Iniziativa imprenditoriale di Sara e Simone al centro di Aprilia in via dei Lauri 158
E’ arrivato Bujù Caffè
La passione autentica per il caffè a servizio dei veri amanti della bevanda più diffusa in Italia. Al civico 158 di via dei Lauri è arrivato Bujù Caffè, il nuovo negozio per la vendita al dettaglio di caffè e cialde. Il 25 marzo scorso, nonostante la crisi legata alla pandemia tutt’ora in corso, Sara e Simone hanno deciso di assecondare la loro voglia di rinascita concretizzando con l’apertura dello store quella che rappresentava per loro una grande passione, coltivata attraverso corsi specifici di formazione che hanno permesso loro di affinare la propria professionalità e competenza.
Nasce così Bujù Caffè, un nome scelto per rendere omaggio alla nonna di Sara, scomparsa due anni fa e tenerne viva la memoria anche in questa nuova avventura.
Presso il piccolo negozio posto nel cuore del centro storico, è possibile trovare tanti diversi tipi di miscele e marchi, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Oltre ai diffusissimi e amati Caffè Borbone, Lollocaffè e tanti altri, particolarmente apprezzate le miscele e gli aromi di marchi come il caffè Cortese di Napoli e L’Altro Caffè, del centro di torrefazione di Pomezia.
Prodotti di elevata qualità, accompagnati da tutte le certificazioni necessarie ad attestare la qualità e a descrivere la composizione, la provenienza e la tostatura delle singole miscele. Tanti i servizi a disposizione della clientela, come la possibilità di effettuare consegne a domicilio e l'assistenza e la manutenzione per le macchinette del caffè.
Qualità e competenza, ma anche offerte vantaggiose: per il mese di giugno acquistando ad un piccolo prezzo una macchinetta del caffè in omaggio una fornitura di 150 cialde. Per informazioni è possibile contattare il numero 0668584717, inviare una email a bujucaffe@gmail.com o visitare le pagine istagram e facebook dell’attività.
Francesca Cavallin
Il punto di Movap sulla questione finanziaria
Deficit da ripianare
La questione dell’extra disavanzo legato alla sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il meccanismo di ripiano trentennale delle anticipazioni da dl 35, imponendo al Comune di recuperare in tre anni ben 18 milioni di euro non può non destare preoccupazione per la tenuta dei conti del nostro Comune. Sulle vicenda legata alle casse comunali interviene anche l’associazione Democratici per Aprilia.
“Una sentenza - dicono - che modifica quanto stabilito nel d.l. citato, riducendo l’arco temporale previsto per i rimborsi da trent’anni a tre anni. Una sentenza, quindi, che riporta nei confini temporali delle responsabilità di chi ha contratto il debito (evitando di scaricarlo sulle future generazioni) ma che penalizza, altresì, chi l’ha stipulato in forza di una legge dello Stato.
Questo nuovo deficit da ripianare si aggiunge a quello emerso l’anno scorso con il passaggio dal metodo semplificato di determinazione del fondo crediti di dubbia esigibilità a quello ordinario che aveva creato non pochi problemi alle casse comunali, facendo tuttavia emergere una considerazione banale ovvero che in questi anni la tenuta dei conti comunali si è retta per effetto di un equilibrio precario che purtroppo sembra essersi rotto. In attesa, di conoscere l’eventuale intervento del governo è bene ricordare che il tutto nasce dal grave danno causato alle casse comunale dalla vicenda A.Ser. che con il suo fallimento ha fatto mancare al nostro comune oltre 80 milioni di euro (cifra non campata in aria, ma a nostra memoria certificata dalla Corte dei Conti). Da questa vicenda nascono tutte le difficoltà finanziare che ancora oggi lasciano un segno indelebile nel bilancio comunale. Una vicenda che ha delle responsabilità politiche ben precise e che difficilmente trovano giustificazioni né a sottovalutazioni opportunistiche.
Per questo motivo chiediamo al Sindaco di riportare all’attenzione dell’Anci la questione dei danni subiti e farsi portavoce a livello di Governo affinché si attivino tutte le procedure per consentire un adeguato ristorno degli stessi.
Riteniamo che sia importante avviare con le altre grandi realtà comunali interessate dal fallimento della Tributi Italia che come Aprilia rischiano il “default” per inadempimenti altrui un tavolo nazionale con la presenza dell’Anci anche in vista degli interventi normativi che il Governo sta decidendo di adottare con riferimento all’eventuale sostegno del settore delle società di riscossione dei tributi locali che, anche per effetto della crisi epidemiologica, sta manifestando evidenti segni di difficoltà. Per questo è necessario che in vista di questa discussione la voce del nostro comune sia portata all’attenzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Accanto a questo è tuttavia, necessario adottare tutte le misure utili per migliorare la capacità di riscossione dei tributi locali che sembra oggi soffrire più che altrove con l’inevitabile aumento degli accantonamenti al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità che limitano le risorse disponibili aumentando lo stock del debito comunale”.
Buone notizie secondo Movap, invece, arriverebbero dall’Anci che comunica che le risorse messe a disposizioni dal Governo per gli sconti Ta.Ri. alle attività produttive che hanno subito dei danni dalla pandemia per l’anno 2021 sono pari ad 800.000 che si aggiungono ai 1,2 milioni di euro messi a disposizioni per l’anno 2020.
“Questa notizia - spiega Mammucari di Movap - rappresenta un buon punto di partenza per andare incontro alle esigenze più volte manifestate dalle attività produttive apriliane, in primis i ristoratori, che hanno subito forti danni economici in quest’anno e mezzo di pandemia trovandosi a dover pagare ugualmente una tassa particolarmente onerosa nella nostra città. Accanto a queste risorse l’amministrazione può aggiungerne altre per aumentare l’entità dell’aiuto economico e per questo chiediamo a gran voce al Sindaco di trovare nelle pieghe del bilancio riducendo il più possibile gli sprechi almento 200.000 di risorse comunali per arrivare ad un aiuto complessivo di 1 milione di euro. Inoltre, chiediamo all’amministrazione comunale di determinare, nel rispetto di criteri di semplificazione procedurale e, ovunque possibile, mediante strumenti telematici, modalità semplificate per l’eventuale presentazione della comunicazione di accesso alla riduzione da parte del contribuente, con particolare riguardo alle attività economiche beneficiate. Le attività produttive hanno subito danni rilevanti e molte di esse sono state costrette a chiudere per l’impossibilità di andare avanti, per questo riteniamo che sia importante mettere in campo tutte le azioni necessarie per alleviare le loro difficoltà”.
p.n.