Il Pontino Nuovo • 1/2019
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ANNO XXXIV - N° 1 - 1/15 GENNAIO 2019 Cronaca di Ardea IL PONTINO NUOVO Pag. 29
Gentile redazione, vorrei commentare l’articolo del
Comitato civico Ardea per Turnus, L’Airone di Ar-
dea.
Mi capita spesso di leggere appellativi su Enea e
Turno, il primo definito invasore, feroce, violento e
cattivo e Turno, un giovane coraggioso, buono e ro-
mantico.
Enea, secondo la leggenda, non fece altro che ritor-
nare nella terra dei suoi antenati che abitavano questi
luoghi prima degli altri, quindi non era un invasore.
Enea era un discendente di Dardano. Secondo la ver-
sione etrusca narrata da Virgilio (Eneide, III 94 ss.;
154 ss.; VII 195-242; VIII 596 ss.; IX 9 ss.), Darda-
no era giunto a Samotracia proveniente dalla etrusca
città di Corito (Oggi Corneto di Tarquinia). Sarà que-
sto il motivo per cui, dopo la rovina di Troia, gli Dèi
Penati della città imporranno ad Enea di ricondurre
in Italia, a Corito (Tarquinia), i superstiti Troiani.
Turno, che molti descrivono come un giovane ro-
mantico e vittima predestinata di Enea è in verità un
vero “guerriero italico”, il quale più di ogni altro fa
uno scempio immane di Troiani e loro alleati arri-
vando ad uccidere da solo quasi 50 nemici:
Eleonore, Lico, Ceneo, Iti, Clonio, Dioxippo, Promo-
lo, Sagari, Ida, Antifate, Seroedone, Merope, Eri-
manto, Afidno, Bizia e il fratello Pandaro, Faleri,
Gige, Ali, Fegeo, Alcandro, Alio, Noemone, Pritani,
Linceo, Amico, Clizio, Creteo, Pallante, Stenelo, Ta-
miro, Folo, Lade, Glauco, Eumede, Asbite, Cloreo,
Sibari, Darete, Tersiloco, Timete, Fegeo,
Diore, Claro, Temone, Menete, Illo, Creteo.
Lavinia, prima promessa a Turno da Latino venne in-
vece data in sposa ad Enea. Come scrive Livio, “...la
rottura della promessa coniugale fece scoppiare il
conflitto fra i troiani-latini e i rutuli di Turno”.
Turno, dopo aspre battaglie, si batté in duello morta-
le con Enea, venendone sconfitto; nel drammatico
duello, quando egli era già stato ferito, Enea si accor-
ge che l’avversario indossa ancora il balteo del gio-
vane amico Pallante, ed è per questo che Enea, dopo
l’iniziale intenzione di risparmiarlo, spinto da un’ira
vendicativa inflisse al giovane re il colpo di grazia.
Cordialmente,
Giulio Buonanno
Si è svolta al Museo Manzù, il
giorno 15 dicembre 2018, la pre-
sentazione della monografia di
Ignazio Colagrossi “Sentimento e
Materia” Editoriale Giorgio Mon-
dadori. Museo particolarmente
caro all’autore, che dopo 5 anni
dalla sua personale di scultura, ha
avuto l’onore ancora una volta di
varcare la porta per questo even-
to, che nonostante l’assenza della
relatrice, non sono mancate le
emozioni tra i presenti. Emozioni
scaturite da un puro sentimento,
dove l’intimo, è stato protagonista
fra l’autore ed il pubblico. Un in-
contro dichiara Colagrossi (che
mi porterò nel cuore, e per questo
voglio ringraziare Giulia Manzù,
per la sua presenza, la Direttrice
del Polo Museale del Lazio Edith
Gabrielli, la Direttrice del Museo
Manzù Maria Giuseppina di
Monte, il personale del Museo
Manzù e tutti coloro che vi hanno
partecipato).
“… Colagrossi non indossa ma-
schere, al contrario si manifesta
nella sua spontaneità, offrendo al
suo pubblico la rappresentazione
genuina del suo essere interiore e
di una società che ha bisogno di
(ri)abituarsi al bello, di seguire il
cambiamento senza lasciarsi so-
praffare da questo e soprattutto di
tornare al senso estetico tipico
dell’Arte… “
Fabrizio Giona
Riceviamo e pubblichiamo lo scritto di Giulio Buonanno su due protagonisti dell’EneidePresentata la monografia dell’artista Ignazio Colagrossi
La verità su Enea e TurnoSentimento e materia
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