Ha casa a Lavinio e spesso mangiava alla Locanda della Luna
SuperMario è di casa
Uno dei luoghi del cuore del presidente Mario Draghi è Lavinio dove da decenni ha una villetta in cui trascorre con la famiglia parte delle vacanze estive, ed è facile incontrarlo nello stabilimento “La Lucciola” mentre sotto l’ombrellone legge i giornali. Appassionato di calcio, romano e romanista, pratica anche il golf e in passato in estate da Lavinio si recava presso la struttura sportiva di golf il “Mare di Roma” di Ardea . Una estate, credo negli anni 2006-2007, mi avevano avvertito che andava al “Mare di Roma” a giocare a golf e mi sono fatto trovare lì. Draghi arrivò con una piccola utilitaria, allora era governatore della Banca D’Italia, quindi era già una figura di grande prestigio. Quando, dopo essermi presentato, gli chiesi se era possibile avere una intervista, mi disse in modo cortese che era lì per giocare a golf. Mi salutò e si reco subito al campo di golf dove si mise a giocare, alla fine andò via.
L’estate scorsa non è andata bene neanche ad un altro giornalista che recatosi a Lavinio per conoscere l’impressione di Draghi sulla crisi si è sentito rispondere “Sono in villeggiatura a riposarmi”.
Ha raccontato Gianni Martinelli: “Ho avuto il piacere di avere Mario Draghi e la moglie come clienti alla Locanda della Luna. Molto riservati preferivano mangiare nella saletta. Alla moglie piacevano le bruschette con le salsette. Si fermavano da noi, nel percorso che facevano per ritornare a Roma da Lavinio, per smaltire la fila delle auto che rientravano dal mare. Per quanto io e mia moglie Patrizia ricordiamo era sempre di domenica sera. Abbiamo scoperto che era Mario Draghi perché un nostro cliente che lavorava alla Presidenza del Consiglio lo aveva riconosciuto e ce lo aveva detto. Una sera nell’andare via ha toccato una macchina nel parcheggio e ha chiesto chi era il proprietario dell’auto incidentata ed insieme hanno riempito il cid”.
Mi sono meravigliato che una persona seria e di grande livello come Mario Draghi abbia accettato di infilarsi in quel bailamme di nani e ballerine. Che dire, buona fortuna presidente Draghi!
A.S.
L’associazione Comunità Parchi e Sistemi Naturali ha espresso la sua contrarietà
No alla lottizzazione Petromarine
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione CPPS ( Comunità Parchi e Sistemi Naturali) presieduto da Giampiero Castriciano, ha deliberato la propria contrarietà alla lottizzazione Petromarine presso l’ex Cava Tacconi e il collegato progetto di arteria stradale Via del Mare-Via Gronchi-Via Fratelli Bandiera.
“Il Direttivo CPPS ha di recente deliberato la propria disapprovazione del progetto di lottizzazione Petromarine, da realizzarsi nel luogo dell’ex cava Tacconi, e la costruzione della nuova strada, al servizio dei nuovi abitanti, che dovrebbe collegare la Via del Mare, attraverso il prolungamento di Via della Macchiozza, con Via Gronchi e poi con Via Fratelli Bandiera. Le principali ragioni del dissenso sono sinteticamente le seguenti:
- Il complesso immobiliare, che prevede un imponente occupazione di suolo superiore alla ex area industriale e la costruzione di appartamenti per oltre 1500 nuovi abitanti, ricade in un’area di pregio ambientale ed archeologico risalente all’epoca pre-romana nonché nella fascia di rispetto dell’aeroporto militare di Pratica di Mare;
- l’impatto sulla viabilità locale, già altamente congestionata ormai durante tutto l’anno e in particolar modo nel periodo estivo, sarà insostenibile anche perché nello stesso complesso verrà costruita una scuola elementare. Il progetto di collegare la zona con una nuova strada fino a Via Fratelli Bandiera non risolverà il problema in quanto l’aumento del flusso veicolare si distribuirà uniformemente sia sulla nuova strada, sia verso Torvaianica che verso Via dei Castelli Romani;
- La strada programmata, per il collegamento tra la nuova lottizzazione e via Gronchi, graverà sulla 167 che già vive momenti drammatici nelle ore di punta; interverrà su un terreno agricolo interrompendo la continuità delle attività di agricoltura e pastorizia particolarmente fiorente sul territorio; per ampiezza e urbanizzazione primaria sottrarrà tanto suolo alla destinazione agricola originaria; favorirà ulteriori aggressioni urbanistiche che di norma nascono attorno ad una strada; in futuro potrebbe influire negativamente perfino sulla Riserva della Sughereta in quanto una antropizzazione incontrollata rappresenterà una barriera per i venti umidi provenienti dal mare che sono essenziali per la sopravvivenza del bosco di sughere;
- importante sarà anche l’impatto sociale poiché l’incremento di popolazione graverà ulteriormente sui servizi già al limite ed insufficienti per l’attuale volume demografico. La sanità, la scuola, i trasporti, i servizi sociali per persone anziane e disabili, la sicurezza, la fornitura di acqua potabile ecc. saranno sottoposti a sovraccarichi tali da impoverire la qualità e quantità degli stessi servizi a fronte anche di maggiori costi economici.
L’Associazione CPPS, allo scopo di bloccare totalmente il progetto, si attiverà presso le istituzioni competenti e perseguirà, se necessario, ogni strada lecita e consentita per scongiurare una simile devastazione del territorio”.
A.S.