La vecchia statale è il luogo preferito dagli incivili
Rifiuti in via Pontina
Sette denunce presentate alla polizia locale non sono bastate a risolvere il problema. Da anni un cittadino di Aprilia segnala ai vigili urbani di viale Europa quanto succede in via Pontina Vecchia 310. In quel punto alla periferia della città vengono puntualmente abbandonati rifiuti di ogni tipo. Con scadenze regolari. E le discariche abusive a cielo aperto che si sono formate in questi anni sono state fotografate e documentate in maniera puntuale dall’uomo che ha deciso di rivolgersi a noi de Il Pontino nella speranza che le istituzioni possano dimostrare più attenzione e sensibilità verso questo problema. Rifiuti che vengono abbandonati da residenti indisciplinati e che non sono poi mai stati oggetto di sanzioni. La prima denuncia inoltrata alla polizia locale è del 3 gennaio 2014. Otto anni fa. Segnalazioni che sono continuate negli anni a seguire ma che non hanno portato di fatto a nulla. Servirebbero quindi più controlli mirati, magari un impianto di videosorveglianza in grado di riprendere e multare chi getta i rifiuti in via Pontina vecchia 310.
A.P.
La Carano Terme ha iniziato l’iter per il permesso di ricerca dell’acqua termale
Impianto termale a Carano
Dopo il progetto per la realizzazione di un impianto termale a Fossignano, anche la zona di Carano potrebbe avere il suo impianto termale. Mentre il progetto relativo al quartiere Fossignano, già approvato dalla Regione Lazio alcuni anni fa è già definito e strutturato - legandosi tra l’altro a opere pubbliche volte a garantire una riqualificazione igienico sanitaria della Borgata- quello di Carano è solo un iter appena avviato, un piano che deve passare al vaglio della Regione Lazio e degli enti preposti prima di ricevere semaforo verde e che dovrà essere messo a punto nei prossimi mesi. Soprattutto si tratta di un progetto che almeno in questo primo step, si presenta in una forma molto semplice, visto che la società richiedente, con sede legale a Roma, ha fatto richiesta per poter cercare l’acqua termale sul suolo di Carano e per poter realizzare un capannone dedito all’imbottigliamento della stessa- attività che a Carano manca - ma a quanto pare non è escluso che una volta avviata l’attività estrattiva il piano non possa crescere, esattamente come accaduto a Fossignano.
A presentare istanza già alcuni mesi fa, la società romana denominata Carano Terme srl, che ha presentato presso la direzione regionale del ciclo dei rifiuti ed attività estrattive la richiesta del permesso di ricerca dell’acqua minerale e termo-minerale (acqua termale), un progetto denominato “Carano Terme” e che troverebbe posto tra via Carano e via Roselli.
L’avviso è stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Aprilia e tutti i soggetti portatori di interessi pubblici e privati o portatori di interessi diffusi - come comitati o associazioni- potranno presentare memorie scritte e osservazioni entro i 10 successivi alla fine della pubblicazione; gli enti invece verranno interpellati successivamente per rilasciare i propri pareri.
La realizzazione dell’impianto estrattivo, con l’investimento che ne consegue, potrebbe rappresentare una buona notizia per la città. Un nuovo impianto, di piccole dimensioni nella fase iniziale ma che a quanto pare sogna di crescere e svilupparsi fino a ricomprendere anche attività più complesse, situato in posizione diametralmente opposto rispetto al progetto Santo Stefano Terme che ha già ottenuto l’autorizzazione, potrebbe rappresentare un’opportunità di sviluppo per il territorio, spingendo le attività del comparto a fare rete. Soprattutto autorizzare un’attività estrattiva di questa natura, sulla base della normativa vigente e delle restrizioni che ne conseguono, potrebbe servire ad apporre un vincolo in località Carano, argine naturale per la realizzazione di attività impattanti in uno dei quartieri periferici più incontaminati, che conta decine di ettari di terreni a vocazione agricola che sono riusciti a preservare la stessa destinazione urbanistica sfidando il passare degli anni.
Francesca Cavallin