Intervista al presidente del Consiglio Stefania Padula sulla conduzione della massima assise democratica in questo difficile periodo pandemico
Passione e voglia di essere utile a tutta la comunità
Iniziamo il nuovo anno intervistando il presidente del Consiglio comunale Stefania Padula per fare il punto dell’anno che ci ha appena lasciati e per parlare delle prospettive del nuovo anno.
- Presidente il 2020 è stato un anno terribile, segnato dalla pandemia. Ha avuto difficoltà nello svolgere il suo ruolo e soprattutto nell’organizzare i Consigli comunali in video conferenza?
“Il 2020 è stato un anno difficile, con cambiamenti inaspettati che mi hanno fatto comprendere, sin da subito, che fosse necessario stravolgere le modalità con cui gestire le attività consiliari per poter andare avanti con i lavori. Ho sempre affrontato le nuove sfide, sia personali che professionali, senza il timore di avventurarmi su una strada non conosciuta, perché sono convinta che viverle è una grande occasione di crescita. Da persona pragmatica quale sono, ho cercato soluzioni idonee a garantire i diritti dei consiglieri e la necessaria trasparenza per tutti i cittadini che ci seguono: infatti, insieme all’ufficio informatico, che ringrazio, abbiamo tracciato percorsi e utilizzato strumenti che ancora oggi ci permettono di portare avanti con continuità i lavori consiliari. Abbiamo gestito situazioni impreviste, ad esempio quando tutta la minoranza ha richiesto, con un giorno di anticipo, la possibilità di seguire i lavori del consiglio da postazioni ubicate all’interno del palazzo comunale: non ci siamo persi d’animo e in poche ore sono state allestite le postazioni di lavoro, mettendo la stessa in condizione di seguire i lavori”.
- L’anno si è chiuso con i consiglieri di centro-destra che hanno disertato per protesta l’ultimo consiglio comunale perché a loro dire convocato all’ultimo momento e quindi non hanno potuto studiare gli atti. Se è come dicono, non si poteva fare prima la convocazione?
“Tra i tanti atti che abbiamo approvato nell’ultimo anno c’è il nuovo Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, delle commissioni consiliari e dell’accesso agli atti, la cui revisione è stata fatta in accordo con tutti i consiglieri e non solo con i capigruppo. Ho voluto coinvolgere tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, perché sono convinta che sia lo strumento fondamentale a tutela dei diritti di tutti gli eletti: per questo motivo presuppongo che si conoscano le norme riportate. Quella straordinaria urgente è una tipologia di convocazione che, oltre ad essere prevista dal nostro regolamento, è stata già fatta altre volte: quindi fatico davvero a comprendere quanto accaduto e sinceramente sono convinta che sia stata una opportunità persa da parte loro, in quanto in quel Consiglio comunale abbiamo approvato molti atti importanti e attesi da tutti, anche e soprattutto dai cittadini, come ad esempio il regolamento del verde. Mi preme inoltre ricordare che tutti gli atti che vengono portati in Consiglio comunale, passano prima dalle commissioni consiliari permanenti, di cui fanno parte sia i consiglieri di maggioranza che di minoranza e alle quali io, come presidente del Consiglio, garante di ambo le parti, partecipo per assicurare stessi diritti a tutti”.
- Al di là di questo episodio come è stata la partecipazione dei consiglieri ai consigli comunali in videoconferenza?
“Sono molto soddisfatta della partecipazione dei consiglieri alle sedute in videoconferenza, a parte qualche partecipazione diciamo “in movimento”, per la quale ho dovuto fare qualche richiamo. Ma secondo me tutti hanno colto l’opportunità”.
- Quali sono stati gli atti più significativi?
“Come già detto sono tanti gli atti approvati importanti: oltre quelli inerenti la situazione dovuta al covid, voglio ricordare il finanziamento sul bando delle periferie, le linee di indirizzo per i capitolati d’appalto del servizio mensa e servizio scolastico, il diritto di prelazione per l’apertura di una nuova farmacia comunale, il programma integrato di intervento denominato “Riconversione dell’ex stabilimento industriale Tacconi”, i lavori di “allargamento ed adeguamento alle condizioni di sicurezza di Via Valle Caia”, l’approvazione del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale, il regolamento del verde, solo per citarne alcuni”.
- Qualche consigliere dell’opposizione mi ha riferito che lei non sempre è al di sopra delle parti. Cosa risponde?
“Sono sempre stata additata dalla minoranza come rigorsa, perché mi sono sempre attenuta in modo scrupoloso ai regolamenti, e poi sono stata oggetto di segnalazioni alla Prefettura – che non hanno avuto seguito - da parte della minoranza. Non è mio uso mettermi in condizioni di non rispetto e ritengo fondamentale la massima attenzione e aderenza alle regole che democraticamente tutti ci siamo dati. Sono convinta che chi segue le regole nella vita non sbaglia mai: poi, ovviamente, le opinioni a Lei riportate restano opinioni personali e soprattutto fanno parte del dibattito politico”.
- Ha già un programma dei prossimi appuntamenti consiliari?
“Si certo, il mio è soprattutto un lavoro di programmazione in concerto con gli uffici comunali, con i presidenti di commissione, con la giunta, rispettando anche i termini di legge”.
- Credo che lei sia la prima ad auspicare un ritorno nell’aula consiliare, anche perché vorrebbe dire ritornare alla normalità. Ma appena la situazione del contagio dovesse migliorare non si potrebbe prevedere di svolgere il consiglio in una aula più grande, penso per esempio in una palestra?
“Ho esplorato anche questa possibilità nei momenti in cui le misure erano meno stringenti, ma questo è un virus invisibile che non ci avvisa quando è efficace e soprattutto non determina la stessa reazione in tutti, pertanto non ritengo opportuno e nemmeno responsabile e di buon senso esporre a gravi rischi i consiglieri, il Sindaco e gli assessori. E’ logico che mi auguro che tutto torni alla normalità il prima possibile, anche se la normalità dopo questa pandemia non corrisponderà esattamente a ciò che era prima”.
- Pomezia non ha mai avuto un Sindaco donna. Lei è stata il primo presidente del consiglio comunale donna, che dice proviamo in futuro a stabilire anche un altro record?
“Le dico che questa esperienza mi piace molto anche se è un ruolo impegnativo e di grande responsabilità: lo faccio davvero con tanta passione e voglia di essere utile a tutta la comunità. Come già ho detto in precedenza sono una persona a cui piacciono le sfide ma, come sa bene, nel movimento 5 Stelle a scegliere è il gruppo”.
A.S.
Aumentiamo i giochi
Ero a fare quattro passi nel quartiere Nuova Lavinium sul marciapiede accanto al piccolo giardino su via Pietro Nenni e via don Luigi Sturzo, tra la casetta dell’acqua e la scuola materna excasale Balducci, quando mi viene incontro un amico con la sua nipotina, la quale mi dice: “Nonno mi ha detto che sei un giornalista, perché non scrivi che in questo giardino ci sono pochi giochi e che ce ne vorrebbero altri?”.
Naturalmente gli ho detto subito che lo avrei fatto. “Sindaco Zuccalà proviamo ad aumentare i giochi in quel piccolo giardino?
A.S.