Questo periodo pandemico da Coronavirus ha messo a dura prova la scuola di danza
La missione di Simona Crivellone
“C’è un tempo per tutto, ora sono davvero tanto stanca”, inizia così la mia chiacchierata con Simona Crivellone, maestra e direttrice della scuola di Danza Fuoricentro di Nettuno.
“E’ oltre un anno che non ci danno la possibilità di lavorare, sono andata a tutte la manifestazioni di protesta che ha organizzato il mio settore per dare il mio contributo, ma sai che cosa ho compreso? Che noi Italiani siamo buoni a fare solamente tanti bla bla bla.
Lo scorso anno mandai diversi messaggi ad alcuni miei colleghi chiedendo loro di vederci, di fare gruppo, di affidarci tutti insieme a uno studio legale per muoverci tutti insieme… Ovviamente non si è fatto nulla.
Ho scelto Io di essere Maestra e questa mia scelta mi ha dato la forza e gli strumenti per non crollare.
L’insegnamento per me è una vocazione, ed io lo ho portato avanti inventando e reinventando il mio lavoro in questo anno difficile.
Ho fatto con i miei alunni lezioni online quando siamo stati zona rossa, sono uscita all’aperto quando abbiamo avuto la possibilità di farlo in zona gialla, e sempre in zona gialla mi sono inventata “La danza da asporto”. Ho acquistato una cassa audio, una sbarra, un tappeto di linoleum e mi sono inventata un menu… Vengo io da te e con le dovute distanze e gli opportuni accorgimenti anti covid e ti porto la danza a casa.
Chi ha la danza nel cuore come me, chi conosce i sacrifici di questa disciplina, vedere che oggi con un corso online di poche ore, e un pagamento ti puoi prendere un attestato che ti permette di aprire una scuola di danza fa un po’ male. La danza non è un’arte che si può improvvisare… servono talento e soprattutto Competenza. La danza, per come la intendo io, è bellezza, è empatia, è leggerezza, è studio ma soprattutto… è disciplina.
Questo è quello che trasmetto ai miei studenti.
Ecco perché sono arrabbiata. Come dicevo prima ho studiato 15 anni di Accademia, mi dici tu in 30 ore di corso online cosa puoi aver capito e percepito di questa disciplina? Ho fattola mia gavetta sfidandomi in diversi esami, concorsi… il mio non è stato un percorso in discesa… anzi.
Ai miei occhi sembra che questa disciplina che insegna l’educazione, il rispetto sia una disciplina di categoria inferiore rispetto alle altre, e non mi sembra corretto.
Ho parlato con il mio migliore amico, anche lui maestro di danza Fethon Miozzi tuttora docente presso l’Accademia Vagonova di San Pietroburgo dove hanno sempre lavorato e mi ha detto una frase che dice tutto..
“Quando l’arte è considerata indispensabile i risultati ci sono”…
Ecco io mi chiedo perché qui da noi la danza non viene considerata Arte Indispensabile, soprattutto perché crea legami di condivisione e di amicizia ai nostri ragazzi che sono completamente isolati davanti a uno schermo”.
Come non condividere queste parole? Simona è una voce che ne rappresenta mille e passa.
Spero che da maggio tu possa riprendere a trasmettere la tua arte ai tuoi ragazzi e portare avanti la tua missione come solamente tu sai fare.
Barbara Balestrieri
Andrea Musilli con l’Anzio
“Arrivo dalla vittoria del campionato di serie B con la Fortitudo Futsal Pomezia dove ho vissuto emozioni e momenti indescrivibili” commenta il giocatore anziate.
“Una grande società e un gruppo davvero speciale fatto di giocatori davvero di livello.
In accordo con mister e dirigenza, abbiamo accettato questa possibilità, quella di poter continuare a giocare ancora per qualche partita qui ad Anzio.
Ritrovo tanti amici tra giocatori e dirigenti e sarei felice se riuscissimo a centrare anche qui la vittoria del campionato.
L’ obiettivo è quello di arrivare almeno al play off, so che sarà dura ma so che la società ci tiene tantissimo.
Non sarebbe male a livello personale, festeggiare la vittoria di due campionati nello stesso anno”.
Di Stefano Nicholas
Addetto stampa
RUGBY - Iniziata la posa in opera al Campo Marconi
Manto erboso
E’ arrivato per il Rugby Anzio Club un momento importante, sicuramente uno dei passaggi cruciali nella storia di questa società che ha da poco compiuto 16 anni di attività.
Il 19 aprile sono iniziati infatti i lavori per la posa del manto erboso sul Campo Marconi, che da 16 anni rappresenta la casa della società biancazzurra. Tentativi che erano stati fatti anche negli anni passati ma che non avevano dato i frutti sperati. Nel corso di queste stagioni il sodalizio ha comunque lavorato molto sulla struttura, andando a ristrutturare e implementare la clubhouse, gli spogliatoi e l’area terzo tempo, ma sempre con il pensiero fisso del fondo del campo, che nel rugby deve essere in erba. Anche l’adeguamento dell’impianto di irrigazione, effettuato quattro anni orsono, era stato pensato proprio per un passaggio come questo.
Il 19 aprile dunque si sono mossi i primi passi, e se la tabella di marcia sarà rispettata per i primi giorni di settembre 2021 il terreno di gioco sarà calpestabile e pronto per la stagione che verrà. Dando un orizzonte diverso anche alla crescita del club, visto che i risultati dipendono anche dalla qualità del contesto e della struttura.
“Si tratta del coronamento del lavoro svolto da tutti negli ultimi 16 anni. Dai giocatori agli allenatori, ai genitori dei ragazzi del settore giovanile, i presidenti ed i dirigenti che in questo periodo di tempo hanno traghettato il club a questo importante passo”, ha detto il presidente del Rugby Anzio Club, Simone Petraccini.
“E’ un investimento importante per noi, che affrontiamo fiduciosi nel nostro futuro. In questi ultimi 16 anni abbiamo rafforzato le nostre fondamenta e su queste ci apprestiamo a costruire il nostro futuro, il futuro del nostro club. Abbiamo dato a tutti la possibilità di fare sport mantenendo la quota più bassa possibile, e garantendo anche tre mesi di sport gratuito ogni stagione.
E siamo intenzionati a continuare, siamo una società che è attiva anche nel sociale, e che ormai va considerata una grande famiglia, dove tutti danno il loro contributo. Se siamo una delle realtà sportive più felici e ammirate del territorio lo dobbiamo a tutti, ecco perché per questo investimento dobbiamo sentirci tutti partecipi”.
“In questo contesto di restrizioni e di difficoltà economiche programmare questo investimento è a mio parere la constatazione della solidità e dell’efficienza che questo club ha saputo costruire in questi bellissimi primi sedici anni di attività - continua Petraccini - siamo un club relativamente giovane ma molto concreto e molto organizzato, e siamo seriamente intenzionati a crescere a proseguire il nostro percorso. Il campo in erba è da sempre nei sogni di tutti noi, di tutti i ragazzi che hanno fatto parte del club e per un motivo o per un altro ne sono usciti, di tutti quelli che ancora sono in prima linea a spingere e di tutti quelli disposti a farlo appena ce ne è o ce ne sarà bisogno. Il consiglio direttivo e il club che mi pregio di rappresentare sta lavorando da tempo nell’intento di concretizzare, oltre all’inerbimento del campo, anche altri importanti step fondamentali per la crescita del nostro club. Pertanto questo è solo il primo di una serie di passi cui stiamo lavorando e dei quali non posso anticipare nulla, perché si tratta di iniziative e progetti ancora allo stato embrionale. Per il momento ci godiamo questo primo grande traguardo, raggiunto grazie a quanto di buono fatto in questi nostri primi sedici anni, il futuro è di chi ha un grande passato”.
Per consentire la normale prosecuzione delle attività sportive, il Rugby Anzio Club grazie alla collaborazione dei Dolphins Anzio sposterà allenamenti e attività presso l’impianto sportivo di Baseball di Anzio “Stadio Renato Reatini” in via dell’Oratorio di Santa Rita ad Anzio.
“A nome di tutto il Rugby Anzio Club colgo l’occasione per ringraziare gli amici dei Dolphins Anzio, che con grande sportività e ospitalità ci consentiranno di proseguire le nostre attività sportive utilizzando il loro bellissimo impianto. Una disponibilità che ci dimostra ancora una volta la stima di cui godiamo sul nostro territorio”.
Ufficio Stampa
Rugby Anzio Club