - il piano pro-
vinciale di Latina – avallato con
il consenso dei consiglieri provin-
ciali di Aprilia Vincenzo Giovan-
nini, Pasquale De Maio e Vincen-
zo La Pegna – non tutela Aprilia,
perché individua diverse aree
(particolarmente nei pressi di Ca-
salazzara) che potranno essere
adibite a discarica. Da tempo ab-
biamo denunciato lo scellerato
ampliamento permesso a Rida
L’assessore regionale Massimiliano Valeriani
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