La riflessione di Maurizio Stasi sugli ideali che hanno caratterizzato la sua giovinezza
Commemorazione di Luciano Manara
In data 24 aprile, presso il molo Innocenziano di Anzio, alla presenza delle associazioni d’arma, si è svolta la commemorazione di Luciano Manara.
Per chi si fosse avventurato sul Molo Innocenziano, nei giorni passati, arduo sarebbe stato individuare quella targa messa a commemorare quel nostro eroe, morto nella difesa della Repubblica Romana!
Troppi anni sono passati da quel 1849, troppi silenzi hanno avvolto la memoria storica di quegli eventi! Una targa, un gruppetto di persone, certo non più giovani, penne al vento, labari e bandiere!
Quante medaglie d’oro su quel labaro poggiato al muro!
Io c’ero; un vecchio si ma con la memoria di quello che furono quei giovani morti per un’ idea!
Ideali! Quanti ideali abbiamo cancellato dal nostro esistere quotidiano!
Assorbiti da un consumismo che tutto cancella, abbiamo dimenticato i nostri morti!
Volti tristi quando la tromba ha suonato il silenzio!
Quante idee per la testa!
I nostri giovani avranno ancora gli ideali che hanno caratterizzato la mia giovinezza? La nostra giovinezza?
Li vedo smarriti, privi di entusiasmo! Cosa abbiamo trasmesso noi ai loro cuori?
Nostra la colpa!
Nostra quando li abbiamo messi davanti allo schermo di un televisore per farli star buoni senza una parola, senza un commento; nostra la colpa di quando gli abbiamo dato un telefonino od un tablet per farli stare zitti, che noi avevamo altro da fare!
Nostra la colpa per averli privati della memoria dei nonni; di quello che fecero i loro padri; dei sacrifici per forgiare una nazione! La nostra nazione! La loro Nazione!
Cosa ne sanno loro della Repubblica Romana, delle trincee su Carso, degli assalti sull’Isonzo, di Caporetto, delle centomila gavette di ghiaccio, di Isbuscenskij, di Birel Gobi, El Alamein, di Lero, dei 670.000 internati nei campi di concentramento che rifiutarono di venir meno al giuramento fatto?
Ricordi di vecchi! Tempi passati!
Ricordi che danno fastidio!
Ma lì, davanti a quella lapide, sono quei ricordi che ti passano per la testa!
Sono i volti ignoti di quei giovani che non sono più tornati e che hanno combattuto per un tricolore, per quel tricolore che sta ancora sventolando!
Manara aveva ventiquattro anni quando è morto!
Nessuno aveva comandato a quei seicento bersaglieri di venire a combattere qui, a Roma, per una città non loro; eppure sono venuti e sono morti!
Volontari! Erano tutti volontari!
Ragazzi che hanno resistito a quattro eserciti (papalini, napoletani, francesi, austriaci).
Ragazzi che hanno messo in fuga i più agguerriti soldati dell’epoca, quelli della legione straniera per intenderci!
Vinti soltanto dal numero e dalle armi più moderne!
Non so se i giovani d’oggi provino lo stesso nodo alla gola che avevo io nel veder garrire quella bandiera, ne se i loro occhi si possano inumidire per chi non c’è più; mi è bastato solo lo sguardo di quei vecchi attorno a me per capire che il sacrificio di Manara e delle centinaia di migliaia di giovani morti all’ombra di quella bandiera non è stato vano!
Maurizio Stasi
Suolo pubblico
Dopo mesi di sacrifici che hanno visto coinvolti tutti i nostri concittadini finalmente il 26 aprile potremo tornare a respirare a pieni polmoni un po’ di normalità. Sembra ormai certo infatti che la stragrande maggioranza delle attività commerciali potrà riaprire. Nel caso specifico di bar e ristoranti si parla di grande flessibilità con riguardo soprattutto agli spazi esterni. Quindi ora più che mai serve una programmazione del suolo pubblico per evitare che si reiterino le condizioni di far west e di legge del più forte che si sono già viste negli ultimi mesi. Purtroppo non sono bastate le situazioni di tensione che sono scoppiate in vere e proprie liti per far capire al sindaco Coppola che serve una regolamentazione dell’occupazione del suolo pubblico che garantisca a tutti le stesse condizioni e garanzie in questo periodo di pandemia. Ancora oggi in molte zone di Nettuno proprio a causa dell’anarchia voluta da questa amministrazione sotto la cenere covano litigi ed incomprensioni tra i commercianti che rischiano di deflagrare. Avevamo già da marzo scorso chiesto un intervento ma nulla è stato fatto. Come sempre. Dopo un anno la situazione è sempre la stessa e noi ci troviamo a ribadire la assoluta necessità di attuare una regolamentazione che possa permettere a tutte le attività di ripartire con le stesso opportunità. Da parte nostra auspichiamo che vengano aumentati tutti gli spazi in modo equo e compatibilmente alle necessità di tutti. Un intero anno di immobilismo su questo settore rischia di causare ulteriori danni a chi ha già pagato un prezzo altissimo. Insomma oltre al danno anche la beffa di vedersi dimenticati dalla politica. Si faccia quindi presto perché al 26 aprile manca poco.
Roberto Alicandri
Marco Federici
Rifiuti urbani
Oggi, in qualità, di capogruppo PD ho presentato, alla Segretaria Generale del Comune di Anzio, un accesso agli atti riguardante l’affidamento in house del ritiro dei rifiuti urbani. Poiché tale volontà politica non è stata inserita nel Dup, poiché non è stata sottoposta alla volontà di indirizzo politico del Consiglio Comunale, poiché è stata fatta una delibera di giunta priva di valore e’ stata chiesta la seguente documentazione che giustificasse la scelta Dell aderire alla Societa’ del Comune di Ciampino Ambiente S. P. A.
1) Fornire analitiche spiegazioni del mancato accordo precedentemente percorso dall Amministrazione di partecipare a Volsca Ambiente S. P. A. Di Velletri, a tale riguardo si prega di fornire eventuali corrispondenze scritte atti a dimostrare tali incontri;
2) Eventuali manifestazioni di interesse verso altre Partecipate;
3) Precise e dettagliate informazioni di ordine: “Universale, Sociale, di Efficienza, di Economicità di Qualità del Servizio e di Ottimale impiego delle Risorse Pubbliche, così come previsto dall’art. 192 del Codice dei contratti tali da giustificare la scelta Dell Amministrazione verso tale Società.
Si resta in attesa di risposta scritta.
Lina Giannino PD
Era stata oggetto di commenti sessisti sui social
Solidarietà a De Zuani
“Potevamo immaginare che la notizia dell’ingresso in Forza Italia della consigliera De Zuani potesse far discutere sul piano politico, riscontrando pareri favorevoli o contrari, e invece prendiamo atto, con profonda tristezza, dei commenti spiacevoli ricevuti dalla nostra collega, commenti che con la politica non hanno nulla a che fare”, lo dichiara in una nota la Consigliera Comunale di Nettuno Elisa Mauro, coordinatrice provinciale di ‘Azzurro Donna’, manifestando a nome del gruppo Forza Italia la propria vicinanza alla collega Lucia De Zuani, che nelle scorse ore ha ricevuto su Facebook commenti carichi di ignoranza sotto un post che dava la notizia del suo ingresso in Forza Italia.
“Ci tengo innanzitutto a dire che provo profondo imbarazzo per queste persone – aggiunge Mauro – È sconfortante che nel 2021 si debba ancora fare i conti con questi ragionamenti novecenteschi, anacronistici, e che oggi dovrebbero essere ormai superati. Fa ancora più male poi quando questi attacchi vengono fatti da altre donne.
Significa che c’è ancora molto lavoro da fare. Una Consigliera comunale dovrebbe essere apprezzata, o criticata, per le proprie idee e per l’impegno che mette nel portare avanti la propria attività politica, non per il proprio aspetto fisico”.
“Ritengo inoltre – sottolinea – che ‘libertà di espressione’ non significhi essere liberi di offendere altre persone, perché maleducazione e volgarità sono sempre atteggiamenti sbagliati. Per questo motivo a nome di tutto il gruppo Forza Italia di Nettuno voglio esprimere solidarietà nei confronti della consigliera Lucia De Zuani, e dire che siamo molto felici che abbia scelto di unirsi alla nostra famiglia”, conclude la nota.
Fabio Capolei
La solidarietà del PD e del Patto per Nettuno
I gruppi consiliari del Partito Democratico e del Patto per Nettuno esprimono la più sincera solidarietà alla consigliera Lucia De Zuani per gli orribili e deprecabili attacchi sessisti ricevuti sui social. Questa laddove ce ne fosse ulteriore bisogno è l’ennesima dimostrazione di come sia assolutamente necessaria una legge come quella proposta dell’on. Zan che tuteli tutti dalla violenza e dal bullismo anche verbali. Personalmente non siamo d’accordo su nulla delle scelte politiche della consigliera De Zuani, come del fatto di aver accettato una deleghetta farlocca al demanio, elargita capziosamente dal sindaco Coppola, ma le parole di odio e di scherno che Lucia ha dovuto subire ci indignano e ci rattristano e per questo oltre a condannare con forza tutti i “leoni da tastiera” che non hanno altro da fare che offendere con violenza le persone mandiamo alla consigliera un virtuale ma caloroso abbraccio solidale.
Roberto Alicandri
Marco Federici
Antonio Taurelli
La legge Zan
Giace ancora tra i meandri dei cavilli del Senato la legge Zan. In questi giorni molti ne parlano, alcuni purtroppo a sproposito e senza alcuna cognizione di causa guidati dalla più bassa disonestà intellettuale.
Ovviamente mi riferisco alla destra, sia quella che è al governo (Lega), sia quella all’opposizione (Fratelli d’Italia). La legge Zan, è una proposta di tutela delle minoranze che istituisce uno specifico reato nei confronti di chi agisce per odio, anche tramite i social, perpetrando discriminazione e violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’ordinamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Una legge quindi che istituisce finalmente pene severe nei confronti di chi mette in atto bullismo fisico o psicologico nei confronti di alcune persone purtroppo molto colpite da questo fenomeno.
Ed allora perché tanto clamore? Perché la destra più retriva e reazionaria sventola il rischio che questa legge leda il diritto di avere un opinione e sostenerla. È evidente che si tratti di una motivazione proditoria tesa a nascondere semplicemente tesi fasciste per le quali invece certi comportamenti sono da condannare perché contro natura. Ma io mi chiedo piuttosto se non sia invece contro natura che un genitore possa cacciare di casa una figlia o un figlio per il fatto che sia omosessuale.
Se non sia disumano che alcuni perpetrino violenze e bullismo nei confronti dei disabili. Se infine non si resti atterriti dal continuo aumento dei casi di aggressione, non solo verbale, nei confronti delle persone lgbt o come successo ultimamente di una coppia che è stata picchiata perché si stava dando un bacio per il solo fatto che fosse delle stesso sesso. Ed allora ben venga una legge che tutelerà i nostri figli indipendentemente da quello vorranno vivere affettivamente o dal fatto di essere lgbt oppure perché più fragili o disabili. Anzi, si faccia presto. Non c’è tempo da perdere quando si tratta di diritti civili.
Roberto Alicandri