Il Pontino Nuovo • 12/2019
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ANNO XXXIV - N° 12- 16/30 GIUGNO 2019 Cronaca di Pomezia IL PONTINO NUOVO Pag. 31
Dal 3 al 7 luglio la comunità di
Santa Procula darà vita ai festeg-
giamenti in onore del patrono
Sant’Isidoro Agricoltore, in un
evento che, come da tradizione,
rappresenta un momento impor-
tante e atteso di incontro tra la co-
munità ecclesiale e quella civile.
Il comitato promotore, che insie-
me al parroco don Jorge Do
Amor Divino, organizza la festa,
è composto da quindici persone:
parrocchiani, operatori pastorali e
cittadini comuni che per un anno
intero si sono riuniti, hanno pre-
gato insieme e hanno messo in
moto la macchina organizzativa.
“Grazie al comitato organizzati-
vo per i festeggiamenti e alla co-
munità parrocchiale – dice il par-
roco, don Jorge Do Amor Divino
– anche quest’anno la tradizione
continua. Un grazie va a coloro
che hanno profuso il massimo im-
pegno per organizzare questa fe-
sta che rappresenta, per il territo-
rio, e quindi per la comunità civi-
le e religiosa, un importante ap-
puntamento. È doveroso ringra-
ziare chi per mesi ha dedicato
gran parte del suo tempo e ha la-
vorato con grande abnegazione e
sacrificio personale per la comu-
nità. Uniamoci, per vivere insie-
me questo clima di festa, ormai
imminente”.
Ogni sera piazza Araldo Di Crol-
lalanza, di fronte alla chiesa di
Sant’Isidoro, si animerà (dopo la
messa delle 19) con musica, balli
e giochi, accompagnati da buon
cibo e divertimento. Gli stand ga-
stronomici e la pesca di benefi-
cenza apriranno ogni sera alle
19,30, mentre l’inizio ufficiale
della manifestazione sarà dato,
mercoledì 3 luglio, dalla benedi-
zione del parroco alle 18,30.
Quella sera, è prevista sul palco
l’esibizione di una scuola di ballo
(alle 20,30) e la serata danzante
con “Denis e Daniela Band” alle
21,15. Giovedì 4 luglio, alle
20,30 è in programma un’esibi-
zione di una scuola di ballo, se-
guita alle 21,30 dalla serata dan-
zante con “L’orchestra Ottava no-
ta” e alle 22,15 dal cabaret con
Marco Tana. Venerdì 5 luglio alle
20,30 inizierà la gara di Marafona
presso il bar Ruffini di via Ponti-
na vecchia, mentre sul palco di
piazza Araldo Di Crollalanza, alle
20,45 si svolgerà un’esibizione di
una scuola di ballo, seguita alle
Dal 3 al 7 luglio un ricco programma in onore del patrono Sant’Isidoro AgricoltoreEcco alcuni consigli per evitare questa malattia
Santa Procula in festaCaso di leptospirosi
21,30 dalla serata danzante con-
dotta da “L’orchestra italiana
Gianfranco Foscoli” e alle 22,15
dal cabaret di Carmine Faraco.
Sabato 6 luglio alle 15,30 avrà
inizio presso il bar Macori il 10°
torneo di Burraco, mentre alle 17
spazio ai Giochi senza frontiere a
cura dell’Azione cattolica dei Ra-
gazzi. Alle 20 ci sarà un’altra esi-
bizione di una scuola di ballo, cui
farà seguito alle 21 il cabaret di
Nino Taranto e alle 22 “Hit para-
de show” con Marcello Cirillo e
Demo Morselli. Nell’ultimo gior-
no di festa, domenica 7 luglio, la
Messa sarà celebrata alle 8, men-
tre alle 17 partirà la processione
in onore di Sant’Isidoro. Alle 21,
la serata danzante sarà condotta
dall’orchestra spettacolo “Andrea
Casadei e Alessandra Busà”,
mentre alle 22,30 inizierà il caba-
ret con N’Duccio. Lo spettacolo
pirotecnico (23,40) e l’estrazione
della lotteria (23,55) concluderan-
no i cinque giorni di festeggia-
menti. Come da tradizione, inol-
tre, ogni sera, presso gli stand ga-
stronomici, sarà possibile gustare
il piatto del giorno: pennette al-
l’arrabbiata (mercoledì), fusilli
zucchine e salsiccia e trippa alla
romana (giovedì), rigatoni all’a-
matriciana, cotiche e fagioli e pe-
cora al callaro (venerdì), mezze
maniche alla norcina, cotiche e
fagioli e pecora al callaro (sabato)
e orecchiette broccoli e salsiccia
cotiche e fagioli e pecora al calla-
ro (domenica).
“La nostra – dice Massimo Ca-
stellucci del comitato festeggia-
menti – non è di certo una mani-
festazione nuova, ma nemmeno
qualcosa di vecchio! Ci piace ri-
cordare le nostre radici, che sono
ben consolidate in una tradizione
antica, ma che da sempre ha visto
l’impegno e la tenacia di tutte le
generazioni che si sono sussegui-
te, nel rendere omaggio al nostro
caro santo in questa bella frazio-
ne di Pomezia. Celebrare Sant’I-
sidoro ci permette, inoltre, di ri-
trovarci anche come comunità,
come Chiesa, che da tempo sce-
glie di darsi appuntamento intor-
no a questi festeggiamenti, con la
gente e per la gente”. E.C.
Dopo i bocconi avvelenati per i
cani un nuovo allarme per i nostri
concittadini: i topi. La cui presen-
za implica attraverso il contatto
con le urine la trasmissione di una
malattia infettiva dagli esiti anche
letali: la leptospirosi, una diagno-
si che uccide annualmente dai 7
ai 10 milioni di persone nel mon-
do. E’ bene ricordare che ogni
cantina, ogni sottoscala o garage,
può essere visitato da qualche
esemplare di questa comunità nu-
merosissima. Ed a volte lasciare
oggetti della nostra quotidianità
in un locale dove è stata appurata
la presenza di ratti, potrebbe di-
ventare veicolo di tale infezione.
Il consiglio primario è sempre
quello di coprire con cerotti qual-
siasi lesione anche minima della
pelle, poichè un piccolo taglietto
può diventare l’accesso, una volta
entrato in contatto con le urine
del topo, di tale infezione nel no-
stro organismo. L’episodio che ha
portato un nostro concittadino ad
essere ricoverato con prognosi ri-
servata presso lo Spallanzani di
Roma, scaturisce proprio nel cen-
tro cittadino, nella popolata via
Metastasio, ed il punto di contatto
sembra essere avvenuto nell’area
riservata ai secchioni, dove a det-
ta dei famigliari del signor G.P. di
anni 73, era stata segnalata la pre-
senza dello scomodo roditore. Al-
cune cicatrici recenti per lavori
manuali svolti hanno purtroppo
fatto il resto nel momento in cui il
malcapitato nel gettare le immon-
dizie ha armeggiato con aree a
sua insaputa infettate dai topi.
Altro consiglio utile è quello di
usare sempre dei guanti di lattice
quando si gettano le immondizie
poichè è inevitabile che i topi sia-
no richiamati dagli effluvi dei
materiali organici e dalla carta di
cui sono molto golosi. Le derat-
tizzazioni e i vari sistemi di difesa
con topicidi sono purtroppo rime-
di validi solo per aree chiuse, ne-
gli ambiti aperti cittadini i risulta-
ti non garantiscono perlomeno in
tempi rapidi la risoluzione del
problema. La presenza di gatti
potrebbe invece rappresentare un
intelligente e naturale metodo per
limitare tale presenza, poichè i
ratti sono infastiditi e preferisco-
no spostare il loro raggio di azio-
ne. Come è pericolosa per l’uomo
la leptospirosi è anche molto peri-
colosa e mortale per i cani, che
possono entrare in contatto con le
urine ed i residui fecali del topo
tramite il cibo lasciato incustodi-
to. E’ altissima, secondo una co-
municazione dell’associazione
veterinari, la mortalità canina per
tale motivazione, e spesso seppur
tempestivo l’intervento veterina-
rio non può fare nulla per salvare
la vita al proprio cane. Quella del-
la creazione di colonie feline è al-
tresi una soluzione adottata da
molti Comuni, non da ultimi mol-
ti Municipi della citta di Roma
che sembrerebbe avere una popo-
lazione sotterranea di ratti di circa
50 milioni (!!). Una soluzione che
anche la nostra Amministrazione
sta adottando, visto la pacifica
convivenza dei gatti nella comu-
nità cittadina.
D’altro canto come diceva lo sta-
tista e politico Togliatti, “solo gli
idioti non amano i gatti”.
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