Il Pontino Aprilia • 11/2021
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Cristo unisce e affratella…
Dante Alighieri morì il 14 settembre 1321. Siamo
quindi a 700 anni dalla sua morte. Tempo fa nel corso
di un quiz televisivo fu chiesto: la frase «nessuno può
servire due padroni» l’ha scritta Dante o è nel
Vangelo? Il concorrente ci pensa e, sbagliando,
risponde «Dante», ritenendo che i «due padroni»
fossero i guelfi e i ghibellini (!). Si tratta certo di un
peccato veniale, che mostra però come l’ignoranza
della Scrittura in Italia abbia radici antiche e robuste.
Si pensi che fino agli anni sessanta del secolo scorso la
lettura della Bibbia era ancora proibita ai credenti.
Anche la diffusione di dottrine importate, spesso
astruse, non fa che accrescere l’ignoranza biblica.
Già il profeta Osea scriveva contro l’ignoranza
dicendo, «il popolo [di Dio] perisce per mancanza di
conoscenza» (Osea, 4). Gesù e gli
apostoli parlano spesso contro
l’ignoranza: «Voi errate, perché
non conoscete le Scritture»
(Matteo, 22). Col loro
insegnamento semplice e profondo
essi favoriscono invece la
conoscenza liberante che si ha
mediante l’Evangelo. Gesù unisce
e affratella. L’ignoranza divide e
crea nemici. Gesù coi suoi
insegnamenti e la sua coerenza ha
avvicinato a Dio anche gli ultimi
degli uomini, ha unito il popolo
ebraico e tutti gli altri popoli
(gentili) in un unico popolo di Dio,
la Comunità del Signore. Quando
nel 1989 fu abbattuto il muro di Berlino, pochi forse
rifletterono che Gesù con la sua morte e risurrezione
aveva già abbattuto ogni muro fra gli uomini, aveva
abolito l’inimicizia fra gli uomini, per poter creare il
«popolo nuovo», fatto di persone «nuove», rinnovate
dal «Vangelo della pace», affinché tutti, senza
distinzione alcuna, potessero avvicinarsi liberamente a
Dio tramite l’unico mediatore Cristo Gesù.
Grazie a Lui è possibile non essere più forestieri né
stranieri, ma divenire «concittadini dei credenti»,
membri della «famiglia di Dio», sorelle e fratelli «in
Cristo». Si stabilisce così una parentela nuova: i suoi
discepoli sono edificati sul «fondamento apostolico»,
gli scritti degli apostoli, e sulla base granitica della loro
fede umile che è «Cristo Gesù pietra angolare» della
Comunità di Dio dove dimora il Suo Spirito di Vita
(Efesini, 2). Il vero credente (che coi suoi peccati era
un tempo anch’egli estraneo a Dio) non teme dunque
lo straniero, ma lo accoglie come fa Gesù stesso.
… L’ignoranza divide e crea nemici
Il credente è un liberato in Cristo, perciò non agisce e
non reagisce con la «spada». La Comunità di Cristo
Gesù non aspira al potere, quindi non teme di perderlo.
Sforziamoci di vincere l’ignoranza e la superficialità
tornando umilmente a leggere e praticare il Nuovo
Testamento di Gesù. È meraviglioso cercare e trovare
salvezza e forza in Cristo. Un antico consiglio diceva:
«Non maltratterai lo straniero e non l’opprimerai,
perché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto»
(Esodo, 22). Il ricordo doloroso della schiavitù egiziana
doveva servire per evitare rivalse, vendette,
maltrattamenti, oppressioni contro lo straniero. Al
momento della mietitura e della vendemmia si doveva
lasciare qualche spiga sul campo o qualche grappolo
d’uva sulle viti per sfamare lo straniero. Viandanti
stranieri che si avvicinavano alle
tende degli ebrei, venivano accolti
e ospitati.
Quante cose potremmo tutti
imparare da questi atteggiamenti
pratici! La storia studiata a scuola
insegna le conseguenze dolorose
della paura verso chi ci è estraneo
(xenofobia).
C’è chi teme che il cristianesimo
diventi una religione secondaria,
che la “cultura cristiana” conosca
la decadenza. Domanda: è
possibile che la decadenza sia
cominciata quando i cristiani
hanno cominciato a ignorare il
Nuovo Testamento, cioè ad essere
cristiani solo di nome? Certo, se si ragiona con la forza
dei numeri, forse si può dire che il cristianesimo delle
masse può rischiare l’estinzione. Ma chiediamoci: il
cristianesimo delle masse, cioè il cristianesimo che ha
bisogno di confidare nel numero, è davvero quello del
Vangelo o non è piuttosto quello del potere e dei beni
materiali? Quando satana tentò il Cristo col miraggio di
tutti i beni e di tutto il potere del mondo, Gesù come
rispose? che cosa scelse? (Matteo, 4).
La fede fiduciosa in Cristo, nutrita anche da poche
persone convinte, continua il suo cammino nella storia
senza pubblicità e senza bisogno di continui “eventi
religiosi”, ma grazie alla testimonianza sommessa ma
decisa di veri credenti. Forse la presenza di stranieri
può essere un’opportunità per annunciare il reame di
Dio anche a loro, testimoniando quel Vangelo della
risurrezione che tanti cristiani sembrano trascurare?
Domanda: chi è che ha detto «fui forestiero, e mi
accoglieste», Gandi o Gesù?
FEDE
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RAGIONE
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L’EVANGELO?
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La fede
come
esercizio
della
mente
Questa pagina,
interamente curata
ed autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
APRILIA,
VIA G. CARDUCCI, 9,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
www.chiesadicristoaprilia.it Il prossimo numero uscirà il 10.07.2021 Tel. 328.12 99 756
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domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
mercoledì ore 19.00 Studio degli Atti degli Apostoli
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Dante Alighieri (1265-1321)
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