Le preoccupazioni del Centrodestra di Pomezia
Covid nel campo Rom
Il Centro Destra Unito di Pomezia chiede al Sindaco Adriano Zuccalà e al presidente del consiglio comunale Stefania Padula un Consiglio Comunale Straordinario con il seguente o.d.g. “misure urgenti per contenere il focolaio covid nel campo nomadi di Castel Romano”.
“Siamo seriamente preoccupati che l’esplosione dei casi di covid nel campo rom di Castel Romano sfugga dal controllo e danneggi la nostra comunità.
E’ noto che Pomezia sia il centro abitato più vicino al campo e che sia assiduamente frequentata dagli abitanti del campo nomadi. Si deve intervenire tempestivamente per arginare il focolaio affinché la nostra comunità sia salvaguardata dall’esplosione dei contagi.
E’ per questo motivo che oggi abbiamo chiesto la convocazione urgente di un consiglio comunale per organizzare un tavolo urgente con le autorità sanitarie al fine di intraprendere misure urgenti a salvaguardia della salute dei nostri concittadini”.
La richiesta, sottoscritta dai consiglieri comunali di Pomezia della Lega Pagliuso, Fucci, Abbondanza, Pecchia e di Fratelli d’Italia Stazi e Pinna è stata elaborata in collaborazione con tutti i partiti del coordinamento del Centro Destra Unito di Pomezia.
T.S.
Deceduta ad 81 anni Antonia Facioni figura storica del chiosco in piazza Indipendenza
Ciao Tonina riposa in pace
E’ deceduta il 14 febbraio all’età di 81 anni, la signora Antonia Facioni da tutti conosciuta come la signora Tonina, proprietaria del chiosco sotto i portici di piazza Indipendenza che poi qualche decennio fa è stato spostato accanto alla fontana storica.
Ma ecco il ricordo di Franco Zanotti:
“Un’altra leggendaria persona di Pomezia che ci lascia. Ciao Tonina, mi ricordo di te fin da quando ero piccolo e parlo di più di 50 anni fa. Quanto hai lavorato, ti dividevi tra il chiosco sotto i portici e il mercatino coperto. Ciao riposa in pace e condoglianze ai tuoi familiari. I funerali martedì ore 10 Parrocchia di San Benedetto”.
Ma ecco il dolce ricordo di un altro cittadino di Pomezia:
“Per me la moderna Pomezia si è fermata alla prima P.zza Indipendenza. Quella piazza che non era pedonabile, dove tutti i ragazzi delle scuole alle 13.30 aspettavano l’autobus per tornare a casa. Dove non c’era la piscina oggi ricoperta di un curato giardino, ma la bellissima quercia che fungeva da rotatoria. Dalle elementari, passando per le medie, fino alle superiori, tutti ci incontravamo sotto gli archi ad aspettare chi il Cotral, chi la Linea 4 per tornare a casa.
In quella mezz’ora di attesa avevamo un’unica mamma - la Signora Tonina - padrona del chiosco che vendeva i biglietti. Lei col suo fare da romagnola DOC stava lì a controllare ognuno di noi...
Era lei che veniva avvisata dal deposito se il vecchio auto non passava perché guasto ed era sempre lei che prestava il telefono, mettendoci in fila indiana, per chiamare i genitori per farci venire a prendere. Mi ricordo ancora quando mia mamma passava a regalargli il caffè, ringraziandola per quello che faceva”.
A.S.