La statua del IV secolo a.C. si trova nei depositi del museo parigino Louvre
La Venere della Banditella
Un’antica statua proveniente da Ardea al Museo del Louvre di Parigi
Il 14 maggio1852 il commendator Giovanni Battista Guidi, dopo aver ottenuto regolare licenza per eseguire alcuni scavi archeologici nelle tenute di Tor San Lorenzo e Banditella, nel territorio di Ardea, scriveva di aver trovato “alcune grotte di stile etrusco in parte spallate, con vari vasi etruschi, idoli e terrecotte interessanti”; si era così imbattuto in quello che più tardi gli archeologi riconosceranno più propriamente come la necropoli di Valle Carniera, in località Fossignano, oggi Comune di Aprilia.
Grande scalpore fece la sua scoperta tant’è che venne evidenziata dai diversi giornali di archeologia, suscitando così la curiosità per il sito scavato in alcuni dei dirigenti delle maggiori istituzioni scientifiche in campo archeologico dell’epoca, come “l’Istituto di Corrispondenza archeologica” e “la Pontificia Accademia Romana d’archeologia”.
Contemporaneamente accesero la curiosità anche i reperti rinvenuti, in particolare le terrecotte votive, e queste ultime furono quasi subito acquistate dal marchese Giampietro Campana per il suo ammiratissimo Museo privato.
Il Marchese, Direttore Generale del Monte di Pietà e grande amante dell’arte e delle antichità, aveva infatti realizzato un Museo distribuito in buona parte nella sua villa di Roma al Celio. Dichiarato addirittura superiore, per quanto riguarda le sue raccolte, allo stesso Museo Gregoriano, era visitabile su prenotazione una volta alla settimana. La sua collezione comprendeva bronzi e sculture in marmo, rilievi architettonici in terracotta, ceramiche, monete, medaglie antiche e quadri. Tra le opere custodite addirittura il“sarcofago degli sposi” di Cerveteri e alcune statue provenienti dall’Acropoli di Atene. Tra gli ultimi acquisti le già citate terrecotte di Ardea.
Purtroppo la sua mania di collezionismo lo portò alla banca rotta nel 1858 e fu costretto a vendere tutte le sue opere. Dopo l’Ermitage di San Pietroburgo, il grosso della sua collezione fu acquistato nel 1862 dal Museo del Louvre di Parigi. Anche in Francia però le statue di Ardea riscossero successo e furono elogiate da alcuni giornali dell’arte, in particolare sembra che quella più ammirata fosse la statua ormai denominata la Venere della Banditella e che venne dichiarata “un des plus beauxouvrages de la plastique” tale da non sfigurare accanto alle altre sculture dei frontoni del Partenone di Atene.
Questa statua del IV sec. a.C., “grande quanto la metà del vero”, raffigura una donna che si appoggia dolcemente ad una erma barbata, già simbolo di confine campestre. Rappresenta quindi, quasi senza alcun’ombra di dubbio, la dea Venere nelle sue antiche vesti di protettrice degli orti e dei vigneti. Nonostante il successo della sua esposizione nel Louvre, con i nuovi riallestimenti del Museo nei primi anni del Novecento, la tanto apprezzata Venere della Banditella venne spostata nei depositi. Si perse così la sua memoria e soltanto nel 1995, grazie al professor Giovanni Colonna, insigne etruscologo, venne riesumata questa storia ormai dimenticata.
Un suo saggio “Gli scavi del 1852 ad Ardea e l’identificazione dell’aphrodisium” riportò tale notizia all’attenzione degli studiosi italiani mentre lo storico locale, Giosué Auletta, la divulgò nei suoi libri agli stessi ardeatini costatando così la veridicità dei racconti che gli anziani gli avevano riportato.
Si dovrà attendere gli scavi del Santuario di Minerva dell’antica Lavinium, nel 1977, per ritrovare nel nostro territorio delle statue simili e così interessanti come quelle rinvenute in Ardea, più di cent’anni prima.
Fabio Ferri
Attestati di partecipazione agli alunni delle scuole elementari
Video storico
Domenica 6 giugno, presso parco Rielasingen, si è svolta la consegna degli attestati di partecipazione agli alunni delle classi elementari e medie dell’istituto comprensivo Ardea 3 che hanno dato il proprio contributo per la creazione del video “storico” per i primi cinquant’anni di vita di Ardea.
La premiazione si è svolta a parco Rielasingen per mantenere un adeguato distanziamento tra i presenti.
Alla cerimonia hanno partecipato l’assessore Sonia Modica e la consigliera Paola Soldati, oltre ad alcuni professori delle scuole partecipanti.
L’assessore Sonia Modica ha dichiarato: “É stata l’ennesima occasione d’incontro con i giovani del nostro territorio: motivati, ben orientati all’ascolto e accompagnati da docenti altrettanto attenti e compresi nel loro impegno. Non si tratta di assegnare un tributo a titolo di trofeo, ma di un incontro con dei veri protagonisti dei progetti culturali della nostra città. Stando a quanto è stato prodotto per il nostro ‘Cinquantenario’ e con senso della gestione dei mezzi digitali, non possiamo che investire sempre più sull’apporto dei nostri giovani”.
L’Amministrazione si complimenta con tutti i ragazzi per la qualità e per la creatività dimostrata.