Il sindaco Alessandro Coppola ha deposto una corona di alloro al largo di Torre Astura dove nel 1995 venne deposta una copia bronzea della Madonna delle Grazie
Nel giorno di San Rocco onorata la Stella del Mare
Domenica, 16 agosto 2020, nel giorno di San Rocco, onorata con una corona anche la Stella del Mare, copia in bronzo della Madonna delle Grazie. Fu posizionata a quindici metri di profondità al largo di Torre Astura, il 2 luglio 1995.
Il mar Tirreno era calmo. Ad est la figura della leggendaria Torre Astura appariva sfocata per la foschia. Nel cielo neppure una nube e il sole era già caldo alle 8 e 30 di domenica 16 agosto scorso. Tanto caldo da far esclamare al sindaco di Nettuno Alessandro Coppola: «Ho dimenticato il cappellino», toccandosi con il palmo della mano la testa. È stato tra i primi dell’amministrazione comunale a raggiungere la postazione del raduno. La manifestazione era stata organizzata dal Rotaract Club e dal Rotary Club di Anzio-Nettuno, con il patrocino del Comune di Nettuno e con la collaborazione di un team di subacquei della Lega Navale, Marco e Massimo Olivieri. Sono stati i presidenti dei due club: Matteo Esposito per Rotaract e Gilberto Zampighi per il Rorary, a dare il benvenuto ai partecipanti, tra i quali l’assessore Maddalena Noce e i consiglieri comunali Massimiliano Rognoni, Mario Esposito e Mauro Rizzo. Quindi don Antonio Caristo, della chiesa Collegiata di San Giovanni, ha letto una preghiera e benedetto la corona d’alloro.
Due grosse imbarcazioni e tre gommoni a motore sono usciti dal porto turistico e hanno creato così il corteo religioso fino alla boa che indica il punto di profondità della Stella del Mare. Da una barca ancorata a poca distanza dalla boa due sommozzatori sono scesi in acqua con delle spazzole rigide a altre attrezzature necessarie per la pulizia della statua, copia in bronzo della Madonna delle Grazie venerata nel Santuario di Nettuno. Riaffioravano e riscendevano in profondità. Sulla spiaggia incontaminata del poligono di tiro di Nettuno, da Casa la Banca fin verso la torre, tanti punti colorati indicavano gli ombrelloni dei bagnati che hanno potuto usufruire dei permessi per prendere il sole a fare bagni d’acqua di mare. Su queste stesse spiagge tanti anni fa – esattamente settantasei – i soldati della Quinta Armata americana effettuarono uno sbarco anfibio per prendere alle spalle l’esercito tedesco che stava difendendo l’abbazia di Montecassino, il perno cioè della linea di difesa delle forze della Wehrmacht. Stavolta però si trattava di tutt’altra cosa. Il dondolio delle imbarcazioni erano identiche però al dondolio dei mezzi da sbarco carichi di uomini armati che s’apprestavano a correre per sfuggire ad un eventuale fuoco nemico. In lontananza infatti è ancora visibile un bunker antisbarco, per metà sommerso nella sabbia, mai usato durante lo sbarco. Intanto da una delle imbarcazioni alcuni uomini si sono tuffati in acqua e hanno nuotano verso l’altra imbarcazione. Agitando le mani invitavano gli altri partecipanti a godersi quell’acqua limpida. Molti li hanno seguiti, sindaco compreso, che si è dimostrato provetto tuffatore e nuotatore. I sommozzatori appena terminata la pulizia della Stella del Mare erano pronti a mettere la corona d’alloro sulla statua. Si vedevano appena, mentre andavano giù in profondità, poi niente più. Il loro compito è durato pochi minuti. Le imbarcazioni e i gommoni hanno riacceso i motori mentre i fedeli partecipanti rivolgevano un saluto alla Madonna segnandosi col segno della croce e il corteo era pronto per il ritorno al porto turistico di Nettuno. Da venticinque anni si svolge questa cerimonia, infatti la copia in bronzo fu posizionata il 2 luglio 1995, un gesto per onorare la Stella del Mare, protettrice dei marinai e dei pescatori ma anche di tutti quelli che amano il mare.
Silvano Casaldi