Due eventi straordinari in un’unica serata al Teatro Studio 8 di Nettuno
Premio Caruso e Maremusica
Due eventi straordinari in un’unica serata al “Teatro Studio 8” di Nettuno
La sera del 18 agosto, a Nettuno, presso il “Teatro Studio 8”, si è svolta una manifestazione veramente magnifica e coinvolgente: il Premio Internazionale “Enrico Caruso Città di Nettuno” alla sua XXVIII edizione e la vetrina della XXXIII edizione di “Maremusica”. E’ stata organizzata, come avviene da sempre, dal Patron Mimmo Pugliese ed ha visto alternarsi tanti talentuosi tenori, soprani, cantanti di musica leggera. Ha presentato la versatile Patrizia Billardello. Tra una performance e l’altra si è esibito il balletto “Just Dance”. Dei soprani ricordiamo Fabiana Rossi in “O mio babbino caro” dall’opera Gianni Schicchi di Puccini; Marzia De Lorenzo in “Quando men vò” dalla Boheme di Puccini; Anna Manukian in “Ave Maria” di Caccini ed i tenori Jeong Bae Geum in “Una furtiva lagrima” di Gaetano Donizzetti; Aldo Bianchi in “Vesti la giubba” da I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo; Cristian Pietrosanti in “Mattinata” di Leoncavallo; Antonio De Asmundis in “Core ‘ngrato” di Cardillo-Cordiferro. Alla fine della Kermesse il grande tenore Fabio Andreotti ha omaggiato il pubblico con il suo cavallo di battaglia “Nessun dorma” dalla Turandot di Giacomo Puccini, riscuotendo un fragoroso applauso. Per la sezione musica leggera sono stati premiati: la grandissima interprete Giò Di Sarno che ha presentato “Bammenella” di Raffaele Viviani e “Il valzer della Toppa” di P.Pasolini e Natalino Ruocco che ha cantato “Chesta sera” e “Carmela”. Sono intervenuti per la vetrina di “Maremusica”: Ramona Giardino che si è esibita cantando “Rapide”; Sophia Matone in “Un’emozione da poco” portata al successo da Anna Oxa; Flavio Capasso in “Duorme” composta dallo stesso Mimmo Pugliese. Alle tastiere si sono alternati, i Maestri Carlo Zannetti, Davide Bellisanti e Nicola Franco, anch’essi premiati come pure il compositore ed arrangiatore Salvatore Piedepalumbo (in arte Sasà), assente per motivi personali. Per la sezione Arte e Cultura il premio è andato alla scrittrice Anna Silvia Angelini autrice del libro di successo “La violenza declinata”.
Sul palco sono inoltre intervenuti l’artista Corrado Romualdo, Pino Pollastrini, il Presidente della Pro Loco Dott. Marcello Armocida che ha espresso parole di elogio in merito alla manifestazione ed all’organizzazione tutta, il M° Alberto Zecchinelli dello studio di registrazione “Officine Meccaniche” di Nettuno ed il M° Carlo Liberatori che ha aperto una piccola parentesi citando degli aneddoti sulla vita artistica del grande Enrico Caruso. Si è trattato di uno spettacolo bellissimo e molto applaudito dagli spettatori, distanziati secondo le direttive anti Covid-19. Un evento di alto livello, sia musicale, sia culturale. Facciamo i complimenti a Mimmo Pugliese che è riuscito ad organizzarlo di questi tempi. Il Patron è un’ eccellenza di Nettuno ed i Nettunesi gliene sono grati. Ha sempre onorato la città del Tridente, regalando perle di prima grandezza come il Premio in questione e “Maremusica” la rassegna nazionale canora per nuovi talenti, manifestazioni pluriennali. Della stupenda serata, l’unica nota dolente è stata l’assenza dl alcune Autorità comunali. Peccato! La loro presenza avrebbe impreziosito ancora di più la splendida manifestazione. Mimmo Pugliese, dedicandola all’Ispettore Stefano Di Marino, recentemente scomparso, ha ringraziato ugualmente l’Amministrazione comunale, unitamente al sempre presente Presidente della Pro Loco Dott. Marcello Armocida, terminando coi ringraziamenti a tutti gli artisti, al direttore del “Teatro Studio 8” Francesco Ruggirello ed allo staff organizzativo con un arrivederci al prossimo anno rivolto a tutto il pubblico presente, visibilmente entusiasta.
Rita Cerasani
Il servizio fotografico è stato curato da Roberto Faccenda
Pirateria informatica
Anzio, attacco di “pirateria informatica” alla web-app che gestisce la prenotazione dei posti presso la spiaggia libera delle Grotte di Nerone. Il Sindaco De Angelis: “Il servizio prosegue comunque in spiaggia, l’App sta tornando a funzionare”.
Ad Anzio un attacco di “pirateria informatica” ha causato il blocco della web-app per la prenotazione dei posti presso la spiaggia libera a ridosso della Villa di Nerone. La ditta incaricata sta lavorando per riportare la situazione alla normalità nel più breve tempo possibile.
“Nel frattempo - comunica il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis - abbiamo dato mandato alla società di vigilanza di proseguire ad erogare il servizio spiaggia gratuito, direttamente in loco, fino ad esaurimento di tutti i posti disponibili. Mi hanno informato che è stata fatta una puntuale denuncia alla polizia postale, che sarebbe già risalita all’indirizzo IP del responsabile dello sconcertante attacco informatico. Proprio in queste ore - conclude il Sindaco - la web-app sta tornando a funzionare”.
Infatti, nei tratti di spiaggia libera tra l’Arco Muto e lo Stabilimento Rivazzurra (Arco Muto nord - ingresso fronte Centro Trasmissioni Esercito Santa Barbara) e tra l’Arco Muto e lo Stabilimento Fanciulla d’Anzio (Arco Muto sud - ingresso Riviera Mallozzi Monumento di Nerone), sono comunque sempre disponibili circa 330 segnaposto tubolari numerati, dove poter allocare gratuitamente il proprio ombrellone (fino a quattro persone ogni postazione, max sei in caso di nuclei conviventi. Posti riservati per le persone con disabilità).
Ufficio stampa
Comune di Anzio
Arresto dei Carabinieri
I Carabinieri della Stazione di Nettuno, con il supporto dei colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio, hanno arrestato un 25enne italiano, senza occupazione e con precedenti, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre. Nel tardo pomeriggio, la donna si è recata al Comando Stazione dei Carabinieri di Nettuno, terrorizzata da suo figlio che, continuando a inviarle note vocali e video in cui danneggiava l’abitazione dove i due convivono, la minacciava di incendiare la casa e di uccidere l’ex moglie, con cui lo stesso condivide un figlio.
I Carabinieri della Compagnia di Anzio sono quindi intervenuti presso la loro abitazione, trovando il 25enne armato di coltello e in stato di evidente agitazione. La casa era a soqquadro, con suppellettili e mobili pesantemente danneggiati dalla furia del giovane.
La vittima, che lavora come badante, ha denunciato ai Carabinieri di essere esasperata e spaventata dagli atteggiamenti violenti e intimidatori del figlio che, ormai da molti mesi, la minacciava al fine di ottenere continue somme di denaro per acquistare la droga.
A seguito di quanto ricostruito dai Carabinieri, il 25enne è stato arrestato e condotto in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Velletri.
Compagnia di Anzio
A Nettuno la rassegna dei due fratelli Ruben e Raul
Nel segno della bellezza
Dall’11 al 16 agosto si è tenuta la rassegna d’arte “Nel Segno Della Bellezza” dei due giovani fratelli-artisti salernitani Ruben e Raul di 18 e 17 anni.
Ruben e Raul hanno esposto 15 opere di grandi dimensioni raffiguranti alcune delle sculture più celebri del maestro neoclassico Antonio Canova.
L’allestimento scenografico colpisce già a prima vista ; i grandi quadri che emergono da chiari panneggi creano un atmosfera sognante in cui si è invitati ad immergersi da eteree e raffinate figure femminili e maschili teneramente affiancati o dolcemente abbracciati : Amore e Psiche, Adone e Venere, Le tre Grazie, alle quali i due giovani artisti affidano un potente messaggio di amore e di solidarietà.
Ruben e Raul, infatti hanno da subito fatto loro il progetto di arte e solidarietà propostogli dal sig. Raffaele Melis per sostenere il progetto ‘Dopo di NOI ‘ per realizzare una realtà che si prenderà cura di tutte quelle persone con disabilità e dare così loro continuita all’amore con il quale i loro cari in vita si son presi cura di loro. Ruben e Raul desiderano ringraziare di vero cuore ...gli assessori Noce,Fontana,Lidovisi e tutti coloro che li hanno accolti nella splendida cittadina di Nettuno .
Diritti delle donne
A livello mondiale, le donne hanno una minima parte dei diritti garantiti agli uomini.
Nonostante qualche passo avanti nel nostro Paese manca la cultura delle pari opportunità.
La violenza sulle donne è figlia di questa asimmetria di potere tra uomini e donne, deriva da questa cultura patriarcale millenaria fondata su una predominanza maschile. Le storie millenarie di violenza sono molto vicino a noi, non sono storie di pazzi o di mostri, la violenza non ha classe sociale, ma nella maggior parte dei casi ha le chiavi di casa e si ripete nei tribunali e nelle istituzioni. La violenza domestica é un prodotto di una sottocultura di conservazione del nucleo familiare a tutti i costi. La violenza non è frutto di raptus o tempeste emotive, ma si annida nella cultura patriarcale ancora esistente e difficile da estirpare, ci vorrebbe un cambiamento culturale.
Proprio per questo è chiaro che la battaglia più difficile è quella culturale, formativa, educativa sul tema delle pari opportunità. La violenza di genere è un fenomeno che può essere prevenuto solo con un’azione culturale costante. In altri stati hanno la metà dei femminicidi che ci sono in Italia perché hanno tanto investito nelle attività di formazione. Per raggiungere le pari opportunità serve una volontà politica ed una leadership da parte delle donne e degli uomini in grado di cambiare atteggiamenti culturali radicati nel tempo.
Le disuguaglianze sono la radice della violenza dovuta anche alla disparità economica. Per essere delle donne libere abbiamo bisogno di conquistare una solida autonomia economica, perché nessuno ci possa controllare e comandare.
Non ci può essere libertà senza tutela dei diritti!
la disparità salariale tra uomini e donne, esiste a tutti i livelli gerarchici e nonostante il maggior livello di istruzione delle donne. Ancora, l’accesso delle donne alle posizioni apicali resta ancora molto basso.
L’Italia deve fare un passo avanti e allinearsi con gli obiettivi di progresso e sviluppo sostenibile dei Paesi più avanzati. Il lavoro femminile deve essere considerato fattore strategico per la crescita economica e la competitività.
Dobbiamo sostenere progetti politici di promozione dell’occupazione delle donne e di sostegno a favore delle madri lavoratrici. Dare più valore alle donne é un segno di cambiamento, per sconfiggere la violenza dobbiamo ripartire dalla cultura.
Alle donne va riconosciuto il valore sociale della maternità. Quella che auspico, pertanto, per nostro Paese, è una vera rivoluzione culturale.
Silvia Angelini