Il Comune di Ardea spende un milione di euro per bonificare gli abbandoni dei rifiuti lungo le strade ed in alcune zone periferiche
La Nuova Florida il quartiere piu differenziato
I rifiuti ad Ardea. Non è solo un’immagine particolare che possa determinare la gravità della situazione. Alla vigilia della stagione estiva, visto che già centinaia di turisti affollano il litorale di Ardea e Tor San Lorenzo, lo spettacolo dei rifiuti è a dir poco allarmante e preoccupante. Non si tratta di cavalcare una questione che già da anni viene fotografata in tutta la sua drammaticità, però girando per le strade del territorio, dal confine con il Comune di Pomezia, con Albano Laziale, passando per il centro del territorio, la Nuova Florida, per arrivare sul Lungomare, lo spettacolo è sempre lo stesso. Salvo qualche area immune dalla presenza di rifiuti, il resto del territorio rappresenta un degrado ed una preoccupazione igienico-sanitario molto elevata.
Il sindaco di Ardea, Mario Savarese, con i dati che ha in mano, ha illustrato la situazione per quanto riguarda le statistiche. Ma non bastano solo i numeri a determinare la gravità o meno della situazione. Ci sono fotografie che non appartengono a nessun archivio, ma sono la testimonianza dell’incuria che i cittadini ed in qualche caso anche di pendolari che attraversano il territorio, che lasciano i loro rifiuti lungo i cigli delle strade. È un’abitudine consolidata e che evidentemente dovrebbe essere estirpata, se veramente si vuole bene al proprio territorio.
“Bandiera nera in assoluto al Consorzio Tor San Lorenzo, benino le periferie, ma è solo il quartiere di Nuova Florida a raggiungere la sufficienza – ha scritto il sindaco di Ardea, Mario Savarese -.
Ricevo quotidianamente lagnanze e talvolta vere e proprie denunce da parte di cittadini che segnalano fenomeni di illeciti abbandoni di rifiuti o di errati conferimenti. La bonifica delle discariche sorte spontanee ci ha fatto spendere nell’ultimo anno quasi un milione di euro.
Ciò che purtroppo leggo sui media si va ad aggiungere a queste segnalazioni finendo, il più delle volte a fornire un quadro distorto della reale situazione. Non si può più generalizzare facendo passare l’idea che Ardea sia una città sporca.
Come la cittadinanza ormai saprà, intorno alla metà di marzo di quest’anno abbiamo affidato l’appalto per la raccolta porta a porta dei rifiuti all’associazione temporanea di imprese costituita dalle società Igiene Urbana Evolution e Blù Work.
Abbiamo notato un deciso “cambio di passo” nella conduzione del servizio da parte dell’ATI ma i risultati concretamente realizzati, basandosi sulle segnalazioni degli utenti e sugli articoli pubblicati dai media non danno affatto la stessa percezione. Per questo abbiamo voluto vederci chiaro e oggi, a circa tre mesi dall’avvio del servizio rimodulato, abbiamo chiesto alle ditte i dati della raccolta differenziata distinti per località di prelievo.
L’intero comune di Ardea raggiunge ormai un totale del 55% di raccolta differenziata nella raccolta effettuata Porta a Porta. Un dato confortante e auspicabile dovrebbe essere prossimo all’80% e oltre, ma tenendo conto che proveniamo da uno scarso 40% del servizio svolto in precedenza già questo può considerarsi un risultato modestamente positivo, in soli tre mesi – ha detto ancora il primo cittadino di Ardea -.
Bandiera “green” Al quartiere che meglio di altri fa registrare la percentuale più interessante che è quello della Nuova Florida (63%). Abbastanza bene (nel confronto) i quartieri periferici e più difficili da servire quali Strampelli, Castagnetta, Montagnano dove in particolare quest’ultimo segna quasi un 60%.
Deludente il risultato di Tor San Lorenzo che tuttavia è pesantemente penalizzato nell’area dal quartiere della Nuova California (insieme realizzano uno scarso 45%).
Decisamente scarsa la situazione nel lungomare, in particolare l’area del Centro Regina, Via Bologna, Via Bolzano e il lungomare degli Ardeatini che insieme arrivano a registrare un assai deludente 20%.
Infine, in tutti i sensi infondo, il lungomare sud, i campeggi, gli stabilimenti balneari in genere e aimè, e questa è la vera drammatica e inaspettata sorpresa, il consorzio di Tor San Lorenzo universalmente rinominato “la sbarra” dove, a quanto pare, l’inciviltà regna sovrana. Non a caso il luogo per eccellenza turistico più sporco dell’intero territorio.
Come amministrazione – ha concluso il sindaco Mario Savarese - stiamo riflettendo e non poco su questi risultati perché è evidente e balza agli occhi che non sia attribuibile interamente ad un cattivo servizio svolto dall’ATI la percezione di città sporca che universalmente si vuol far passare ad Ardea. La ditta è la stessa in tutto il comune e gli addetti ruotano nei ruoli e nei servizi, quindi queste enormi differenze devono essere ricercate altrove. Specie nella conduzione di alcuni Consorzi dove è evidente l’incapacità della direzione che amministra le quote consortili degli associati a rendere risultati minimamente soddisfacenti o del tutto inadeguati.
Sulla base di questi risultati, ancora parziali, stiamo studiando una rimodulazione dei servizi per adattarli alle diverse necessità delle utenze. Dobbiamo distinguere necessariamente il contribuente stanziale da quello tipicamente stagionale e perfino da quello settimanale o giornaliero, e trovare soluzioni che meglio vadano incontro alle esigenze di queste particolari utenze, per le quali, evidentemente, un servizio porta a porta è scarsamente soddisfacente”.
Sabatino Mele