Per avvicinare gli apriliani alla cura dei beni pubblici
Cooperative di Comunità
“Grazie alla nuova normativa regionale sulle Cooperative di Comunità si completa il quadro normativo che consentirà ai Comuni di utilizzare questo nuovo strumento di partecipazione democratica dei cittadini alla gestione dei beni pubblici. Attraverso questi strumenti si potrà consentire ai cittadini di svolgere una fondamentale funzione “comunitaria” ossia favorire l’auto-organizzazione comunitaria di quei servizi carenti a causa dell’assenza dell’intervento comunale per la cronica scarsità di risorse”.
Lo spiega in una nota Alessandro Mammucari di MOVAP.
“La nostra città con il suo vasto territorio e oltre 70 mila abitanti può dar vita ad un laboratorio moderno per la partecipazione dei cittadini attraverso lo strumento delle cooperative di comunità e l’approvazione del regolamento comunale sui beni comuni, al fine di avvicinare gli apriliani alla cura dei beni pubblici. Partire dalla gestione e manutenzione dei parchi comunali, per passare alle attività ricreative e culturali e giungere ai servizi alla persona e all’infanzia può essere la base di partenza di un percorso in grado di consentire ad Aprilia di essere avanguardia di un mutamento che nelle grandi città, in primis Bologna, già è stato avviato. Crediamo che uno dei motivi che portò alla nascita del civismo fu proprio la volontà di avvicinare o cittadini alla gestione diretta della propria città ed oggi, con l’innovazione legislativa in atto, si deve continuare in quel percorso, consentendo, in un chiaro quadro di riferimento, ai cittadini apriliani di partecipare alla costruzione di una Città migliore. Per questo rivolgendosi direttamente al Sindaco chiediamo di poter istituire un tavolo di lavoro per la predisposizione dei necessari regolamenti comunali coinvolgendo le parti sociali interessate in primis la comunità dei comitati di quartiere”.
A.P.
Si conclude l’iter per Campoleone, Campo di Carne, Campoverde e Centro Urbano Est
Urbanistica, ok dalla Regione
Sono state protocollate venerdì 19 febbraio le determine di non assoggettabilità alla VAS espresse dalla Regione Lazio relativamente ai quattro sistemi periferici di Campoleone, Campo di Carne, Campoverde e Centro Urbano EST. Lo ha comunicato l’assessore all’urbanistica Omar Ruberti aprendo la seduta della Commissione consiliare, convocata per il primo pomeriggio dello stesso giorno. Si tratta di un atto decisivo che condurrà a breve a concludere definitivamente un iter avviato nel 2012, che – dopo le integrazioni documentali richieste dalla Regione e fornite dal Comune di Aprilia – era entrato in una fase di stallo dal 2018 per alcuni rilievi relativi al dimensionamento complessivo della variante di recupero.
“Esprimiamo grande soddisfazione: questa è una giornata storica – ha commentato l’assessore Ruberti in commissione – voglio ringraziare gli uffici del settore Urbanistica per il grande lavoro assicurato in questi mesi, sicuramente non semplici.
Un grazie anche alla Regione e all’assessore Valeriani per la fattiva collaborazione dimostrata, al fine di giungere ad una positiva conclusione della vicenda. Con gli atti arrivati oggi, è stato fatto un passo avanti nel percorso di recupero e risanamento igienico-sanitario delle periferie. Oltre ad aver impresso una visibile accelerazione, è stato possibile risolvere il disequilibrio del dimensionamento complessivo della Variante di Recupero, evitando la riduzione dell’indice di cubatura di 0,2 mq/mq già concessa con le delibere regionali. Nel contempo è stata preservata la procedura semplificata che consentirà di evitare, nonostante la prossima adozione in variante dei piani attuativi, la lunga e complessa procedura di VAS e la valutazione del Comitato Regionale per il Territorio per l’approvazione definitiva. Una vittoria su tutta la linea. Il Comune è già al lavoro per chiudere anche i 7 sistemi non ancora trasmessi”.
p.n.