La prematura scomparsa di Antonio Floris, personaggio simbolo del sindacato CGIL e della politica locale di sinistra
Fai buon viaggio compagno Antonio
Mercoledì 22 giugno è deceduto a Pomezia Antonio Floris, aveva 77 anni.
Floris è stato dirigente sindacale della CGIL, esponente locale della sinistra, più volte consigliere comunale.
“Sono arrivato a Pomezia a febbraio del 1971,- mi raccontò Antonio Floris - avevo 27 anni e venivo da Ostia ed ero già sposato con due figli. Sono nato in Sardegna ed avevo pochi mesi quando sono arrivato con la mia famiglia ad Ostia, dove poi facevo il barista. Grazie alla segnalazione di un mio cliente, il commissario di Polizia di Ostia, che mi fece una lettera di presentazione alla Feal Sud dopo due mesi sono entrato a lavorare e ci siamo trasferiti con tutta la famiglia a Pomezia”.
Qui Floris, operaio nel reparto carpenteria pesante, matura una coscienza politica e sindacale, infatti si iscrive subito alla CGIL diventando poco dopo delegato sindacale nel consiglio di fabbrica e poi l’anno dopo nel 1972 prende la tessera del Pci seguendo tutte le vicende e le trasformazioni di questo partito e diventandone successivamente per un periodo anche segretario della sezione di Pomezia.
Nell’83 entra per la prima volta in consiglio comunale eletto nelle file del Pci, rieletto nel 1988 e poi nel 2002.
Floris è stato impegnato anche nel mondo dello sport prima come dirigente e poi come presidente della Unipol Wolley Pomezia. Autodidatta, Floris è stato l’emblema di quella sinistra che veniva dalle fabbriche sempre vicina ai lavoratori. Coerente e fedele ai propri ideali politici. Avversario leale Floris aveva con i rappresentanti degli altri partiti un rapporto corretto anche se era sempre fermo sulle sue posizioni.
Da alcuni anni si era ritirato dalla politica attiva conducendo una vita riservata. Quelle poche volte che ci incontravamo mi lasciava sempre qualche commento arguto sulla situazione politica e qualche spunto di riflessione.
Fai buon viaggio compagno Antonio.
A.S.