Le considerazioni di Alessandro Cosmi del Pd
Affossamento Ddl Zan
In questi ultimi giorni abbiamo attraversato un momento difficile per i diritti civili e umani, a causa dell’affossamento del DDL Zan. È una perdita enorme per i diritti, la responsabilità civile e la giustizia.
Si trattava di un disegno di legge perfettibile ma che finalmente si impegnava nella tutela delle minoranze, come la comunità LGBT, anche nel nostro paese. Sappiamo bene che quando si tutela una minoranza si fa l’interesse di tutta la popolazione
Questo è evidente soprattutto in Italia, dove ancora moltissime coppie e persone appartenenti alla comunità LGBT rischiano ogni giorno aggressioni per il loro orientamento.
Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che questo disegno di legge tutelava anche donne e disabili, altro punto molto importante e sempre poco discusso, da ogni forma di discriminazione.
Come persona e come segretario del circolo cittadino del Partito Democratico, voglio far sentire tutta la mia rabbia per quello che è successo al Senato; perché oltre all’affossamento di una legge che porta diritti e responsabilità, abbiamo visto la scena vergognosa di politici, Senatori della Repubblica, che gioivano e applaudivano come allo stadio per aver tolto la possibilità a delle persone di avere tutele ulteriori.
Questo non deve più succedere, noi vogliamo che tutti possano essere tutelati allo stesso modo, senza discriminazioni per orientamento, genere o disabilità.
Come Partito Democratico, continueremo a batterci per far sì che questa legge, o una con gli stessi principi, venga approvata il prima possibile.
Ma vogliamo partire da Aprilia che, come molte altre città, resiste e combatte.
Domani, 6 novembre ci sarà una manifestazione in Piazza Roma, organizzata dal Collettivo Marsha, contro le discriminazioni di ogni genere, noi aderiamo ufficialmente come Partito Democratico di Aprilia portando la nostra presenza e il nostro sostegno.
Alessandro Cosmi
Segretario PD Aprilia
Valuterà le istanze che perverranno in merito al riutilizzo degli immobili
Commissione beni confiscati
Una commissione per valutare le istanze che perverranno in merito al riutilizzo dei beni confiscati, dopo l’avviso pubblico rivolto alle associazioni presso l’ente sono pervenute solo tre domande. Un numero ridotto, se si tiene conto che due dovranno essere le figure selezionate dal sindaco per quel ruolo delicato.
Le figure prescelte infatti avranno un ruolo cruciale: quello di esprimere un parere non vincolante sulle decisione che verranno prese dall’amministrazione in merito alla nuova destinazione da attribuire ai beni confiscati alla criminalità organizzata, ma soprattutto la commissione di cui faranno parte oltre ai dirigenti preposti dell’ente anche le due figure esterne, scelte tra associazioni e personalità di comprovati requisiti morali e comprovata esperienza in tema di promozione della cultura della legalità, una volta che i progetti verranno individuati e selezionati, avrà il compito di esprimere un parere di concerto con gli organi preposti sulle proposte che perverranno riguardo la gestione degli spazi da parte di comitati e associazioni. Un ruolo importante dunque, se si considera che negli ultimi anni diversi sono gli immobili confiscati riaffidati al comune di Aprilia, l’ultimo in ordine di tempo il magazzino di via Fossignano confiscato ai Piattella a seguito dell’inchiesta Dark Side e di recente dato in gestione al comitato di quartiere Fossignano. Con determinazione 264 del 2 novembre scorso, è stata nominata la commissione giudicatrice per l’esame delle istanze pervenute, composta dal dirigente Paolo Terribili, dal geometra Enrico Di Marco, dal dottor Luca Borro e dall’architetto Roberta Pennini.
“Il compito della commissione giudicatrice – spiega l’assessore ai lavori pubblici e patrimonio Luana Caporaso – sarà quello di valutare il possesso dei requisiti da parte delle tre associazioni che hanno presentato la propria candidatura. Spetterà al sindaco, una volta ottenuta questa valutazione preliminare, scegliere le due figure che diventeranno a tutti gli effetti membri della commissione per i beni confiscati, che avrà un ruolo molto importante nel percorso volto a dare nuova vita ai beni sottratti alla criminalità organizzata”.
Francesca Cavallin