L’associazione continua nella sua lotta a tutela del patrimonio collettivo
La Lente non va in ferie
Incontro il presidente dell’associazione La Lente Roberto Mambelli e l’architetto Dario Locatelli socio e componente del qualificato staff di professionisti che è iscritto alla “La Lente” dando il proprio apporto professionale nelle battaglie a tutela del patrimonio collettivo, che vedono impegnata questa meritevole associazione.
Parliamo subito degli ultimi sviluppi riguardante il Borgo di Pratica e Locatelli mi dice che l’ultima sentenza del Tar per il Lazio (Sezione Seconda Ter) definitivamente pronunciandosi sul ricorso della società Nova Lavinium contro la nota dell’Agenzia delle Entrate e le conseguenti ordinanze di ripristino del pubblico transito emesse dal Comune di Pomezia supporta le tesi della Lente.
Infatti il Tar: “in parte dichiara il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, in parte dichiara improcedibile il ricorso, in parte lo dichiara irricevibile, in parte lo dichiara inammissibile e in parte lo respinge”.
Quindi, mi sottolinea Mambelli, una sentenza talmente chiara ed esaustiva ed a questo punto ci chiediamo come mai il Comune non rende fruibile le strade pubbliche del Borgo.
Tra l’altro mi ribadisce Mambelli: “le strade risultano iscritte nei beni demaniali del Comune di Pomezia. A questo punto mi chiedo anche come hanno fatto al Comune a non sapere e continuamente ad affermare che nulla risultava a loro. Solo dopo che ci siamo mossi noi è venuta fuori tutta la verità”.
Ma se le strade sono pubbliche, Mambelli allora con la chiusura del borgo vi è anche l’occupazione di suolo pubblico?
“Si. Infatti il Comune a seguito del nostro esposto alla Corte dei Conti che in merito ha aperto un procedimento, ha dovuto iscrivere a ruolo l’occupazione del suolo pubblico, praticamente da quando circa cinque anni fa il borgo è stato chiuso. A tutt’oggi la cifra dovuta è intorno ai 500mila euro. Da notare che ogni giorno che passa, con le transenne che impediscono il transito sul suolo pubblico, la cifra aumenta”.
- Locatelli, una vicenda che ha colpito l’opinione pubblica è stata il taglio dei platani secolari nel Borgo.
“E’ stato quello a parere nostro il danno più grave, perché irrecuperabile. Per questo l’associazione ha fatto una denuncia penale per il taglio dei platani con l’aggravante che si sono dimostrati appartenere al bene pubblico. L’Associazione ha anche diffidato la Soprintendenza per la vicenda dei Platani affinché un tribunale verifichi se è stato fatto tutto quanto dovuto per la tutela di questo bene paesaggistico”.
- Presidente Mambelli ho visto che vi state muovendo anche sulla vicenda Tacconi
“Il tribunale ha già considerato fondati i motivi delle nostre eccezioni e quindi ha fissato l’udienza sul merito a febbraio del 2022. Nel contempo la nostra associazione si sta attivando affinché la Regione Lazio stessa esamini i progetti perché fino ad ora non l’ha fatto. Dopo di che determini sulla legittimità delle procedure “accellerate” che sono state messe in essere. Caricare quell’area di 140mila metri cubi vicino ad un sito ambientale di pregio, come dichiarato dalla stessa amministrazione, produrrà un danno ambientale sicuramente grave e irreparabile e quindi va giustamente contrastato.
In seguito vorremmo capire perché si parla solo di realizzare altri 100mila metri cubi su via del Mare di fronte agli scavi archeologici e non di interventi di utilità collettiva vedi gli espropri necessari per rendere accessibili gli scavi o realizzare un parcheggio per il Museo e anche un marciapiede che colleghi il Crocifisso con lo stesso Museo. Non sarebbe una grande spesa visto che i terreni in questione hanno un basso valore venale”.
- Quindi presidente Mambelli un impegno a tutto tondo?
“Cerchiamo di tutelare i legittimi interessi della collettività ed in questo ringrazio tutti i soci che danno il proprio contributo di idee e di professionalità alle iniziative della nostra associazione, in particolare voglio pubblicamente ringraziare l’avvocato Giovanni Di Battista e il suo staff legale. L’amico Giovanni è un esempio per tutti noi per l’impegno che mette in ogni iniziativa legale dell’Associazione.
A.S.
Per altri 8 anni sarà il Borgomastro di Singen
Riconfermato Hausler
Mentre domenica 11 luglio scorso Pomezia era in festa per celebrare il Santo Patrono della città e dell’Europa, San Benedetto Abate, anche la città gemellata di Singen negli stessi momenti celebrava entusiasticamente la rielezione a Borgomastro della città del dottor Bernd Hausler. L’attuale Borgomastro infatti, ha ottenuto la fiducia per un nuovo mandato di otto anni, con una maggioranza schiacciante dell’88,5% dei voti. Il contraente signor Helmut Happe ha registrato un consenso intorno al 10,9%.
Il numero dei votanti era di 35.445 e Bernd Hausler ha ottenuto 7.826 voti mentre l’altro candidato Helmut Happe 966 voti. C’è da sottolineare che l’affluenza alle urne della popolazione cittadina relativamente, agli aventi diritto, è stata molto bassa registrandosi solamente al 24,5%. Ciò è avvenuto in quanto la maggior pare degli aventi diritto al voto dava per scontato il successo di Hausler, in conseguenza che lo stesso ha ottimamente amministrato negli 8 anni del primo mandato, con tanta evoluzione di innovazione della città. Al termine della votazione, il candidato Happe, prendendo atto della scontata vittoria dell’attuale Borgomastro, gli ha augurato un proficuo lavoro per la città, ha dichiarato di mettersi subito al lavoro per costruire in consiglio una opposizione costruttiva.
Il dottor Bernd Hausler, che guiderà ora la città di Singen per ulteriori otto anni ha commentato così la sua affermazione e il lavoro che lo attende: “il risultato delle elezioni è stato un momento importante. L’88,49% dei consensi mi dà una grande responsabilità. I cittadini hanno saputo comprendere come Singen sia cambiata, sia nelle opere pubbliche che nel cuore e per questo hanno riconfermato il governo della città al sottoscritto per altri 8 anni. La popolazione ha riconosciuto tutti i cambiamenti portati avanti a partire dal 2013 e che continueranno fino al 2029. Il rinnovamento di Singen non si fermerà, porterò in essere tutti i provvedimenti e le opere per rendere la città ancora più vivibile. Questo sarà il mio obiettivo e quello della maggioranza del Consiglio Comunale nei prossimi anni di amministrazione. Mi preme in questo momento inviare anche un caloroso saluto alle popolazioni delle cinque città, da tanti anni gemellate con Singen fra le quali Pomezia dalle quali ho ricevuto messaggi di augurio”.
Per quanti non conoscono bene la legislazione elettorale del land Baden-Wurttemberg è bene sottolineare che la carica di borgomastro corrisponde giuridicamente a quella italiana di sindaco, a quella francese di maire e a quella inglese di mayor con maggiori poteri rispetto ai colleghi europei in quanto può prendere decisioni su tutte le questioni che riguardono il comune. Il borgomastro è la massima autorità cittadina, viene eletto direttamente dal popolo, presiede con diritto di voto il Consiglio Comunale e le commissioni deliberative rimanendo in carica per 8 anni. La sua elezione avviene in tempi diversi dal Consiglio Comunale in quanto quest’ultimo dura in carica per 5 anni e spesso avviene che la maggioranza consigliare sia diversa da quella che in tempi diversi ha eletto il Borgomastro.
In conclusione si può sottolineare che il riconfermato borgomastro ha un ottimo rapporto con la città di Pomezia avendo avuto modo di visitare varie volte la città, stabilendo con l’amministrazione comunale un proficuo rapporto di amicizia. In particolare si sottolinea come egli abbia intrapreso ottimi rapporti con le scuole pometine nel quadro dei programmi europei dell’Erasmus.
Attilio Bello