Carlo Conte scrive a Taurelli della commissione Trasparenza
Discese a mare
Al Presidente
Commissione Trasparenza
Antonio Taurelli
Comune Nettuno
Pc. Stampa locale
Presidente,
essendo tra gli 816 firmatari, tutti frequentanti, da sempre, le spiagge libere del ponente nettunese, al confine con Anzio – che hanno più volte chiesto a sindaci e commissari succedutisi nel corso di oltre venti anni- di intervenire per ripristinare almeno una, delle decine di discese al mare pubbliche, sbarrate da privati nell’inerzia del potere pubblico. Per finire con il vero e proprio scandalo del passaggio di mano della scala della DIVINA PROVVIDENZA edificio di proprietà del Comune di Nettuno collegato al mare da un antico sottopasso e da una scala, anch’essa storica, scavate nella parete di macco. Parete che conserva valore geologico, visto che è ricca di concrezioni marine.
Sia il corridoio sotterraneo che la scala dovevano ritenersi pertinenza dell’edificio e quindi passare alla proprietà comunale con la compravendita della Divina Provvidenza, avvenuta al tempo del sindaco Simeoni.
Come possa essere stato alienato e chiusa la scala, rimane ancor oggi un mistero.
Ricordiamo che sulla questione delle discese a mare è stato presentato un documentato esposto alla Procura fondato su leggi che prevedono che almeno ogni 300 metri si debba poter raggiungere la marina.
Proprio al tempo del corona virus, poter fruire liberamente di altre spiagge libere dove poter “distanziarsi” senza problemi mi sembra importante, oltre che essere un fatto di civiltà, riportare alla fruibilità pubblica le tante discese che collegavano la via Gramsci al mare nettunese.
PER FARE CHIAREZZA E PER EVITARE CHE IL COMUNE INCAPPI IN UNA CONDANNA PER OMISSIONE, LE CHIEDO UN INTERVENTO DELLA COMMISSIONE TRASPARENZA. PERCHE’ DI TRASPARENZA SI TRATTA, TRA NETTUNO ED IL SUO MARE
Carlo Conte già sindaco
Riapertura biblioteca comunale
Gentili utenti, in relazione alla riapertura graduale al pubblico dei Servizi di Biblioteca, inclusa la Sezione ragazzi, nel rispetto dei protocolli e delle linee guida atte a prevenire o ridurre il rischio di contagio, si rappresentano le seguenti disposizioni:
> Servizio di restituzione - dal 3 giugno (solo presso la portineria) – dal lunedì al venerdì dalle 08:30 alle 13:30 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 15:30 alle 17:00.
I documenti (libri, DVD, ecc.) presi in prestito potranno essere restituiti con la seguente modalità: gli utenti, debitamente distanziati e provvisti di mascherina, e senza creare assembramenti nemmeno al di fuori di Villa Adele, depositeranno i documenti, che dovranno essere contenuti in busta trasparente non usata, nell’apposito carrello che verrà lasciato all’ingresso dell’edificio.
> Servizio di prestito - dall’8 giugno prenotazione e appuntamento per il ritiro dei documenti richiesti che avverrà dal lunedì al venerdì dalle 08:30 alle 13:30 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 15:30 alle 17:00 con modalità indicate attraverso posta elettronica (biblioteca@comune.anzio.roma.it), oppure telefonicamente (06 984 99 402).
L’utente sceglierà dal catalogo all’indirizzo:
http://opac.regione.lazio.it/SebinaOpac/.do cosa desidera in prestito, poi scrivendo a biblioteca@comune.anzio.roma.it e/o chiamando lo 06 984 99 402 potrà venire a ritirare quanto richiesto secondo gli accordi prestabiliti. La richiesta del prestito non potrà essere esaudita se non sarà preceduta dalla restituzione dei documenti ancora in possesso dell’utente nei modi stabiliti, ovvero in due momenti distinti. L’utente, provvisto di mascherina, al momento del ritiro dovrà sanificare all’ingresso in sala le mani utilizzando un dispenser messo a disposizione del pubblico.
Si possono inviare via e-mail le proprie richieste indicando un numero di telefono per essere eventualmente contattati. Si riceverà una risposta sulla disponibilità dei documenti, e, se necessario un chiarimento, verranno ribadite per telefono le modalità di consegna. Lo stesso iter ha valore per i documenti della Sezione ragazzi. Si può ricevere consulenza e aiuto nella scelta dei documenti da prendere in prestito dai bibliotecari, telefonando al numero già fornito.
In questa prima fase non sarà quindi possibile sostare in Biblioteca per scegliere o consultare libri sugli scaffali. L’accesso alla Biblioteca, con le misure di distanziamento e sicurezza (mascherina e igienizzazione delle mani), sarà limitato esclusivamente al ritiro dei documenti precedentemente prenotati. La consegna avverrà nella sala d’ingresso della Biblioteca.
> Sale studio e consultazione - per il momento le sale rimarranno chiuse inclusa la Sezione ragazzi.
Successivamente verrà comunicato quando sarà possibile soffermarsi o rimanere in biblioteca per la scelta di documenti, per lo studio o le consultazioni. Si consiglia di seguire le indicazioni e gli aggiornamenti pubblicati sul nostro sito (www.bibliotecacomunaledianzio.it), sul sito del Comune di Anzio (www.comune.anzio.roma.it) e nella pagina facebook della Biblioteca (www.facebook.com/biblioteca.anzio).
Comune di Anzio
La protesta dei titolari degli asili nido privati che sono fermi da marzo
Lo sfogo degli “Invisibili”
Sono a raccogliere oggi lo sfogo di Federica Troiani, titolare dell’asilo nido privato Cartoonia che si fa portavoce delle sue colleghe: Alessandra di Cartoonia, Francesca dell’asilo Didattico di Nettuno e Francesca dell’asilo nido Gli Aristogatti di Anzio.
Sentiamo cosa ha da dirci: “Eccoci qui, a casa... dal 5 marzo, da quando le porte del nido si sono chiuse e, che FORSE potremmo RIAPRIRE A SETTEMBRE (ancora ignote le disposizioni in merito). In molti siamo messi male e ne siamo coscienti, ma la nostra categoria oltre a dover essere chiusa per almeno sei mesi, è quella che non è mai stata menzionata da nessuna parte, siamo INVISIBILI!
Gli unici aiuti a cui ci siamo potute aggrappare sono stati i 600€ per gli autonomi che però ho ricevuto solo io e nulla Alessandra, e la cassa integrazione per le dipendenti arrivata solo pochi giorni fa e che comunque finirà la prima settimana di giugno, dopodiché non sapremo come affrontare il pagamento degli stipendi!
Anche il bando regionale che è uscito dove vengono sponsorizzati 100€ a bambino per 5 mesi in realtà non è poi così efficiente e spiego perché: viene dato sotto forma di rimborso per spese sostenute e comunque pagate con movimenti tracciabili (quindi ciò che finora ho pagato contanti non posso mettere nella domanda), e per chi, come noi non è in affitto ma ha un mutuo non può inserirlo! Inoltre, oltre l’affitto, le spese ammissibili possono essere: - spese amministrative - utenze - manutenzione del verde - sanificazione e pulizia dei locali - acquisto di DPI - acquisto di materiale didattico - acquisto di materiale informatico per attività a distanza. (N.B. l’IVA non verrà rimborsata)
Ora, se avevamo tutta questa liquidità per affrontare queste spese forse non chiedevamo aiuti, ma poi per una scuola chiusa da sei mesi e che non ha incasso, può pagare una ditta che va periodicamente a pulire la scuola o a sistemare il verde? Può acquistare materiale didattico se poi magari non ha la possibilità di aprire a settembre perché è andata fallita? Comprare materiale per attività a distanza al nido???? Poi per i DPI non si hanno ancora le linee guida per capire cosa acquistare, quindi andiamo a caso?
Poi il lampo di genio: aprono i centri estivi (che potemmo fare anche noi!), e subito tutto prende una piega nuova, i genitori sono contenti perché hanno anche il BONUS di 1200€ che possono spendere per i centri estivi (1200€ se non hai chiesto il bonus baby sitter di marzo altrimenti sono 600€, anzi no sono tassati quindi 480€ circa e lo puoi richiedere solo se i genitori lavorano entrambi è solo se non hai richiesto il congedo parentale bei mesi passati!!!)
Ma poi leggetevi un attimo le linee guida: check-in fuori dalla struttura con misurazione della temperatura bambino e accompagnatore che deve essere inferiore a 37,2, bambini in micro-gruppi ma che comunque devono mantenere il metro di distanza l’uni dall’altra e dai 6 anni obbligo di mascherina, ma ci pensate 8 ore al mare, a luglio, con la mascherina? NOI CI RIFIUTIAMO!!!
Ad oggi non sappiamo come è se ci sarà un futuro, ma se rimarremo in piedi sarà solo merito delle nostre famiglie che, malgrado la loro difficoltà economica, continuano a sostenerci pagando una parte della retta, e questo non è per niente giusto perché la nostra tutela doveva arrivare dalle istituzioni: dal comune di Nettuno in primis, poi dalla regione Lazio, e dallo Stato! Invece ad oggi tutto tace, anzi no si continua a sponsorizzare a gran voce tutti i finti aiuti che spacciano per oro le più comuni paillettes dorate!!!”
Queste ragazze sono anche andate a protestare a Montecitorio. Presenti tutte le strutture del Lazio, suddivisi in vari distretti e Federica ha fatto da riferimento per il distretto di Anzio, Nettuno, Ardea e Pomezia. Con la speranza che qualcosa di concreto possa essere ancora fatto, che ci si renda conto che tanti posti di lavoro sono a rischio, ringrazio Federica per la sua testimonianza.
Barbara Balestrieri