L’ultimo romanzo con il commissario Moltalbano protagonista
Riccardino di Camilleri
Andrea Camilleri, “Riccardino”, Sellerio, Palermo 2020, pp. 286.
L’ultimo romanzo con il commissario Montalbano come protagonista, scritto nel 2005, rivisto nel 2017 e pubblicato nel 2020: quindi non l’ultima scrittura dell’autore, ma la sua ultima pubblicazione a un anno esatto dalla sua morte. L’ultimo suo scritto è “Il metodo Catalanotti”, pubblicato prima: nel 2019.
In “Riccardino” ritroviamo gli ingredienti che hanno caratterizzato la narrazione ultratrentennale di Camilleri/Montalbano, e che l’hanno resa unica e preziosa. Vi ritroviamo la declinazione vigàtese del siciliano: una evoluzione linguistica partita dal dialetto ‘bastardo’ che parlava l’autore fin da bambino, per giungere al vigàtese, che invece è invenzione (p.10) e costituisce così anche una sofisticata e originale sperimentazione linguistica. Come inventata e magica è la realtà di Vigàta: una realtà locale anche questa inventata, quasi una assolata e mediterranea “Macondo”, fra facciate barocche, agrumeti ed oliveti. Vi ritroviamo poi le asperità del personaggio Montalbano, che questa volta però appaiono più sfumate velate da inquietudine e malinconia, come se, scrittore e personaggio, volessero cogliere la fase definitiva, l’epilogo di una storia lunga che ci ha accompagnato più di un quarto di secolo.
Una vicenda, forse unica, che ha visto alchemicamente fondersi linguaggi e repertori letterari, psicologia, letteratura di ‘genere’ e‘alta’ letteratura, realismo magico, sperimentalismo e nazional-popolare, fiction televisiva e successo editoriale, intelligenza narrativa, contaminazione di genere letterari ecc.
In queste pagine, troviamo i personaggi consueti: Mimì, lo stralunato Catarella, Fazio… disegnati magistralmente dalla scrittura di Camilleri, che, mai come in questo caso, ripercorre echi e tonalità pirandelliane. P. es. l’autore che, nelle vesti di petulante deus ex machina, telefona al protagonista del libro dandogli delle sballate indicazioni sulla condotta delle indagini; protagonista che, a sua volta, è mosso da invidia e risentimento nei confronti del più popolare ‘doppio’, cioè il Montalbano televisivo.Una composita galleria di personaggi pittoreschi, affabulatori e buffoneschi, rappresentanti di una sicilianità, appunto, vigàtese, più siciliana della sicilianità.
Una galleria di personaggi caratterizzati, che nella versione televisiva è formata da attori e interpreti dialettali, sapientemente ‘mescolati’ adattori televisivi e di cinema e sapientemente diretti dal magistero diAlberto Sironi (anche lui scomparso recentemente), che ha saputo non solo trasporre intelligentemente le pagine ma anche interpretarle, impreziosirle, arricchirle.
Sono riscontrabili, dicevo, i toni pirandelliani (oltre i dichiarati riferimenti a Sciascia), che si rivestono, qui forse più del solito, di aloni crepuscolari e malinconici, che però non rinunciano all’ilarità dei tics, alla battuta fulminante, al benevolmente ridicolo del qui pro quo, del malinteso e dell’ironico stupore come reazione di fronte all’imponderabile e al caos, che dissolvono quella che dovrebbe essere la realtà razionale delle cose.
E così, anche qui, Montalbano segue i percorsi della sua logica tentando di dipanare l’intricata matassa che sta dietro ai due efferati omicidi, ma la logica deve cedere il passo alla magia dell’imponderabile “che trasforma non solo la trama, ma anche ogni moto del sentimento e della ragione travolgendo totalmente il lettore”(nota dell’editore p. 12).
Con “Riccardino” si chiude un’epoca, un’esperienza unica e di lunga durata, che, come dicevamo, ha saputo tradurre la cultura letteraria e linguistica in cultura popolare e di massa, nella pagina scritta e nell’immagine televisiva, reclutando intere generazioni di spettatori, divenendo anche “un riferimento etico e civile per la Sicilia e l’intero paese”(p.11).
Giuseppe Chitarrini
Grande successo per la terza edizione organizzata da Anna Silvia Angelini
Premio alle Arti a Nettuno
Grande successo ed emozioni nella terza edizione del Premio alle Arti svolto presso la splendida location sul mare Bellavista Beach Club.
Al via un’altra edizione del Premio alle Arti che anche quest’anno ha avuto il patrocinio della Pro Loco di Nettuno, la kermesse premia eccellenze del cinema, musica, giornalismo, letteratura, sociale, è stata concepita e realizzata dalla Presidente dell’Associazione AIDE Nettuno associazione indipendente donne europee Anna Silvia Angelini, che ne ha curato anche la direzione artistica, questa edizione si è avvalsa della collaborazione artistica di Elsa Casano e della fashion designer Edran.
Un’edizione quella di quest’anno, condotta da Gabriella Ferrari e la consegna dei riconoscimenti a eccellenze che si sono distinte in vari campi dell’arte e della cultura, tra cui: Carolina Marconi premiata per il libro “Sempre con il sorriso” che ha raccontato la sua storia e il suo sogno sospeso di diventare mamma, l’attrice Priscilla Stheinhaus (cinema) straordinaria interprete del film “Sei Sicuro che la ami ?”, premio alla regia a Cristian Goffredo Miglioranza, Premio alla Carriera a Tullio Sorrentino Premiato alla Carriera, Premio per il sociale al Presidente del Comitato alla lotta contro il cancro di Anzio e Nettuno Franco Meconi. Premio al giornalismo a Simona Dècina. Premio a Cristina Sciabbarrasi per il cinema e la danza. Premio a Gaspare Maniscalco per la musica. Premio alle Arti a Simona Battistelli per la pittura.
Il rumore del mare ha accompagnato i premiati e i prestigiosi ospiti in una atmosfera ricca di contenuti, ogni premiato è stato un valore aggiunto al panorama culturale di Nettuno.
Ospite della serata la cantante Rosa Maria Cuomo che ha incantato il pubblico con la sua splendida voce.
Un momento di grande impatto visivo il quadro di moda firmato Edran dal titolo “Resilienza è Donna”interpretato dalle quattro modelle d’eccezione, Giada Gigante, Dalila Combi, Denise Garzia, Flavia Baldassi, e da Gabriella Ferrari.
Nel parterre tanti ospiti, Daniela De Franceschi Vice Presedente del Comitato alla lotta contro il cancro di Anzio e Nettuno, l’ex calciatore Alessandro Tulli, Alberto Sulpizi addetto stampa della Proloco Nettuno, lo scrittore Piero Cappellari, Basem Ibrahim Presidente della comunità Egiziana per gli affari esteri.
Si ringraziano tutti i Sponsor
• Pro Loco Nettuno
• Cinderella Via Carlo Cattaneo 60 Nettuno
• Inci Sport Anzio
• Il Caffettiere Via Santa Maria 72 Nettuno
• Il Capsulaio Via Acide De Gasperi 22 Nettuno
• Eliocopia Service Via Dei Volsci 49 Nettuno
• Boutique ZERO SHOP Largo Trafelli 10 Nettuno
• Guest House Fra Cielo e Mare Via Carlo Cattaneo 59 Nettuno
• Street WISE Via Carlo Cattaneo 66 Nettuno
• Mingardi Immobiliare Via Della Liberazione 34 Nettuno
Media partner
Arte’s Tv
Infinite Realtà
Il Clandestino
Canale 81
Angelo Apolito Videoreporter Pacific Press.
Regia Mario Pomarico
Foto Roberto Faccenda
Make Up Roberto Turriciano
Coiffeur Stefania Ferrazzano
Dalila Combi.
Anna Silvia Angelini
Se non leggi diventi analfabeta
Non hai scuse. Al Bar Lavinia libri in prestito.
“Il nostro obiettivo è raggiungere chi rischia di perdere confidenza con la lettura”, dice la titolare del Bar Lavinia in piazza a Lavinio.
“Per esempio, nell’ultimo anno di liceo ci siamo inoltrati in argomenti non elementari di matematica ma, se non diventiamo bancari, geometri o ingegneri, la nostra matematica adulta si rattrappisce e, se va bene, torna ai livelli di terza media.
Così avviene per ogni altro campo. Se non leggiamo libri o romanzi, di tutta la storia studia restano brandelli sospesi nel vuoto: Pirro re dell’Epiro, Stilicone trattato di Campoformio”, dice l’accademico e saggista italiano Tullio De Mauro.
“I Prigionieri del Diavolo a Roma” di Domenico De Blasio è il primo romanzo disponibile.
“Cosa si nasconde in un laboratorio segreto di biologia sintetica, dove si costruiscono nuove forme di vita?”, si chiede Cristiana Vettori nella sinossi del romanzo.
“Forse virus pericolosi capaci di minacciare l’intero genere umano? Nel romanzo di De Blasio, un ricercatore entra in possesso di documenti riservati e vuole renderli pubblici. La storia si svolge a Roma durante il lockdown del dicembre 2020 e risulta avvincente per i colpi di scena e per il tema che riflette le paure che ci hanno agitato durante la recente pandemia”.
Domenico De Blasio