Un’artista che da lustro alla nostra zona
Dalia Valdez
Ha scelto di vivere in Italia dove sta sviluppando la sua esperienza di artista a tutto tondo spaziando tra la pittura e la scultura: Dalia Austrebertha Valdez Moreno, in arte Austre, è una giovane ed affascinante artista messicana che, seguendo il sogno primordiale della scultura, ha deciso di vivere ad Anzio.
“La mia passione è la scultura, sia in marmo che legno o ceramica. Seguo stili diversi spaziando dal figurativo fino all’astratto, passando in mezzo all’etnico-preispanico… senza dimenticare che corre nel mio sangue l’artigianato messicano della mia città natale di Tlaquepaque”. L’arte intesa come dimensione ludica, come variabile contingente della capacità espressiva che spazia nel tempo.
E le sue origini non possono tradire una cultura profondamente insita nella sua stessa indole, nel suo temperamento “Diciamo che gioco con l’arte, con le tecniche, e con quello che vivo, richiamando la magia ereditata dai miei antenati e sempre rendendo culto ed onorando la natura scopro la mia forza femminile e la connessione con l’universo attraverso l’arte”. Pur nella continua ricerca artistica di uno stile raffinato Dalia Valdez non ripudia il valore profondo della sua manualità quando rende onore alla sua artigianalità nel proporre oggetti di arredo vario miranti ad abbellire gli spazie di arredamenti classici e moderni con qualcosa di intrinsecamente magico ed energeticamente armonioso. Dalia Valdez condivide il suo lavoro di ricerca attraverso laboratori didattici per bambini ed adulti.
Il giorno 9 luglio, presso la terrazza Click Parruchieri, in Via Ardeatina, 380 Dalia Valdez ha presentato la collezione “Frecuencias Encantadas”, una serie di opere sulla geometria sacra. Chiedo a Dalia Valdez “che cosa è la geometria sacra?” “La Geometria Sacra è un linguaggio universale che descrive il funzionamento interno della Natura e l’ordine intrinseco dell’Universo. Conosciuta ed applicata dagli Antichi sapienti come gli Egizi, i Greci,i Maya, gli Indiani,( e non solo) che sapevano la potenza di questi simboli, e che dire, per esempio, di un genio come Leonardo da Vinci che nelle sue opere ha utilizzato la proporzione aurea. Basta osservare un fiore dettagliatamente e trovare la geometria; Il nostro battito, la galassia e tutto quello che ci circonda è basato su questi principi: il libro della natura è scritto coi caratteri della geometria”.
Questa collezione è una cosa nuova per Dalia Valdez: è un nuovo risultato della sua perenne ricerca, perche lei fa di solito sculture. Il tutto è nato da uno studio sulla ricerca di un ordine in mezzo al caos mondiale che da due anni stiamo vivendo come esseri umani. In un tentativo di andare oltre, nel guardare l’universo e il suo ordine nell’apparente caos. Queste geometrie l’hanno entusiasmata e rassicurata del fatto che la nostra esistenza è parte di una orchestra perfettamente accordata dalla natura ed è possibile tornare a quell’ equilibrio primordiale.
Queste geometrie portano ordine ed armonia all’ambiente circostante, elevano la nostra coscienza e aiutano a connettersi con dimensioni energetiche e spirituali superiori. Con entusiasmo l’artista conclude con un pensiero di sintesi e di speranza:
“Penso che abbiamo proprio bisogno di questo, di vibrare alto quanto più ci sia possibile, allontanarci dalla paura che ci sta dominando, in modo da non perdere il potere del discernimento. Per il bene personale e collettivo. Queste opere sono create sul concetto di caos e ordine come aspetti che coesistono nella nostra realtà. Il tutto creato in un incantesimo; Acqua lunare, bolle di amore, caos di colore, fili che tessono una geometria sacra, creando armonia ed elevando vibrazioni”
La mostra, ha visto una buona partecipazione di pubblico e non sono mancati incontri interessanti, con l’accompagnamento di un concerto lunare di Pasha & Nina. Iniziative e personaggi del calibro di Dalia Valdez meritano l’attenzione ed il supporto di chi ama l’arte. Si possono trovare informazioni e la collezione completa sulla pagina Facebook: DEA Dalia Enchanted Art
Informazione sull’artista sito www.idonidiadesso.it
Istagram: dalia_enchanted_art.
Sergio Franchi
L’artista nettunese ci racconta alcuni scorci dei migliori anni della sua danza
Fethon e Simona
Oggi parliamo di amicizia. Quella Vera, quella che resiste nel tempo, quella che, nonostante il tempo che passa, rimane intatta agli eventi che la vita ci mette davanti. Sono con Simona Crivellone e oggi non voglio parlare con lei della sua Fuoricentro ma voglio parlare di lei, della danza e dei suoi inizi.
- Ciao Simona, bentrovata, ci racconti dei tuoi primi passi?
“Bentrovata a te e a tutti i lettori. Partiamo col dire che non sono io che scelgo la danza, ma è la danza a scegliere me. Sin da piccola non stavo mai ferma, mi piaceva muovermi con il corpo… Ho iniziato a cinque anni con Karin Meyer D’intino e parliamo di tanti anni fa. Lei vede il mio talento e con lei salgo su un palco per il mio primo saggio. Successivamente mi iscrivo all’Accademia Nazionale di Danza dove mi diplomo. In accademia si lavorava duramente, avevamo regole molto rigide e il rapporto con i nostri insegnanti era molto diverso rispetto a quello che io con i miei allievi.
Mentre per loro cerco di essere un’amica e di instaurarci un dialogo se li vedo in difficoltà nell’imparare dei passi o nel memorizzare una coreografia cercando di capire il loro limite, con i miei docenti questo non era possibile. Si studiava tanto e le nostre emozioni non dovevano prevaricare sui nostro studio. Ci è stato insegnato cosa sia il Rispetto per l’arte, il Rispetto per i nostri compagni, il Rispetto per i nostri docenti e i modi non erano sempre teneri. Avevamo una direttrice severa che ci controllava se i body erano precisi, le scarpette pulite e venivamo riprese se le postura non era dritta.”
- Ho sbirciato Facebook e ho visto che hai postato una foto con un tuo grande amico conosciuto in Accademia che so non vedi da tanto tempo ed è Fethon Miozzi.
Per chi non lo conoscesse, ti và di raccontarci di questa amicizia e chi è Fethon Miozzi?
“Fethon è stata la mia metà del cuore per tutto il tempo che ho frequentato l’Accademia. Siamo cresciuti insieme e ne abbiamo combinate di cotte e di crude. Finito il percorso in Accademia la vita ci ha separato, ma come sai, se il sentimento è vero questo si manifesta pure a distanza di anni, e questo è successo a noi. Non ero presente sui social e con il lockdown mio figlio mi ha consigliato più volte di aprirmi un account personale su Instagram e su Facebook. Ero molto restia ma alla fine mi sono decisa e come ho mandato un messaggio a Fethon “sono io” abbiamo iniziato a massaggiarci subito e raccontarci le nostre vite e la distanza di questi trenta anni si è annullata in un nano secondo. Vive a San Pietroburgo da trent’anni ed è stato il primo ballerino al teatro Kirov di S. Pietroburgo ed è l’UNICO Maestro italiano ad insegnare all’Accademia Vaganova, la più grande e prestigiosa accademia di danza classica al mondo da dove escono i più grandi maestri di danza classica”.
- E di questo incontro sono indiscreta se ti chiedo che emozione hai provato nel rivederlo dopo tanto tempo?
“Come ti dicevo ci siamo ritrovati su Facebook e dopo questo lungo lockdown e dopo la riapertura delle frontiere a Fethon hanno proposto degli stage in Italia. Me lo dice e ci siamo rivisti a Pescara.
Che dirti… Incontro stupendo. Mi vede dalla balaustra e in tre secondi mi ritrovo tra le sue braccia.
In quel momento ci sciogliamo e sembra ieri che ci siamo lasciati e non trenta anni fa. Ci siamo emozionati entrambi ed io ho ritrovato me stessa. Ci siamo sempre detti che noi siamo l’uno il pezzo dell’altra e così è e sarà sempre. Mi ha voluto con lui allo stage, mi ha fatto avere un body e delle scarpette ed io ho fatto lezione con i ragazzi a cui trasmetteva la sua passione. Una lezione con lui che è stata emozionante e ha fatto strano da insegnante ritrovarmi “allieva” ma avere Lui come Maestro è stato un onore immenso”
- Un incontro che sicuramente porterete entrambi nei vostri cuori.
Ora per concludere vuoi dire qualcosa ai tuoi allievi?
“Di seguire i vostri sogni sempre e comunque. So di essere a volte dura, ma cerco di trasmettere a voi la passione e la disciplina che a me hanno trasmesso i miei docenti. Purtroppo il mondo della danza è un mondo ricco di competizioni, è un mondo di opportunisti e non sempre troverete docenti pronti ad accogliervi e a ridere con voi, anzi…
Andate avanti per le vostre strade perché io credo in Voi e desidero che ognuno di Voi possa raggiungere il suo sogno…
Se poi, come nel mio caso, troverete in questo percorso degli Amici sinceri che vi faranno a sentire casa ogni volta che vi ritroverete, avrete fatto strike”.
Grazie mille Simona per questa chiacchierata, grazie per averci mostrato le tue emozioni e grazie per averci fatto comprendere quanto una Passione possa far superare gli ostacoli che si presentano davanti a noi e se poi la stessa è condivisa con altre Persone Speciali allora abbiamo veramente trovato un tesoro.. e come ci hai detto a inizio intervista, la danza ti ha scelto per regalarci ogni volta bellissime emozioni.
Barbara Balestrieri
Diritto allo studio
“Quasi 200 milioni per garantire e rafforzare il diritto allo studio. Solo investendo nell’istruzione, la formazione, la cultura possiamo reggere il passo dei nostri ‘competitor’ stranieri.
L’Italia deve tornare ad essere attrattiva per le aziende e leader nella ricerca. Nel Lazio l’abbiamo fatto.
Abbiamo investito quasi 200 milioni di euro grazie ai quali abbiamo potuto erogare oltre 4mila buoni libro che aiuteranno le famiglie ad acquistare il materiale scolastico necessario. Destinare oltre 3 milioni di euro per combattere l’aumento del costo dei libri di testo, 19 milioni per la stabilizzazione degli insegnati precari.
Erogare oltre 200mila borse di studio in nove anni per premiare chi vale e realizzare oltre 2850 alloggi per studenti universitari in difficoltà economica. Rilanciare gli istituti tecnici e le scuole di alta specializzazione fornendo così ai ragazzi gli strumenti per entrare subito nel campo del lavoro
Investire in iniziative di promozione culturale destinate alle scuole di primo e secondo grado, perché l’ignoranza e i luoghi comuni si sradicano attraverso la conoscenza. Noi ci siamo.
Un ringraziamento al Presidente Zingaretti e tutta la giunta per questo provvedimento importantissimo”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano.
Ufficio Stampa