Il sindaco Alessandro Coppola ha stabilito un percorso di ottimizzazione
Incontro con Acqualatina
Su richiesta del Sindaco Alessandro Coppola, si è tenuto un tavolo tecnico tra l’Amministrazione Comunale di Nettuno, il Presidente di Acqualatina, Michele Lauriola, l’Amministratore Delegato, Marco Lombardi, il Direttore Tecnico, Ennio Cima, e una rappresentanza dello staff tecnico del Gestore.
L’incontro è stato finalizzato alla definizione delle priorità nel Piano degli Investimenti 2020-2023 per il territorio di Nettuno e dà inizio a una serie di tavoli tecnici volti a monitorare gli investimenti principali per il prossimo triennio.
In apertura di lavori si è parlato delle attività già previste e in fase di avvio. Tra tutte è stato posto un particolare accento sulle opere di sostituzione della condotta adduttrice principale a servizio del Comune, sulla quale si interverrà per oltre 1 km. I lavori inizieranno su Via Tarquinia e saranno avviati nelle prossime settimane.
Il Gestore ha poi illustrato tutte le altre opere previste, con particolare attenzione al recupero delle perdite di rete, punto centrale della strategia per l’efficientamento della distribuzione idrica su tutto il territorio.
Su tale ambito, Acqualatina ha confermato che sono stati stanziati ulteriori 10 milioni di euro, di cui oltre un milione dedicato interamente all’ammodernamento delle reti idriche del Comune di Nettuno. Le attività di mappatura delle reti sono già state concluse e nelle prossime settimane si procederà con i passaggi successivi.
Condividendo quanto esposto, il Sindaco ha chiesto ad Acqualatina anche di anticipare la realizzazione di altri interventi prioritari per i cittadini nettunesi, come le opere che garantiranno il servizio idrico in Via Valtellina, Via Val di Sole, Via Val di Chiaia (Zona Sferracavallo), Via Teramo e Via degli Abruzzi (Zona Verdiana), e i servizi idrico e fognario in Via Valcamonica, Via Val di Lanzo e Via Val di Fassa (Zona Sferracavallo). Queste aree sono coperte attualmente solo in parte. Inoltre, è stata richiesta un’ottimizzazione della rete in Via dello Scopone (Zona Verdiana) e in Via Nettuno-Velletri (Zona Piscina Cardillo).
Inoltre, nel delineare le linee strategiche dell’Amministrazione Comunale, il Sindaco Coppola ha portato sul tavolo il tema delle Bandiere Blu. In merito, è stato chiesto al Gestore di intervenire, nel rispetto del Piano degli Investimenti, sul collettamento fognario di tutte quelle utenze private che attualmente scaricano nel Fosso Loricina, generando inquinamento, e sul convogliamento delle acque di magra del fiume all’interno del depuratore.
Queste attività, agevolate da un cofinanziamento del Comune stesso, si inseriscono nel piano d’azione utile al conferimento del prestigioso riconoscimento rilasciato dalla Foundation for Environmental Education (FEE).
A conclusione dell’incontro, il Presidente Lauriola ha confermato, anche a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione, la massima disponibilità della Società.
Comune e Acqualatina, nei prossimi mesi, concorderanno nuovi incontri di avanzamento e aggiornamento.
Servizio Comunicazione
Acqualatina S.p.A.
Comune di Nettuno
Quando si alimentano paure a scopo politico
Razzismo fai da te
C’è nell’aria una strana voglia di razzismo nel nostro Paese, di razzismo e di odio; tanto che i soliti “agit-prop” di professione continuano ad alimentare una caccia a streghe ormai note e stranote che vengono evocate sempre quando si avvicina l’ipotesi di un confronto elettorale. Proprio come si faceva con l’antifascismo e gli ideali della Resistenza durante la prima Repubblica. Si è ricamato a lungo sulle aggressioni alla Sen. Segrè per i migliaia di presunti attacchi antisemiti ricevuti via web, attacchi che poi si sono ridotti ad alcune decine e che poi non si è ancora capito come abbia fatto a ricevere se lei stessa ha dichiarato di non essere attiva sui social. Si usano in continuazione termini come razzismo e Nazismo, parole che dovrebbero essere usate con la prudenza e col rispetto che si devono a coloro che per quei fenomeni aberranti hanno sofferto o perso la vita. Nessuno ha il coraggio di affermare che l’Italia è razzista perchè l’affermazione non reggerebbe alla luce dei fatti; tanto basta insinuare, basta alludere, basta ipotizzare affinchè il tarlo entri nella mente delle persone tranquille ed i fantasmi prendano corpo. Basta amplificare, strumentalizzare, convogliare nella direzione voluta ed una lite, che coinvolge uno spacciatore nigeriano, diventi un pestaggio razzista o la scritta di un imbecille sulla porta di una sopravvissuta diventi un atto persecutorio di “chiaro stampo fascista”. Sono contro ogni negazionismo ma credo nella verità provata; provata alla luce delle evidenze e dei fatti; ed anche di quei fatti e di quelle evidenze che non sono bastati ed ancora non bastano, a chi oggi teme il rigurgito fascista, per dare corpo alla realtà storica della tragedia delle Foibe. Insomma non credo più alle strumentalizzazioni di chi punta il dito contro presunti portatori di odio e poi condivide l’attività politica dei centri sociali e organizza raduni dentro edifici occupati abusivamente. Già l’uso del termine razzismo, rivolto a chi vorrebbe regolamentare il flusso migratorio, crea confusione visto che la regolamentazione non è rivolta verso una razza ma verso chi non ha il diritto di entrare nel Paese e vuole farlo in modo clandestino; il razzismo è un’altra cosa. Il razzismo non è l’azione sporadica del mitomane o dell’imbecille esaltato che nasconde la bandiera con la svastica nella propria stanza. Dare spazio e credibilità al razzismo fai da te serve solo ad alimentare il fenomeno di emulazione. Immagino come si senta realizzato il frustrato che ha scritto nella porta di un ebreo a Mondovì “juden hier” evocando la notte dei cristalli di 80 anni fa. Ma che c’entra l’atto di un cretino o di altri cretini della stessa specie con razzismo? Che c’entra il razzismo in un Paese in cui basta un’azione insignificante e di cui non si conosce nemmeno la matrice, come quella di Mondovì , per provocare un coro di avversione generalizzata? Una mobilitazione ed un risalto giornalistico che servono solo esaltare il sentimento di onnipotenza del suo autore. Coloro che vogliono che fatti di questo genere identifichino un insorgente anti-semitismo sono poi gli stessi che difendono l’azione terroristica di chi vorrebbe l’annientamento dello Stato di Israele. Nel paese che spesso indichiamo come riferimento di democrazia esiste l’ “American Nazi Party” che nessuna persona seria considera come un pericolo per la democrazia ma l’espressione insignificante di un gruppo di esaltati. Il razzismo esiste quando esso si annida nello Stato e nelle sue istituzioni, si nasconde nelle leggi, si camuffa nei regolamenti, si celebra nelle manifestazioni: la notte dei cristalli non era una libera iniziativa della gente ma un ordine perentorio di Governo e di Goebbels per dare corso ad un preciso programma politico: quello dell’estinzione della razza ebraica. Che c’entra con il frustrato o l’infiltrato di Mondovì e con la sua bomboletta di vernice? Se poi si verifica che questa “strana” voglia di razzismo viene alimentata da chi difende i picchiatori black bloc, oppure da pacifici pesciolini che scendono in piazza con l’immagine di avversari politici impiccati a testa in giù, oppure da chi pretende di governare il Paese senza più averne la rappresentanza, allora si comprende “cui prodest”. Ma lasciamo stare il razzismo: parliamo di becera dialettica politica.
Sergio Franchi