Gli abitanti chiedono misure più efficaci per favorire il controllo della zona
Sicurezza al quartiere Toscanini
Un appello al sindaco e all’amministrazione comunale, affinché vengano prese misure più efficaci per garantire la sicurezza dei cittadini e per favorire un maggiore controllo del territorio.
Una richiesta avanzata dal Comitato di quartiere Toscanini, dopo l’ultimo incendio che ha interessato la zona, quando le fiamme divampate da uno dei garage di via Parigi hanno costretto i vigili del fuoco intervenuti sul posto a evacuare l’area.
Un intervento che ha evitato conseguenze peggiori, ma i ripetuti episodi di criminalità e di degrado spingono il Comitato a chiedere all’amministrazione di fornire loro armi di difesa più efficaci.
“Facciamo appello al sindaco – si legge nella nota diramata dal Comitato - perché pensiamo che più volte si è sfiorata la tragedia.
Alcuni degli episodi hanno interessato la sicurezza dei cittadini, altri hanno toccato anche il patrimonio pubblico e privato, mi riferisco agli atti vandalici verso i giochi nel parco Europa, oppure verso l’area gatti per proseguire con furti alle attività commerciali e privati cittadini.
Tra l’altro alcuni gravano sulle spalle del comitato che cerca di mantenere la fruibilità dell’area parco.
Ma gli episodi che ci preoccupano di più sono quelli che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone, il diciassette febbraio, ancora una volta un incendio ha interessato il nostro territorio. Si è scongiurata una tragedia solo per il pronto intervento dei vigili del fuoco”.
Per scongiurare il ripetersi di queste situazioni, la richiesta è quella di potenziare la videosorveglianza.
“Alcuni rimedi – specifica infatti il Comitato - li abbiamo già suggeriti in passato, l’illuminazione del parco che è fondamentale, visto che quel luogo la notte diventa terra di nessuno, e la videosorveglianza, che va potenziata e soprattutto fatta funzionare, altrimenti è come se non ci fosse.
Non vogliamo continuare il lungo elenco di brutti episodi che ci inducono appunto a fare questo appello, ma pensiamo che se si vuole porre fine a questi episodi, Sig. Sindaco la strada la conosciamo, sono le istituzioni che devono far sentire la loro presenza.
Per cui ci rivolgiamo a lei, al prefetto di Latina e a quello di Roma per un incontro sempre più necessario”.
Francesca Cavallin
Il romanzo dell’apriliano Daniele Mione classe 1991
Il riflesso del mondo
La storia di un diverso, come spesso accade costretto a fare a pugni con un mondo ostile, in una spietata ma essenziale lotta per la sopravvivenza.
Un romanzo di formazione interamente ambientato nella città di Aprilia, quello scritto nel 2013 dall’apriliano Daniele Mione, a cura di Katia Caddeo nella versione finale edita nel 2020, distribuito nelle librerie e su Amazon.
“Il riflesso del mondo”, ispirato ad una storia vera, narra le vicende di un bambino autistico, che alla morte della madre viene adottato da una famiglia di animalisti/ ambientalisti.
Un viaggio di introspezione nella mente infinita di un “bambino” diverso da tutti che con forza e determinazione cerca un modo per vivere in un mondo che lo rinnega in ogni modo. Per questo ogni giorno rappresenta per il piccolo un incubo quotidiano dal quale è possibile uscire indenni solo contando sulle proprie forze. Il giovane Daniele Mione, classe 1991, ha voluto rendere così omaggio ad un animalista molto noto in città e scomparso di recente. Anche la scelta di nomi allegorici per i personaggi secondari, segnala la volontà di rappresentare la distanza tra il protagonista, il suo “nido” famigliare e il mondo altro, con il quale si trova a combattere giorno dopo giorno.
Francesca Cavallin