Sentenza a favore del Comune di Aprilia contro la Regione
Canoni idrici
Il debito milionario del Comune di Aprilia nei confronti della Regione Lazio per i canoni idrici che l’ente di piazza Roma non ha mai versato dal 1983 al 2003 si riduce passando da 8 milioni 802 mila 084 euro a 3 milioni 364 mila 771 euro. A stabilirlo la recente sentenza del giudice Eugenio Curatola della seconda sezione civile del Tribunale Ordinario di Roma, che ha dato ragione alle istanze del Comune di Aprilia, convinto che le richieste avanzate dalla Regione Lazio fossero eccessive e non tenessero conto della prescrizione intervenuta nel frattempo per una parte delle somme. Per anni infatti l’ente di piazza Roma e la Pisana hanno cercato di trovare un accordo transattivo su quegli importi milionari, derivanti dal mancato pagamento dei canoni idrici nel ventennio 1983-2003. Trovare una quadra per vie bonarie non è stato possibile e così gli enti hanno deciso di dirimere il contenzioso nelle aule del Tribunale di Roma, che ora con la sentenza emessa dal giudice monocratico il 13 settembre scorso ha stabilito che il Comune di Aprilia dovrà pagare una cifra molto più bassa rispetto alle pretese della Regione.
“Tutti i crediti per le forniture dal 1983 a maggio 1997 - rileva il giudice - devono ritenersi estinti per avvenuto pagamento o per intervenuta prescrizione, essendo fondate le argomentazioni esposte in merito dal Comune di Aprilia nei propri scritti difensivi. In particolare va osservato che i crediti relativi agli anni dal 1983 al 1986 risultano pagati, come ammesso dalla stessa “Regione Lazio” nel ricorso per decreto ingiuntivo proposto avanti al Tar del Lazio. Il predetto ricorso è stato notificato al Comune il 20.5.2002 e il giudizio di opposizione si è concluso con il provvedimento perenzione del 15.10.2014. Nel caso in esame, il giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo non si è concluso con una sentenza e non vi è stato un passaggio in giudicato sostanziale del decreto, per cui non si è concretizzata l’ipotesi di una interruzione permanente della prescrizione e applicando i principi si deve ritenere che la prescrizione (quinquennale) sia stata interrotta, effetti istantanei, con ì la notifica del ricorso monitorio (20.5.2002), con conseguente prescrizione di tutti i crediti maturati prima del 20/05/1997”.
Al Comune di Aprilia in sostanza restano da pagare solo i consumi effettuati da giugno 1997 al 2003, per un importo complessivo calcolato intorno ai 3 milioni 364 mila euro.
“Per quanto attiene alle annualità dal 1994 al 1997 - rileva ancora il giudice - risulta dagli atti l’avvenuta estinzione dei crediti per la compensazione operata dalla Regione Lazio, compensazione ritenuta illegittima e illecita dal Comune che si riserva di chiedere in separata sede la restituzione degli importi”.
Importi non di poco conto per l’ente, si tratterebbe di circa 1 milione di euro per opere già previste.
“Dopo la sentenza che ha accolto parte delle nostre istanze - sottolinea il sindaco Antonio Terra - siamo in attesa di essere convocati dalla Regione Lazio per addivenire finalmente ad una definizione di questa vicenda di vecchia data rimasta irrisolta. In quella sede chiederemo di giungere ad una rateizzazione degli importi che dovremo pagare e di tener conto che attraverso il meccanismo della compensazione, 1 milione di euro è già stato trattenuto”.
Francesca Cavallin
Il Comune di Aprilia ha incaricato l’architetto Daniele Cesare Maria Iacovone
Un tecnico per il territorio
Un incarico professionale per analizzare lo stato di attuazione delle proposte pervenute dal privato e riguardanti lo sviluppo del territorio, il dimensionamento delle previsioni urbanistiche e la revisione generale delle norme di attuazione del piano regolatore vigente. A sottoscrivere la convenzione per la consulenza urbanistica, l’architetto Daniele Cesare Maria Iacovone, al quale il Comune di Aprilia con la determina dirigenziale 202 del 19 ottobre scorso ha riconosciuto un compenso di 40 mila 982 euro per il lavoro di consulenza e coordinamento sullo sviluppo futuro di una città in crescita. Il professionista già svolge le attività di supervisione e consulenza tecnica dell’Ufficio Piano Regolatore Generale che segue direttamente lo sviluppo della variante generale di adeguamento e salvaguardia. In particolare di competenza dell’architetto, il dimensionamento delle previsioni urbanistiche presentate dai privati, attraverso l’analisi dello stato di attuazione delle proposte in corso; l’integrazione e il coordinamento dal punto di vista normativo dei piani attuativi legati alla variante generale sei nuclei spontanei. Attraverso la nuova convenzione appena sottoscritta con il comune di Aprilia e in particolare con il dirigente all’urbanistica Paolo Ferraro, Iacovone proseguirà nelle attività di coordinamento delle attività urbanistiche di iniziative già avviate, come rigenerazione urbana e Pinqua. Il suo principale compito sarà quello di svolgere consulenze specifiche, fotografando lo stato del territorio al fine di ricomporre e riformulare l’assetto delle destinazioni urbanistiche attualmente vigenti, verificando lo stato di fatto e la realizzazione delle opere pubbliche legate ai vari progetti privati. Insomma un lavoro di fondamentale importanza, che attraverso la consulenza del professionista permetterà all’ente di elaborare le migliori soluzioni per ricucire il tessuto urbano, ma anche di seguire la realizzazione pratica dei progetti destinati a modificare anche radicalmente l’aspetto della città.
“E’ necessario - si legge nella determinazione a firma dell’architetto Paolo Ferraro - procedere al dimensionamento delle previsioni urbanistiche attraverso l’analisi dello stato di attuazione delle proposte in corso di formazione o adottate e delle proposte presentate dai privati, ma anche al coordinamento delle attività urbanistiche di attuazione delle iniziative avviate quali rigenerazione urbana, partecipazione al bando nazionale del programma Pinqua e degli incarichi affidati a professionisti esterni connessi alla redazione della Variante di adeguamento e salvaguardia, all’Integrazione e coordinamento normativo della Variante Generale con i Piani attuativi dei Sistemi urbani spontaneamente sorti, alla ricomposizione e riformulazione dell’assetto delle destinazioni urbanistiche del territorio”.
Francesca Cavallin
Accertamenti Asl su evasione
Nessuna truffa, nessun errore, nessun tentativo fraudolento di far leva sul nome della Asl per incassare dagli ignari cittadini somme non dovute. Semplicemente, come sta avvenendo in diverse città e province italiane, anche ad Aprilia la Asl di riferimento ha avviato una campagna di controlli a tappeto sulla fruizione da parte dei cittadini di prestazioni sanitarie in regime di esenzione da reddito pur non avendone diritto e iniziato a presentare il conto a coloro che per quelle prestazioni mediche avrebbe dovuto pagare il ticket. Una attività, quella avviata dalla Asl di Latina, prevista per legge e che fa seguito al controllo incrociato dei dati finanziari/reddituali da parte del Ministero dell’Economia e Finanze, del Ministero del Lavoro e della Salute, un’attività che ha messo in evidenza che parte delle autocertificazioni a suo tempo presentate non corrispondevano alla reale posizione reddituale e lavorativa del firmatario. Nei giorni scorsi centinaia di cittadini di Aprilia hanno ricevuto la tanto temuta missiva, con intestazione di Asl Latina e Regione Lazio, dove si chiedeva al destinatario di corrispondere a favore della Asl stessa il corrispettivo per le prestazioni erogate in regime di esenzione da reddito ma alle quali da controllo non avevano diritto. Decine di post hanno invaso le pagine social più seguite in città, dove si ipotizzava potesse trattarsi di una tentata truffa e che i dati dei destinatari potevano essere stati recuperati in occasione dell’attacco hacker ai danni del sito della Regione Lazio. A fare chiarezza sull’accaduto è stato il Tribunale per i diritti del malato, a sua volta preso d’assalto dai cittadini che contestavano gli importi o semplicemente chiedevano delucidazioni in merito.
“Stanno arrivando degli avvisi per il recupero delle spese sanitarie usufruite in regime di esenzione da disoccupazione codice E02 - ha reso noto il coordinatore Claudio Frollano - alle persone che come da denuncia dei redditi relativa agli anni in esame e cioè dal 2011 in poi, sembra non ne avessero il diritto. Per essere preparati ad eventualmente contestare le cartelle con l’esatto importo da pagare che in seguito saranno fatte pervenire, sarebbe opportuno che chi ha ricevuto questo primo avviso si vada a controllare la denuncia dei redditi degli anni che sono stati oggetto del recupero. Inutile venire a chiedere alla Casa della Salute, perché non c’è nessuno che può aggiungere nulla a quanto detto sopra”.
Come si evince dalla missiva infatti, a seguito delle azioni intraprese dalla Asl Latina per il recupero dell’evasione fiscale che hanno prodotto accertamenti sulle annualità 2014-2018, sono stati trasmessi anche ad Aprilia migliaia di avvisi di accertamento. Per verificare la propria posizione è possibile accedere con Spid sul sito Salute Lazio oppure recandosi presso un Caf. Di sicuro però si tratta di somme dovute e che, salvo errori, i cittadini saranno tenuti a corrispondere.
Francesca Cavallin