Intervista all’igienista dentale Laura che ha questa passione
Professione igienista
Sono con Laura, una donna che ha scelto di seguire la sua passione e di diventare igienista dentale.
Ciao Laura, ci racconti la tua storia, quando è nata la tua passione e i tuoi primi passi in questo lavoro?
“Quando nel lontano 1989 mi sono diplomata come ragioniera, come tutti i giovani non avevo nessuna idea di quello che avrei fatto “da grande”. Sapevo solo che i numeri mi annoiavano e che, quindi, il mio diploma sarebbe sicuramente finito in fondo ad un cassetto a prendere polvere. Mio padre Matteo, all’epoca, lavorava presso un’importante casa farmaceutica e aveva contatti giornalieri con il mondo della medicina e con il settore sanitario. Fu lui che, venendo a conoscenza dell’inizio di un corso triennale per diventare Igienista Dentale, istituito presso l’Ospedale Fatebenefratelli,sull’Isola Tiberina a Roma, mi consigliò di iscrivermi. Accettando, se pur con molti dubbi, il consiglio del “mio vecchio”, mi iscrissi e cominciai a frequentare. Furono 3 anni di fuoco, durante i quali, la mia vita era scandita da mattinate di lezioni teoriche in classe, pomeriggi di pratica presso degli studi dentistici dislocati ai 4 cantoni di Roma e nottate di studio davanti ad una scrivania, in un seminterrato buio, umido e freddo. Ma finalmente, nel luglio 1993, ottenni il mio tribolato Attestato di Igienista Dentale, unico titolo che allora dava accesso alla professione, ed oggi equiparato ad una laurea triennale”.
- E dopo cosa è accaduto?
“Dopo molti anni di gavetta e di lavoro precario, finalmente, nel febbraio 2004, avviene il mio incontro con il Dottor Flaviano Parisi e da quel momento nasce una collaborazione professionale, che va avanti ancora oggi (dopo ben 16 anni). Lo Studio Dentistico Dott. Flaviano Parisi è uno studio storico del territorio di Anzio, fa parte di questa realtà da circa 30 anni, cioè da quando, nei primi anni 90, il dott. Parisi e l’odontotecnico Fabio Lorenzo, nativo del luogo e personaggio molto conosciuto e stimato, decisero di mettere insieme le loro competenze, dando così vita a quello che è oggi lo Studio. All’inizio ero molto preoccupata di affrontare questo stretto e ben collaudato sodalizio, che si era venuto a creare con anni di attività. Ero perplessa e piena di dubbi, mi chiedevo se sarei stata l’anello mancante o l’Aliena della situazione.
Sarei riuscita a farmi apprezzare ed accettare???? Oggi, senza alcun timore di essere smentita, posso tranquillamente affermare di Si, ci sono riuscita!!! La nostra è diventata una collaborazione basata sul rispetto, la professionalità, la stima e l’amicizia reciproca. Allo Staff storico dello Studio Dentistico cioè me, Laura Marzano, il Dottor Flaviano Parisi, l’odontotecnico Fabio Lorenzo, da pochi mesi, si è aggiunto il giovane Dottor Federico Furina. Siamo un team molto affiatato e ben amalgamato, legati, oltre che dal lavoro, dalla passione comune per le moto. Il paziente che viene a studio, avverte armonia e disponibilità (ovviamente a loro dire!!!!)”.
- Dal tuo punto di visto, puoi spiegarci cosa è l’igiene orale?
“Ci tengo a sottolineare che l’Igiene orale, non è una semplice pulizia che serve per togliere il tartaro che si forma nella bocca, ma è molto di più. Infatti l’intervento richiesto è diverso a seconda della situazione che presenta il paziente, e può andare, appunto, dalla essenziale pulizia semestrale per eliminare il tartaro sopragengivale, a sondaggi più approfonditi, come il sondaggio delle tasche gengivali e parodontali, ad interventi più mirati, che richiedono l’anestesia, fino ad arrivare a veri e propri interventi chirurgici parodontali “a cielo aperto” (sempre praticata dal dott. Flaviano).
Il mio è il primo occhio che analizza lo stato dei denti, delle gengive e di tutto il cavo orale, che scova carie nascoste e problemi gengivali. Il controllo dell’Igienista Dentale è richiesto anche per i bimbi e gli adolescenti, che potrebbero presentare dei solchi dentali profondi, sui quali, bisogna intervenire, per evitare la carie, utilizzando un apposito sigillante fluido. Sono molto soddisfatta dei risultati ottenuti con il lavoro svolto in tutti questi anni. Sono riuscita a far capire ai miei pazienti il ruolo fondamentale dell’igiene dentale nella prevenzione delle malattie del cavo orale. “Meglio un’igiene oggi, che un’estrazione domani!!!” potrebbe essere il mio slogan. La maggior parte di loro, mi invita a ricordargli la scadenza semestrale del richiamo, per essere sicuri di rispettarla, e questo per me è un grande traguardo”.
- Vuoi aggiungere altro a quello detto fino ad ora?
“Sì, vorrei parlare dell’ultima conquista della nostra categoria, l’istituzione dell’Albo Professionale degli Igienisti Dentali. Quella portata avanti, è stata una battaglia lunga circa 30 anni, durante i quali abbiamo cozzato spesso contro un muro di gomma, ma finalmente a luglio 2018 ce l’abbiamo fatta….Habemus Albo!!!!! A che serve????
A tutelare sia noi operatori del settore, che i pazienti. Infatti vi sono iscritti solo i professionisti che ne hanno titolo e che, quindi, possono operare. Chi non vi risulta iscritto, ma pratica lo stesso, è un abusivo, che oltre ad evadere le tasse, a squalificare il nostro lavoro, è, ovviamente, un pericolo per il paziente. Chiunque, andando su internet, può consultare l’Albo e controllare se il proprio/a Igienista Dentale vi è iscritto. Anzi, invito tutti a farlo, ma non solo per la mia figura professionale, ma anche per gli Odontoiatri e gli altri operatori del settore”.
Grazie Laura per averci fatto comprendere cosa fa una igienista dentale.
Molti di noi vanno dal dentista solo quando si vedono costretti, magari da un ascesso ed è vero, che nella maggior parte dei casi ci viene consigliata la pulizia dei denti. Tu ci hai fatto comprendere cosa c’è dietro il tuo lavoro che, molto spesso, aiuta a risolvere piccoli problemi, prima che poi il dentista sia costretto ad intervenire con maniere forti.
Barbara Balestrieri
Francesca Romana Valente è archeologa e guida turistica
Archeologia ed esoterismo
Sono in compagnia di Francesca Romana Valente, Archeologa e Guida Turistica abilitata di Roma; Francesca è autrice di due libri: L’Oracolo dell’Apocalisse e L’Oracolo delle Porte. Nei suoi due testi, accompagnati da due mazzi di oracoli, Francesca ha unito le sue due passioni: archeologia ed esoterismo. Andiamo a conoscerla insieme.
- Ciao Francesca, ci racconti come nasce l’idea di unire le tue due passioni?
“Sono nata a Roma e forse è stato proprio questo che ha determinato le mie più grandi passioni, che mi accompagnano fin da quando ero bambina: l’archeologia e l’esoterismo. Sebbene possano sembrare a prima vista due materie molto distanti tra loro, in realtà hanno molto in comune: la ricerca esoterica in generale e la divinazione in particolare, sono antiche quanto l’uomo e non è un caso che tra le prime testimonianze della civiltà si trovino reperti legati a culti oracolari, vestigia di templi, strumenti divinatori e magici. Ancora ricordo le prime gite scolastiche al Foro Romano, alle Catacombe, a Ostia Antica o a Cerveteri, ricordo l’entusiasmo e la voglia di addentrarmi sempre di più in questo passato così lontano ma al tempo stesso così vicino, che ho sempre percepito come un mondo magico verso il quale nutrivo un’irresistibile attrazione, proprio come quella che mi spingeva verso la divinazione”.
- Archeologia ed esoterismo… passioni che ti sono state trasmesse o che ti sono arrivate?
“Spesso i miei familiari si sono chiesti da dove mi venisse questa passione così forte e così insolita per la divinazione: infatti, se i miei genitori hanno sicuramente avuto un ruolo nell’avvicinarmi all’amore per l’archeologia, per la storia e per l’arte, non posso certo dire lo stesso per quanto riguarda l’esoterismo, che anzi, è sempre stato guardato con un certo malcelato sospetto da parenti e affini... che alla fine però si sono abituati a questa mia strana ma incrollabile propensione, che mi accompagna ormai da più di vent’anni. Infatti, non avevo neanche dieci anni quando ho iniziato a leggere le carte francesi, per poi passare subito dopo ai Tarocchi, che sono diventati per me degli inseparabili compagni di vita. Ero affascinata da quei misteriosi disegni sulle carte, volevo scoprire tutto sui loro simboli così antichi, sulla loro storia e sulla loro interpretazione. Nel passare degli anni ho cercato di ampliare quanto più possibile la mia conoscenza delle varie tecniche divinatorie, prediligendo sempre quelle più antiche: mi sono dedicata infatti allo studio della chiromanzia, delle rune, degli Ogham celtici, delle Sibille e degli Oracoli, senza tralasciare neanche la numerologia, la radiestesia, la tasseomanzia e l’astrologia”.
- Entriamo nel vivo dei tuoi due testi: L’Oracolo dell’Apocalisse e L’Oracolo delle Porte. Cosa o chi ti ha portato a scrivere questi due testi alquanto insoliti come “carte divinatorie?”
“Tutto nasce dal mio percorso di studi in Archeologia e dalla mia specializzazione in Iconografia Paleocristiana, ovvero lo studio delle prime immagini e dei primi simboli cristiani. Per la tesi della Laurea specialistica mi sono occupata del libro dell’Apocalisse di San Giovanni, che ho studiato dal punto di vista storico, letterario, esegetico e iconografico. È stato proprio l’incontro con questo libro così “esoterico” e simbolico che mi ha ispirato per il mio primo libro con carte divinatorie: L’Oracolo dell’Apocalisse. Questo oracolo è nato proprio dai miei studi sul testo giovanneo e ogni carta riprende fedelmente una delle visioni profetiche di Giovanni. Il destino mi ha fatto poi incontrare l’artista Mariuccia D’Angiò, che ha saputo dare il suo tocco magico alle carte con i bellissimi disegni da lei creati. Da un mio studio iconografico sul simbolo della Porta nell’antichità, è nato poi il mio secondo Oracolo, l’Oracolo delle Porte, sempre illustrato da Mariuccia e che, come l’Oracolo dell’Apocalisse, ha rappresentato per me l’imperdibile occasione non solo di vedere finalmente unite le mie due piu? grandi passioni, ma anche di poterle condividere con gli altri, nella speranza di poter divulgare almeno un po’ di tutto quello che ho appreso negli anni e di restituire un po’ della gioia che ho sempre provato non solo nel parlare di antichità ma anche nell’interpretare i vari oracoli con cui ho lavorato. Ho sempre creduto che la conoscenza debba essere condivisa con gli altri attraverso il dialogo e il confronto, ed è anche per questo che sono diventata guida Turistica di Roma e che ho scritto i miei libri”.
- Wawwww… ora, ultima domanda e ti lascio in pace… Ce lo hai un sogno? Ti andrebbe di condividerlo con noi?
“Il mio sogno è quello di riuscire a far avvicinare sempre più persone all’antica sapienza che il passato ci ha trasmesso, non solo attraverso le vestigia tangibili che ancora oggi abbiamo la fortuna di poter ammirare, ma anche attraverso gli oracoli, che, come vere e proprie porte, possono condurci alla scoperta non solo del passato da cui veniamo ma anche del futuro. Solo la conoscenza può liberarci dai pregiudizi, come quelli che purtroppo ancora gravano sul mondo della divinazione: per questo, il mio desiderio non è solo quello di fornire degli strumenti di conoscenza a chi, come me, fa già parte di questo mondo magico, ma è anche quello di poter guidare chiunque lo voglia, alla scoperta di tutte le meraviglie che vi si trovano”.
Che altro aggiungere su Francesca? Ha parlato di divinazione, ha parlato di archeologia. I suoi oracoli parlano al lettore, si raccontano. Francesca riesce a far parlare le sue immagini, le descrive da due punti di vista diversi e riesce a portare il lettore nel suo mondo, e, personalmente, mi ha portato a conoscere “porte” che viste con i miei occhi, erano semplici… porte; neanche potevo immaginare cosa rappresentassero, quale fosse la loro storia. Grazie di cuore Francesca per avermi aperto un mondo, e, personalmente, inizierò la scoperta di queste porte come turista, e come guida, avrò con me il tuo libro.
Potete seguire Francesca sulla sua pagina Facebook: Gli oracoli di Francesca
Barbara Balestrieri