mentre Giulia va a casa sua. Poi la mattina dopo Giulia si ritrova la volpe davanti al cancello. Giulia ‘ Ciao volpe ci vediamo dopo la scuola. Volpe ‘Ti piace andare a scuola?’ giulia ‘A scuola ci vado molto volentieri solo che non amo svegliarmi presto. Mi piace tanto studiare la storia dei nostri antenati. Volpe ‘Anch’io ho una bella scuola nel bosco, ho tanti amici e un maestro che si chiama Talpone, molto simpatico. Giulia ‘Oh si è fatto tardi! Devo proprio lasciarti! Ci vediamo nel bosco questo pomeriggio. A scuola Giulia è un po’ distratta. Chissà cosa le passa per la testa?
Giulia T
UNA BELLA SGRIDATA
Io ero pietrificata e guardavo la mamma con gli occhi di un agnellino indifeso….’So già tutto di storia perché sto attenta in classe’ E mi misi a piangere opportunamente sapendo che mamma non resiste alle mie lacrime…
… Mamma mi disse: ‘Vai a prendere subito i compiti’. E io risposi: ‘Ok, ma cosa evo prendere?’. Mamma allora mi disse: ‘Prendi matematica, italiano e geografia.’ Io andai a prendere i compiti.
Federica
…Papà va bene, vado a studiare anche se non mi va’. E mi misi a piangere perché non avevo capito. ‘Andrai senza studiare!!!’. Disse papà. ‘No, lei deve studiarle! Sono solo due pagine!’. Disse mamma. Mi misi a studiare annoiatamente. ‘Hai finito di studiare?’. ‘Sì devo finire di leggere le ultime due righe.’. ‘È pronto a tavola!!!
Ginevra
… il papà disse ‘Non ci credo, adesso ti sei preso le sgridate da mamma e adesso ci siamo rovinati una bella giornata e invece di vederti un bel film devi fare i compiti e ti meno ancora e così finisce la giornata.
…‘Papà io so già tutto di storia perché sto molto attenta in classe’. Mamma di dice: ‘Dopo mangiato vai a fare tutti i compiti, così quando hai finito hai tutto il tempo per giocare.
Marzia
… papà poi mi disse: ‘Ti aiuto a fare i compiti se vuoi’. ‘Va bene’. ‘Non la aiutare!’. Entrò nel discorso la mamma!
…‘Se non vuoi fare i compiti, vai a scuola senza compiti’. ‘No, no, no, li faccio subito papà’. ‘Mmm, lo sapevo’.
Shadey
… ‘Dimmi tutta la storia, così se la sai giochi un altro po’ alla play, e se non la sai studi tutto il pomeriggio’. ‘Uffa ma io so già tutto di storia, tu ti fidi di me?’. ‘No ora non mi fido più di te’. ‘Mi dispiace ma ora non ti credo più’. ‘Perché non mi credi più? Io vado benissimo a scuola e studio ogni cosa che mi danno le maestre’. ‘Allora perché tua madre dice che gli insegnanti si sono lamentati di te?’. ‘Non è vero mamma ti ha detto una bugia’. ‘Allora hai detto così e ora vado a chiamare tua madre’. ‘No no per favore papà mamma mi mette in punizione’. ‘Che cosa mi hai detto? In punizione per due settimane’.
Anita
…papà rispose ‘Se non hai studiato ti metto in punizione se le sai sei fortunato’. Il bambino rispose ‘Ok te lo dico, posso ripassare?’. ‘Allora non hai studiato?’. ‘Stai in punizione’. ‘Quale punizione?’. ‘Non giochi per una settimana alla play’. ‘Uffa’.
Amelia
… l’ho fatto perché così papà non mi avrebbe sgridato, pensai nella mia testa. ‘Allora facciamo così: se mi sai dire storia puoi andare a giocare ma se non la sai dire, la devi studiare, ok?’. ‘Va bene papà. Poi pensai nella mia testa che non avevo imparato niente, ma poi pensai ‘Gli dico cose senza senso’. E poi iniziai a parlare ma papà prese il libro e mi disse ‘Tutto sbagliato!’ Papà non mi fece giocare.
Ivan
… ricordo come se fosse oggi. La mamma era appena tornata dal lavoro. Io stavo giocando da un’ora!! ‘Hai fatto i compiti?’. ‘Sì certo’. ‘Non è vero che hai fatto i compiti, sei messo in punizione per due giorni’.
… ‘Dai smettila di piangere, tieni un fazzoletto e asciugati le lacrime! Ora ti metterò alla prova, se me la saprai dire potrai giocare ancora un po’, se non la saprai dire, scordati i videogiochi per i prossimi tre giorni. Ok?’. Disse papà. ‘Ok ci proverò’. E agitata presi il libro e piano piano gli dissi storia. ‘Vedi che se ti impegni sei brava?’. ‘Si lo so, sono bravissima, concluse orgogliosa.
VORREI ESSERE …
Leggera come un gabbiano. Elegante come una leonessa. Astuta come una volpe. Buona come un gatto. Intelligente come un leone. Delicata come una cagna. Veloce come uno struzzo. Fedele come un riccio. Instancabile come un leopardo. Scattante come una gallina. Laboriosa come una scimmia.
Greta A
UNA GIORNATA
IN COLLINA
Io mi trovo in collina ed è una bellissima giornata di primavera. Intorno a me vedo alberi, fiumi, fiori e animali. Gli animali che vedo sono talpe, ghiri, porcospini e volpi. Raccolgo anche frutti da un campo di una famiglia che ho conosciuto e mi danno castagne e noci. Poi li saluto e vado in una bottega di un artigiano che lavora il legno, il ferro e il cuoio da cui si ricavano mobili e vasi.
Nicole P
L’ALLUVIONE
Due anni fa stavo andando a scuola con mio padre e l’acqua arrivava a metà delle ruote della macchina. Stava piovendo già da due giorni, le strade erano rotte e piene di buche allagate. Quel giorno avrei dovuto fare motoria, a ci dissero che la palestra era allagata e per una settimana non siamo potuti andare in palestra e mi dispiaceva molto.
Nicole P
… te l’ho detto, è un fannullone’. Io corsi in camera con il libro di storia e cominciai a leggere. ‘Che noia’. Poi papà entra in camera per aiutarmi. La mamma scioccata si mise a cucinare. Il giorno dopo andai a scuola con almeno una volta i compiti di storia studiati.
Giulia T
IL COMPUTER
A casa abbiamo un computer, io però non lo uso quasi mai perché a mio papà gli serve per lavoro. A marzo lo usavo per fare i compiti e per stampare le immagini quando non si poteva andare a scuola per il corona virus. A volte lo uso per cantare al Karaoke e guardare i testi delle canzoni. Io preferisco stare al telefono oppure al tablet perché il nostro computer è lento
IN MONTAGNA
Sono in montagna a Vallepietra nel mese di agosto, vedo molte bacche, fauna e piante. Camminando ci sono molti prati di pascolo, scoiattoli e di notte ho visto anche il cinghiale. Nel centro