Oltre 2000 apriliani dovranno scegliere il proprio medico a Cisterna
Mancano i medici di famiglia
I cittadini di Aprilia stanno vivendo una nuova emergenza sanitaria, che purtroppo si unisce a quella del COVI-19.
“E’ notizia orami diffusa che sul territorio apriliano siamo giunti all’emergenza “sanitaria” a causa della carenza di Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta. Infatti sulla base dei dati ufficiali ad Aprilia la popolazione residente supera le 74.000 unità. Scorporando i giovani (fino a 14 anni) i residente adulti che devono essere iscritti ad un medico di medicina generale sono circa 61.000. Purtroppo, a causa di alcuni pensionamenti di medici di base, sono stati saturati i posti disponibili con i medici in servizio che possono assistere sino ad un max. di 1500 più 75 per ricongiungimento famigliare”.
L’allarme di una situazione incredibile è del Tribunale dei diritti del malato. Ad oggi la città di Aprilia può contare solo su 40 dottori di famiglia, ne servirebbero 45.
“Questo significa che ad oggi oltre 2000 cittadini Apriliani senza medico, saranno costretti a iscriversi presso Cisterna che c’è ancora capienza, con evidente disagio e aggravio di spese… Tale situazione di emergenza non è accettabile - commenta Cladio Frollano del Tdm di Aprilia - di questo grave argomento abbiamo formalmente chiesto un incontro, per parlarne, alla direzione generale della nostra ASL di Latina. Abbiamo inviato negli scorsi mesi ben due mail certificate con la richiesta di incontro alla DG ASL di Latina Drssa Cavalli, ma queste nostre richieste non vi è stata alcuna risposta… In questo incontro mancato volevano presentare la situazione alla DG della ASL Dr.ssa Silvia Cavalli, per cercare una soluzione rapida ed efficiente offrendo il nostro supporto e collaborazione. Purtroppo ad oggi, la Dr.ssa Silvia Cavalli sembra non abbia tempo da rivolgere alle interpellanze che provengono direttamente dai cittadini/pazienti che risiedono nel territorio di sua competenza. La dottoressa Silvia Cavalli si è insediata a marzo scorso quindi 8 mesi fa. Ecco quindi che da una urgenza evidenziata nel recente passato, oggi siamo difronte all’emergenza! E cosi da oggi ad Aprilia ci sono due categorie di Assistiti da SSR, quelli di serie A che hanno il proprio medico nel proprio comune di Aprilia e quelli di serie B che per le visite e o i consulti con il proprio MMG devono recarsi a Cisterna”.
Chiaramente non tutti posso spostarsi a Cisterna, soprattutto gli anziani, e non tutti, pur avendo un’auto, hanno possibilità per motivi lavorativi di recarsi a Cisterna.
“Abbiamo di fronte una direzione generale della nostra ASL sorda e muta - denuncia Frollano - che fa molta fatica a confrontarsi con i propri dirigenti, con i Sindaci, primi responsabili della salute pubblica nella comunità, mentre neanche risponde alle richieste di incontro prodotte dai cittadini attraverso le loro associazioni. Noi, volontari di Cittadinanzattiva/ Tribunale per i Diritti del Malato, da più di 40 anni ci siamo impegnati e, ancor più ci impegniamo, per tutelare in primis il diritto alla salute, sancito dalla nostra carta costituzionale. Così, ora, i cittadini apriliani devono affrontare anche questa Emergenza, Carenza di MMG, oltre alla cronica carenza di Pediatri, di alcuni Medici Specialisti per la Casa della Salute di Aprilia… Nonostante la buona volontà degli operatori sanitari di Aprilia anche i servizi amministrativi del Distretto, sono in forte affanno a causa della carenza di personale”.
“Cosi le liste d’attesa si allungano, aumentano gli accessi impropri al Pronto Soccorso per necessità che potrebbero essere gestite dall’UCP/Casa della salute (come previsto anche dal nostro atto aziendale). I Malati cronici ed oncologici o che comunque necessitano di assistenza o tutela, nella gran parte dei casi sono gestiti in emergenza. Sola certezza: il ricorso al privato. Di questi gravi e gravosi temi volevamo parlarne con la Dottoressa Silvia Cavalli, ma come già detto le nostre richieste formali ed ufficiali non hanno ancora avuto risposta. Forse nei prossimi giorni, la Dr.ssa Silvia Cavalli, potrebbe trovare un piccolo spazio nella propria agenda e se avrà la bontà di dedicarci qualche minuto, le forniremo in dettaglio i termini di questa “emergenza”, Crediamo che sia un importante aspetto del mandato del DG ASL conoscere le necessità sanitarie dei cittadini di Aprilia, e trovare una pronta ed adeguata risposta. In ogni modo, dato il nostro ottimismo, abbiamo preparato già una breve agenda con gli argomenti da affrontare, sperando che la Dr.ssa Silvia Cavalli possa prenderla in considerazione a seguito anche di questo comunicato stampa. CittadinanzAttiva/Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia, crede nell’importanza ed utilità concreta degli strumenti partecipativi nella organizzazione, gestione progettazione ed attuazione delle politiche complesse in un momento di grave emergenza, ove il dialogo e la collaborazione fra amministratori e relative comunità possono indurre effetti ampiamente positivi in termini di soluzioni e di trasformazione socio-istituzionale a beneficio dei cittadini apriliani E’ vero, siamo in emergenza ed è facile perdere la lucidità e la freddezza dovendo affrontare situazioni complesse e nuove, come quelle che stiamo vivendo; ma l’esperienza dimostra che nelle situazioni emergenziali più complesse, laddove si è riusciti ad interagire con la comunità, ad ascoltarne le segnalazioni, gli allarmi e le proposte, le crisi si superano meglio di quando ci si chiude in seno alla fortezza assediata, dove i “Cittadini/Vassalli” non sono ammessi”.
P.N.
Sceso in piazza a favore del Ddl Zan il 6 novembre
Collettivo Marsha
Sono scese in piazza nonostante la pioggia per manifestare a favore del Ddl Zan. Anche Aprilia si mobilita nella lotta per l’ampliamento dei diritti di tutti e di tutte. Il 6 novembre scorso, infatti, in piazza Roma si è svolto il primo evento organizzato dal Collettivo Marsha che si definisce transfemminista, Lgbt e antifascista di Aprilia. Il collettivo nasce con lo scopo di creare uno spazio sicuro per tutte quelle persone che oggi non si sentono protette e al riparo da atteggiamenti omofobi, razzisti e misogini. Presenti all’appuntamento tante ragazze, ragazzi ma anche adulti, professori ed esponenti di alcuni partiti politici da sempre a favore del Ddl Zan.
“Siamo qui perchè non ci arrendiamo - dichiara Jessica Margiotta - non abbiamo paura. Siamo scesi in piazza per rivendicare i nostri diritti, le nostre parole e la nostra persona. Mi rivolgo a tutti quei senatori che hanno votato contro il Ddl Zan e chiedo loro se sanno cosa significhi tornare a casa di giorno o di notte e non sapere se arrivare vive a casa. Io non mi sento sicura in questo paese dove spesso vengono messe sotto accusa le persone aggredite e non gli aggressori. Dove spesso la colpa è tua “perchè te la sei cercata”.
La colpa è sempre della minigonna o del perizoma che indossiamo. Mai dell’aggressore. Noi non abbiamo diritti e spesso siamo state umiliate con le parole e con gli atteggiamenti. Ma siamo ancora qui in piazza più unite e uniti che mai.
Siamo una comunità. Meritiamo una legge che ci tuteli, meritiamo di essere capite, ascoltate, comprese da chi ci da la colpa di essere soltanto delle donne libere”.
“Siamo qui perchè dobbiamo avere memoria - ha detto un’altra ragazza - ci sono persone che sono state uccise soltanto perchè amavano chi volevano. E questo non è possibile in un paese civile. Oggi in Italia se tu vai in giro e baci la tua ragazza c’è qualcuno che ti chiede se può unirsi, c’è qualcuno che applaude, che fischia. Che esseri umani siamo se non siamo liberi di amare, che viviamo a fare. Stasera siamo qui perchè dobbiamo essere liberi di amare chi vogliamo anche se ce lo impediscono tutti i giorni le nostre famiglie, i nostri amici, le nostre scuole”.
“Siamo molto soddisfatti di com’è andata la manifestazione - spiegano i rappresentanti del Collettivo Marsha - per essere la prima iniziativa sui diritti LGBT ad Aprilia oltre che il primo evento organizzato dal Collettivo, riuscire a far venire in piazza tutte quelle persone, sotto la pioggia, è stato un grande traguardo che indica quanto le tematiche dell’omobitransfobia, la misoginia e l’abilismo siano sentite e quanto sia necessaria una legge come il DdL Zan. Non erano presenti solo giovani ma anche adulti, genitori, insegnanti e questa è la dimostrazione che la lotta per i diritti è una lotta intergenerazionale che richiede il sostegno di tutti. Come Collettivo Marsha è stato emozionante vedere una partecipazione del genere a così poco dalla nascita di questo gruppo. Il messaggio che ha permeato la manifestazione e che qui rilanciamo è questo: nessuno sarà mai veramente libero finché non saranno tutelati i diritti di tutti”.
Alessandro Piazzolla