Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri oltre a prorogare la discarica ha comunicato che sarà solo fino al 15 luglio e poi inizierà la bonifica
Prorogato il conferimento nella discarica di Roncigliano
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha prorogato, come sindaco metropolitano, l’ordinanza della ex sindaca Virginia Raggi di conferimento della discarica di Roncigliano, nel Comune di Albano Laziale, dei rifiuti di Roma. La riapertura della discarica è fissata fino al 15 luglio 2022, e ne apre il ricorso, inoltre, a tutti i 24 comuni dell’Ato Città Metropolitana di Roma. “Ancora sei mesi, poi si chiude e si bonifica. Sono bastate meno di dieci parole al neo sindaco di Roma Capitale per porre fine a tutte le nostre speranze – ha esordito il sindaco di Ardea, Mario Savarese -. La chiusura, per altro prevista, della discarica di Civitavecchia ha ulteriormente aggravato la situazione, tanto da iniziare a creare problemi anche ai comuni dell’hinterland, quindi continuare ad utilizzare l’invaso sette di Roncigliano non è una scelta, ma, seppur temporaneamente, una soluzione obbligata.
Non ci saranno altre proroghe, e su questo punto è stato categorico il neo Capo di Gabinetto Albino Ruberti, e il capping e la bonifica della discarica inizieranno subito dopo. Eravamo undici sindaci nella sontuosa sala delle bandiere al Campidoglio e, seppur esterrefatti dalla crudezza delle parole che abbiamo sentito pronunciare da Gualtieri, dobbiamo riconoscere l’estrema correttezza e rispetto istituzionale che ci è stato riservato. Non c’era stata possibilità di confronto nei mesi passati e questo non ha fatto che svilire i nostri tentativi di impedire il protrarsi dell’utilizzo della discarica. Roma ha messo in campo quei processi virtuosi che la porteranno a diminuire la quantità di rifiuto indifferenziato prodotto e al tempo stesso sta individuando altre soluzioni per il conferimento del sovvallo, quando a fine luglio 2022 la discarica di Roncigliano sarà definitivamente chiusa.
Torniamo a casa sconfitti in una battaglia dove non ci sono stati né ci saranno vincitori; solo vittime: i cittadini”.
Nell’ordinanza, Gualtieri dà atto che i monitoraggi mensili effettuati da Arpa Lazio, come lamentato dalle associazioni del territorio “hanno evidenziato il persistere del superamento delle CSC per parametri inorganici e per sostanze organo-alogenate”, ma si sottolinea che non hanno evidenziato “significative variazioni rispetto alla situazione accertata precedentemente alla riapertura della discarica”. Secondo l’atto, inoltre, “non sono emerse evidenze circa la correlazione diretta tra la riapertura della discarica di Albano Laziale e lo stato di inquinamento rilevato nell’arco temporale di efficacia dell’Ordinanza e che al fine di accertare la causa dell’inquinamento appare necessario adottare ogni iniziativa utile per l’attivazione del procedimento di bonifica dell’area”. Si considera, inoltre, che “la Regione Lazio, Area bonifiche, dietro sollecitazione delle Amministrazioni comunali di Albano Laziale ed Ardea nonché del Servizio 1 del Dip. III della Città metropolitana di Roma Capitale e di Arpa Lazio, ha attivato un Tavolo tecnico per la definizione dell’iter di bonifica dell’area della discarica interessata dai superamenti delle CSC nelle acque sotterranee. L’ordinanza estende, così “l’area di provenienza dei rifiuti conferibili nella discarica di Albano Laziale – che potranno provenire oltre che dal territorio di Roma Capitale anche dall’area metropolitana di Roma Capitale – ed il termine di efficacia fissato nell’Ordinanza del 14 luglio 2021”, fino al 15 luglio 2022, “salvo che prima dello spirare del predetto termine sia esaurita la volumetria residua disponibile del VII invaso della discarica per rifiuti non pericolosi sita nel Comune di Albano Laziale”. Le proteste dei cittadini, le segnalazioni di inquinamento del territorio e delle falde acquifere, il presidio permanente davanti all’ingresso della discarica, sono episodi che non sono serviti a nulla. Il territorio, anche se per soli sei mesi, è auspicabile, continuerà ad accogliere i rifiuti non solo di Roma ma anche di 24 comuni dell’Area Metropolitana. Una situazione davvero critica e che non accoglie da parte delle istituzioni le preoccupazioni di una grossa fetta di popolazione, che vive in una condizione di emergenza ambientale ormai da troppi anni. Una strada quella delle discariche che andava bloccata anni addietro con la possibilità di fare qualcosa di diverso per la raccolta dei rifiuti, e che invece resta il perno principale della raccolta e della gestione dei rifiuti.
Sabatino Mele