Lettera al presidente del Consiglio comunale di Ardea Lucio Zito
Consiglio dei Giovani
Dotare la Città di uno strumento per costruire un futuro sostenibile. Con questo obiettivo quattro organizzazioni cittadine hanno preso carta e penna e scritto al Presidente del Consiglio Comunale Lucio Zito. Lo scopo? Chiedere la convocazione di un Consiglio straordinario per l’istituzione del primo Consiglio dei Giovani rutulo e riuscire ad utilizzare le risorse messe a disposizione ogni anno dalla Regione Lazio (il bando 2020 scade il prossimo 31 gennaio). Quattro giovani – Giovanni Gaigher per Ardea Domani, Chiara Martinelli per la Rete degli Studenti di Pomezia (che conta numerosi iscritti anche ad Ardea), Claudia Amurri per i ragazzi dei Fridays for Future di Ardea e Pomezia e Jacopo Tresca per la Scuola Popolare Tor San Lorenzo – hanno protocollato ufficialmente la richiesta, inviata per copia conoscenza anche al Sindaco della Città rutula, Mario Savarese.
“Siamo convinti – scrivono i quattro giovani – che sia quanto mai necessario, oggi, uno sforzo educativo che soprattutto in luoghi “di frontiera” come Ardea, possano esser premessa per la costruzione di un futuro sostenibile per tutti. Un Consiglio dei Giovani rappresenterebbe per la nostra Città un utile strumento per l’Amministrazione comunale: da un lato esso potrebbe facilitare l’ascolto delle esigenze di noi giovani,dall’altro potrebbe aiutare le nuove generazioni a imparare il linguaggio delle istituzioni e ad educarsi all’impegno civile e politico”.
La richiesta di istituire un Consiglio dei Giovani ad Ardea era stata avanzata anche lo scorso anno dalla Sinistra per Ardea e da Ardea Domani, ma l’appello era rimasto inascoltato, complici i tempi piuttosto contingentati per la convocazione del Consiglio prima della scadenza del bando regionale.
Quest’anno le due settimane di tempo che ci separano dal 31 gennaio, potrebbero rendere più semplice l’accoglimento della proposta. L’invito, inoltre, giunge per la prima volta direttamente dai giovani e non solo da forze politiche cittadine. Un segnale di interesse da parte di organizzazioni composte o attente ai bisogni dei ragazzi della Città, che offrono anche la propria collaborazione, soprattutto per superare alcune difficoltà legate all’elezione dell’organo di partecipazione giovanile, in una Città in cui manca persino una scuola superiore.
Ardea Domani
Monica Fasoli porta il Comune davanti al Tar
Inerzia amministrativa
L’ ex candidata Sindaco di Ardea, Monica Fasoli, porta il Comune davanti al Tar per inerzia amministrativa.
“Ormai, da mesi, l’argomento dei consorzi è tornato alla ribalta mediatica a seguito delle continue azioni dei cittadini, come le Diffide inviate al Comune piuttosto che all’Agenzia delle Entrate Riscossione, come l’attività egregia svolta dall’Associazione “Per Lupetta” nei vari ambiti di valenza amministrativa quale la Prefettura e la Regione Lazio e giudiziaria con i ricorsi in Commissione Tributaria. Il Comune di Ardea, dal canto suo, ha istituito la Commissione Speciale di studio sui consorzi con lo scopo – ufficiale – di verificare la reale natura giuridica degli stessi. Tuttavia, continua a sfuggire al Comune che la questione riguarda, prevalentemente, la normativa urbanistica che, da decenni, viene disattesa dallo stesso Comune.
Ed è su questa “inerzia” che trova spunto il ricorso al TAR, di prossimo deposito da parte di alcuni cittadini dei quali la sottoscritta come capofila, affinché il Comune provveda all’acquisizione delle opere di urbanizzazione della lottizzazione Edilcolle. Quest’ultima è un’area adiacente al confine con quello che tutti conoscono come “consorzio di Colle Romito” e realizzata da un soggetto attuatore – l’Edilcolle – che ha stipulato un formale “Atto d’Obbligo” nel 2004 in cui lo stesso si obbliga alla realizzazione e cessione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria (strade, illuminazione pubblica, rete fognaria, rete idrica, aree a verde, ecc) al Comune entro i termini di legge, cioè 10 anni e che il Comune avrebbe dovuto acquisire per legge già dal 2014. Ma in questo lasso di tempo, ad aggravare la situazione è stata l’ingerenza del “consorzio di Colle Romito” che ha richiesto e continua a chiedere, alle 120 famiglie circa che hanno acquistato gli immobili nella Lottizzazione Edilcolle, il contributo consortile sulla scia di documentazioni illegittime ed in netto contrasto con quanto dichiarato nell’Atto d’Obbligo.
A nulla è servita una Diffida inviata dalla sottoscritta all’Ing. Emanuele Calcagni – Dirigente dell’Ufficio Tecnico – al richiamo alla legge urbanistica e agli obblighi sanciti tra il soggetto attuatore e la P.A. Anzi, in spregio alle norme sui contratti pubblici e sugli appalti, l’Ing. Emanuele Calcagni redige un atto notarile in cui è presente anche il “consorzio” sostenendo che “Il Comune si riserva di valutare se le aree in oggetto [aree a verde] possono essere gestite dal Consorzio di Colle Romito per la manutenzione”. Quindi, l’Ing. Calcagni, Dirigente dell’Area Tecnica del Comune di Ardea, prevede la possibilità che un soggetto giuridico che può manutenere solo le strade vicinali (che poi non esistono) e non le aree a verde, fa inserire in un atto notarile una clausola di dubbia legittimità!
Saranno i Giudici Amministrativi a pronunciarsi sulla questione attraverso il ricorso al TAR di prossimo deposito per procura agli AVV. Daniele Autieri e Luca Marchese”.
S.Me.