Il sindaco Antonio Terra intanto precisa che non è stato fatto nessun aumento per i ristoratori ed è disponibile al dialogo in attesa delle decisioni del Governo
I ristoratori contro l’invio delle cartelle Tari 2021
Mentre il lockdown ha costretto negozi e ristoranti a restare con saracinesche abbassate, puntuale il Comune di Aprilia ha provveduto nei giorni scorsi all’invio delle cartelle Tari del 2021, chiedendo alle attività già provate dalla crisi dilagante di offrire il proprio contributo allo smaltimento dei rifiuti e alla copertura della tassa di scopo. A insorgere contro la misura, la neonata Associazione Ristoratori di Aprilia, che addirittura avanza la richiesta di annullare le cartelle Tari 2021, per venire incontro alle attività già devastate dalle chiusure forzate.
“Chiediamo l’annullamento delle cartelle Tari per il 2021 – sottolinea parlando per nome e per conto delle attività commerciali la presidente dell’associazione Lorenza Gazzi - l’anno in cui le nostre attività hanno tenuto le saracinesche abbassate. Gli importi sono da capogiro, fino a 5000 euro di Tari da pagare, senza oltretutto aver usufruito del servizio essendo i ristoranti o i locali serali, assolutamente inattivi, e pertanto i costi risultano insostenibili.
E’ inammissibile - continua la Gazzi – e chiediamo al sindaco Antonio Terra, di rendere pubblica la posizione in merito a tale illegittima richiesta.
La situazione economica drammatica in cui versano i ristoratori di Aprilia, necessità di aiuti concreti da parte dell’amministrazione locale e fra le priorità c’è proprio il problema della Tari”.
Oltre a chiedere di annullare una imposta ritenuta illegittima proprio in virtù della esigua produzione di rifiuti da parte delle attività rimaste chiuse per la pandemia in corso, l’associazione avanza la richiesta di rinnovare l’ordinanza che concede l’utilizzo del suolo pubblico a titolo gratuito.
“Siamo fiduciosi e certi - conclude l’associazione - che il sindaco Antonio Terra saprà comprendere ed intervenire tempestivamente con delibera di giunta per risolvere la grave criticità sollevata dalla categoria”.
Francesca Cavallin
Nessun raddoppio dalla Tari per i ristoranti e per i pub di Aprilia. Con queste parole il Sindaco risponde alle richieste avanzate alla Associazione dei ristoratori di Aprilia. Associazione che a onor del vero, non aveva fatto alcun riferimento ad aumenti della tassa sui rifiuti a scapito del loro settore, ma avevano lanciato un appello forte e chiaro al Sindaco e alla Giunta, chiedendo di sospendere l’invio delle cartelle Tari 2021 alla luce delle chiusure forzate.
“L’amministrazione - ha rimarcato il sindaco Antonio Terra - non ha previsto alcun raddoppio della TARI nel 2021 per i ristoratori, così come per i cittadini e non ha disposto nessun aumento della TARI per i ristoratori, né per il 2020 né per l’acconto 2021.
È possibile, probabilmente, che chi ha ricevuto una bolletta con importi più alti rispetto al 2020 sia stato oggetto di accertamenti, che hanno verificato una metratura maggiore rispetto a quanto dichiarato precedentemente”.
Numeri alla mano, il Primo Cittadino ha voluto poi dimostrare che le tariffe dal 2020 al 2021 non avrebbero subito modifiche sostanziali per quella categoria merciologica, mentre le riduzioni previste dal governo sarebbero state correttamente applicate.
Una replica la sua che risponde solo in parte alle istanze dei commercianti del settore, che nella nota a firma della presidente dell’associazione Lorenza Gazzi più che fare riferimento ad aumenti o raddoppi, alla luce di mesi di chiusura forzata - senza incassi ma anche senza produrre rifiuti - chiedevano di rimodulare la tassa di scopo, di bloccare l’invio delle cartelle e tener conto delle difficoltà attraversate dal settore.
Entrando nel merito, pur dichiarandosi disponibile al confronto, Terra rinvia ogni decisione sulla Tari alle disposizioni del governo.
“Ci rendiamo perfettamente conto - spiega il Sindaco - delle difficoltà di questo settore, che rimane uno dei più importanti per la nostra Città e uno dei più colpiti dalla pandemia e siamo assolutamente aperti al dialogo e disponibili ad incontrare i rappresentanti dell’Associazione Ristoratori di Aprilia, per comprendere insieme come poter venire incontro ai bisogni e alle esigenze.
È quanto abbiamo disposto anche per lo scorso anno, con la sospensione della TOSAP per l’occupazione di suolo pubblico.
Chiaramente siamo in attesa di ulteriori provvedimenti del Governo, in parte già annunciati. È chiaro che se lo Stato disporrà misure di sostegno, anche attraverso la riduzione della TARI per alcune categorie di commercianti, noi saremo ben lieti di poter intervenire.
Ed anzi, questa è anche una delle richieste che in questo periodo i Sindaci (anche attraverso l’ANCI) rivolgono allo Stato. Oggi, una cancellazione della TARI per i ristoratori ci costringerebbe a far ricadere i costi del mancato gettito sui cittadini e questo non credo sia corretto, né ci aiuterebbe a sostenere l’economia cittadina”.
Francesca Cavallin