Il consigliere comunale apriliano è stato eletto nella lista del Partito Democratico, poi è passato con Italia Viva ed ora forse è indipendente
Vincenzo Giovannini entra in maggioranza
Il consigliere Vincenzo Giovannini entra ufficialmente in maggioranza. Ad annunciarlo, dopo un incontro tenutosi il 13 Aprile scorso, sono lo stesso consigliere e il sindaco Antonio Terra.
“L’ingresso nella compagine civica che governa la Città da parte del consigliere Giovannini è l’esito di un lungo percorso, iniziato già all’indomani delle ultime elezioni amministrative – commenta il Primo Cittadino – con Vincenzo in questi mesi ci siamo spesso confrontati, capendo che ci guida una medesima idea del governo del territorio e del futuro di Aprilia”.
“Già in vista del ballottaggio, tre anni fa, riconoscemmo alla coalizione civica il pregio di aver saputo arginare l’avanzata della destra – commenta il consigliere Giovannini – all’epoca anche io invitai pubblicamente a votare Antonio Terra come sindaco. Ed oggi, quella scelta mi sembra sia stata giusta, non solo per l’apporto dato alla vittoria nelle ultime elezioni amministrative. Ma anche perché mi ha permesso di approfondire un metodo di lavoro che, in questi anni, ha garantito alla Città buon governo e capacità di affrontare le criticità più rilevanti. La mia intenzione è quella di potermi inserire in questa coalizione per poter dare il mio apporto”.
“Sono chiaramente soddisfatto dell’ingresso di Vincenzo in maggioranza – conclude il sindaco Terra – questa scelta dimostra anche la vitalità del civismo apriliano, che facendo sintesi di sensibilità e contributi differenti, continua a garantire quell’attenzione al futuro, alla crescita e allo sviluppo del nostro territorio. Un’attenzione che spesso i grandi partiti nazionali – soprattutto negli ultimi decenni – non sono riusciti ad assicurare”.
Vincenzo Giovannini ricordiamo che è stato eletto in consiglio comunale alle ultime elezioni amministrative sotto il simbolo del Partito Democratico. Con la fondazione di Italia Viva ha poi abbracciato il partito di Matteo Renzi abbandonando i democratici. Ora resta da capire in quale lista di maggioranza entrerà Giovannini o se continuerà a militare comunque in Italia Viva”. A.P.
L’ingresso di Vincenzo Giovannini in maggioranza come conferma della fine di quel progetto civico alla guida della città dal 2009. Una analisi politica chiara e non scevra da critiche, quella avanzata dal Partito Democratico di Aprilia guidato da Alessandro Cosmi, l’indomani dell’annuncio dell’ingresso nella coalizione del consigliere Giovannini, che lo scorso anno aveva rotto con il Pd per aderire a Italia Viva. Giovannini, che da indipendente ha deciso di sposare il progetto civico del Primo Cittadino, ha parlato del suo ingresso in maggioranza come del coronamento del percorso avviato dal 2018 con il sostegno a Terra in occasione del ballottaggio e poi con la presidenza della commissione ambiente. Un percorso iniziato e sostenuto dal Pd, allora partito di riferimento ma che oggi sottolinea tutti i limiti del progetto civico, dimostrati proprio da questa operazione.
“Erano mesi - sottolinea il segretario del Pd Alessandro Cosmi - che si rincorrevano voci, mai smentite, su questa vicenda. Non è del tutto chiaro se Italia viva, come forza politica del centrosinistra sarà l’ottava lista della coalizione guidata da Antonio Terra, o se Giovannini, usando un mero espediente tecnico – procedurale, si dichiarerà indipendente. Non sarebbe il primo ad usare questo espediente. Siamo rimasti perplessi a fronte delle parole pronunciate dal sindaco Terra, quando parla di vitalità del civismo apriliano: talmente vitale da accogliere tra le sue fila un dirigente politico di Italia Viva e che ha sempre fatto politica nella Margherita prima, poi nel Pd, infine all’interno di Italia Viva. Quei partiti che Terra stigmatizza nella sua nota. Appare invece una mera operazione di maquillage politico, che non porta nessun vantaggio dal punto di vista pratico e non da alcuna evidente prospettiva di crescita all’attuale maggioranza cittadina”.
Aprire le porte a Giovannini, da anni all’opposizione, rappresenterebbe secondo Cosmi un segnale di debolezza del civismo. Una analisi la sua probabilmente condivisa anche da alcuni pezzi della maggioranza, in particolare Piazza Civica che fu l’unica lista a non votare Giovannini alla guida della commissione ambiente. Una contrarietà mai apertamente espressa dagli alleati di Terra, che tuttavia sembrano lasciar trasparire chiari segnali di malcontento. Del resto non ci sono dubbi sul fatto che il civismo abbia cambiato pelle o quanto meno smussato gli angoli dal 2009 ad oggi - basti pensare che con l’ingresso di Giovannini, già vicesindaco nel 2006 e con Marco Moroni e Massimo Bortolametti saldamente in maggioranza, è venuta a crearsi una piccola rappresentanza di amministratori della maggioranza guidata da Calogero Santangelo. Ciò che sembra mancare invece al progetto civico di Antonio Terra secondo il dirigente locale del Partito Democratico, è la prospettiva, una classe dirigente in grado di garantire tenuta nel tempo anche senza Terra a far da collante.
“In diverse occasioni in quest’ultimo decennio - rimarca Cosmi - il civismo si è affermato come forza di cambiamento, questo fatto ha evitato che si insediassero amministrazioni comunali orientate a destra. Le varie liste civiche nate in città negli ultimi anni, sfruttando anche il vantaggio dall’assenza del M5s nelle ultime 2 competizioni comunali, hanno raccolto insieme sfiducia e voglia di partecipazione, e il fiorire e il rafforzarsi dell’ esperienza civica è stato il sintomo della crisi dei modelli rappresentativi tradizionali, incarnati dai partiti, questa crisi ha colpito sia il campo progressista sia la destra. Ma forza, anche progettuale, del civismo sembra ormai esaurita, e mentre emergono segni di stanchezza e di appannamento, e si ha l’impressione che un lungo ciclo iniziato nel 2009, si stia esaurendo, le azioni di Terra appaiono deboli, e sostanzialmente inutili. La decisione di sostenere, esplicitamente e fattivamente Terra, nel ballottaggio del 2018, non è stata una scelta personale di Giovannini, ma una scelta politica del Pd, nell’ottica di costruire un campo largo dove, liste civiche, forze politiche movimenti ed associazioni, uniti dai comuni ideali europeisti possano collaborare insieme legati da una nuova idea di sviluppo sostenibile. Qual è la direzione del civismo apriliano? Oppure, come noi auspichiamo, avere l’ambizione di mantenere tutto il carico di innovazione che questa esperienza ha anche avuto, ma inserendolo in un nuovo campo largo seguendo, per esempio, quanto fatto da Nicola Zingaretti nella regione Lazio e da Damiano Coletta a Latina?”
Francesca Cavallin
Il centrodestra unito come alternativa al finto civismo dei civici e del Partito Democratico. L’indomani del passaggio in maggioranza del consigliere Vincenzo Giovannini, anche il coordinatore locale di Fratelli D’Italia Matteo Grammatico offre la sua analisi, contestando in particolar modo le dichiarazioni del segretario del PD di Aprilia Alessandro Cosmi. Contro uno schieramento di centrosinistra a guida PD, accogliendo le forze civiche che si riconoscano nei valori di centrosinistra, Grammatico propone un’alternativa di centrodestra con l’alleanza a tre tra Lega, Fratelli d’Italia e Lega.
“Fa sorridere l’incoerenza del PD – sottolinea il consigliere Matteo Grammatico – che prima dichiara che il civismo ha perso vitalità, poi propone di fare come Coletta, dimenticando che a Latina PD e Coletta si sono fatti la guerra per 5 anni e solo per ragioni di convenienza elettorali ora andranno insieme alle imminenti elezioni. Il PD forse vuole ingannare i cittadini come ha fatto Coletta nel 2016, presentandosi apartitico salvo poi rivelare di essere della sinistra più estrema. Mi dispiace per il PD locale se si trova in queste condizioni, ma un partito dovrebbe avere la capacità di costruire una sua classe dirigente, cosa che evidentemente non gli è riuscita. Gli apriliani ne hanno abbastanza di questo scenario desolante in cui i partiti si nascondono dietro il paravento dei civici e i civici cercano una stampella nei partiti. La città ha bisogno di essere guidata da chi è coerente e forte delle proprie idee. Come Fratelli d’Italia portiamo avanti le nostre idee e le nostre battaglie con il nostro simbolo, lo facciamo e continueremo a farlo in una cornice di centrodestra, insieme a Lega e Forza Italia, costruendo giorno per giorno un’alternativa al finto civismo tendente a sinistra di Terra e del PD”.
Francesca Cavallin