Quando l’arte si occupa di economia e della crisi ambientale mondiale
Draghi scrive al M° Guadagnuolo
L’artista Francesco Guadagnuolo, ha ricevuto una missiva del 19 ottobre 2021, protocollato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Gentile Professor Guadagnuolo,
il Presidente del Consiglio ha ricevuto la Sua lettera ed ha preso visione di quanto ha voluto rappresentare e delle Sue considerazioni, assicurandoLe che comprende e condivide le Sue preoccupazioni. La ringrazia per l’omaggio della riproduzione della Sua scultura “Sostenibilità: per un’Economia Circolare” e per l’attenzione riservatagli.
Un problema così complesso e importante, quale quello degli effetti del cambiamento climatico sul Pianeta e sull’inquinamento, non è sottovalutato ed è oggetto di particolare attenzione da parte di tutte le Istituzioni. Si stanno valutando azioni concrete da compiere e iniziative che questo Governo sta mettendo in atto per affrontare questa grande sfida globale.
L’occasione mi è gradita per farLe pervenire i saluti più cordiali del Presidente Draghi e i miei personali”. Antonio Funiciello (Il Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio dei Ministri).
Il 30 e il 31 ottobre 2021 si è tenuto a Roma il vertice del G20, sotto la Presidenza del Premier italiano Mario Draghi, uno dei temi fondamentali del summit è stato: la crisi ambientale e le politiche da impiegare per proteggere il nostro Pianeta dai cambiamenti climatici provocati dall’inquinamento generato dall’uomo. Dice Francesco Guadagnuolo a riguardo della sua scultura: “Sostenibilità: per un’Economia Circolare”: vuole mostrare un nuovo percorso del lavoro energico in agricoltura, rivalutando il passato, dove la forza del cavallo esibisce rilevanti benefici, in obiettivi di sostenibilità, per una nuova Economia Circolare. In un imminente futuro si dovrà riflettere sull’efficacia economica dell’utilizzo ‘tecnico’ del cavallo.
Oggi ci sono tanti incentivi rivolti alle energie rinnovabili, se una parte fosse indirizzata a sostenere l’impiego del cavallo in agricoltura, ci sarebbero eccezionali vantaggi per la stessa agricoltura e per l’ambiente.
Il tema dell’utilizzo del cavallo in agricoltura mi è molto caro, per questo ho sentito il bisogno di realizzare un’opera scultorea partendo dalla storia: Il cavallo ‘agricolo’ per un’energia circolare, parte dall’idea di utilizzare diversi materiali poveri, in una sola opera, come: cuoio, legno e ferro. Gli oggetti agricoli di una volta indicano e designano la storia e le civiltà del passato, mentre il presente è dato dal riutilizzo del cavallo in agricoltura che da sempre ha affiancato la storia dell’uomo. Gli attrezzi contadini indicano il passato che mi piacerebbe vedere riemergere verso una bio-economia. Il tutto concepito in una piattaforma circolare che gira su se stessa come simbolo di Economia Circolare importante per il benessere del nostro futuro.
Nell’opera scultorea spazio e tempo appartengono l’una all’altra, non sono disgiunte: nelle popolazioni le comunicazioni, come anche le culture e le memorie della storia, si fondono insieme, perché l’arte può soppesare tale proposito, essa riesce a travalicare i confini del proprio tempo. In questo caso il cavallo per l’uomo è stato sempre un aiuto continuo ed ha rappresentato un mezzo di appartenenza nello scorrere del tempo nei confronti della storia dell’umanità.
Pertanto, il cavallo è la storia che ha accompagnato l’uomo nel tempo tra passato, presente e così potrebbe essere anche per il futuro, in questo modo ho ripercorso il processo evolutivo storico del cavallo, trasfigurandolo, nell’era moderna, in un nuovo percorso agricolo-tecnologico intorno a una Green Economy in evoluzione, come mostra la scultura in termini di sostenibilità”.
15 Comitati di Quartiere scrivono ai consiglieri comunali
Disagi servizio idrico
15 Comitati di quartiere chiedono all’amministrazione Terra di risolvere i disagi relativi al servizio idrico. I Comitati, a fronte di ripetute mancanze d’acqua e abbassamenti di pressione, chiedono maggior impegno da parte dei consiglieri comunali. Finora però nessuno ha risposto alla loro missiva.
“Subito dopo l’ennesimo episodio di mancanza di acqua, oltre al cronico abbassamento di pressione notturna - spiega il coordinamento dei 15 comitati di quartiere - avevamo scritto dapprima al Sindaco e poi a tutti i Consiglieri, senza ottenere alcuna risposta o azione da parte loro, e per questo, esprimiamo, ancora una volta, il nostro rammarico.Tenuto conto del silenzio dell’amministrazione abbiamo deciso che, da ora in poi, ci rivolgeremo alle istituzioni superiori e realmente competenti a risolvere le problematiche del nostro territorio”.
Questo il testo della missiva inviata ai rappresentanti comunali.
“Egregi Consiglieri di Aprilia,
Noi, Comitati dei Quartieri Agroverde, Aprilia Centro; Aprilia Nord;Bellavista; Borgata Agip; Borghi Rurali; Campo di Carne; Campoverde; Carano- Garibaldi; Casello 45; Fossignano; Sacida; Selciatella; Toscanini, facenti parte del Coordinamento dei Comitati, qualche giorno fa, abbiamo scritto al Sindaco, chiedendo una dura presa di posizione contro Acqualatina, che gestisce in malo modo la nostra fatiscente rete idrica.
Crediamo sia evidente a tutti che il perdurare di questa situazione non sia più sostenibile. La vetustà di questa rete idrica è palesemente sotto gli occhi di tutti e ci chiediamo quanta acqua vada dispersa quotidianamente prima di agire in modo efficace. Uno spreco di energia che, specie in questo periodo storico, risulta essere un ulteriore schiaffo alla crisi climatica. I guasti sono sempre più numerosi e hanno una durata sempre maggiore; per non menzionare che ormai quotidianamente, dopo le 23 e fino alle 6 del mattino, la pressione dell’acqua è ridotta al lumicino per non dire del tutto assente. Riteniamo che vi sia la necessità di un’azione legale da parte del Comune, contro i responsabili dei danni che subiamo, con queste reiterate interruzioni del servizio pubblico. Non vogliamo solo qualche misero rimborso, ma pretendiamo che Acqualatina metta mano alle proprie risorse, per rinnovare, con un serio piano di azioni solerti, la rete idrica Apriliana, senza più banali scuse o perdite di tempo. In un contesto Europeo, un’amministrazione, che detiene delle quote della stessa Acqualatina e che dice di avere a cuore la “qualità del vivere dei propri cittadini”, non può continuare a rimanere silente ed immobile di fronte ad una situazione che ha del paradossale, arrivando ad essere vergognosa. Ciò che quindi chiediamo a voi, nostri rappresentanti, senza distinzioni partitiche, è una chiara azione politica pubblica per mezzo di una mozione di Consiglio che obblighi la nostra Amministrazione a mettere sul tavolo ogni azione possibile, compresa quella della succitata azione legale, con il fine di risolvere questi continui soprusi che subiamo”.
I Comitati firmatari: Agroverde; Aprilia Centro; Aprilia Nord; Bellavista; Borgata Agip; Borghi Rurali; Campo di Carne; Campoverde; Carano- Garibaldi; Casello45; Fossignano; Sacida; Selciatella; Toscanini, con l’aggiunta del neo costituito Parco Don Angelo.
A.P.
Sanità pubblica inesistente
“Sanità pubblica inesistente ad Aprilia, i cittadini costretti a rivolgersi al privato”. L’intervento è del gruppo “Alternativa Aprilia” che punta il dito contro il modello sanitario targato Zingaretti.
“Aprilia - spiegano i rappresentanti del gruppo - si è trovata ad affrontare un’emergenza che ha dell’incredibile: la carenza dei Medici di base (causa anche pensionamenti), problematica questa che tocca anche altre cittadine della provincia.
Solo nelle ultime ore, grazie ad alcuni medici e alla loro disponibilità ad aumentare da 1500 a 1800 i pazienti a loro carico si è vista una luce in fondo al tunnel, ma dobbiamo essere tutti consapevoli che non è stato risolto nulla, è solo stata messa solo una toppa momentanea. La carenza di figure professionali persiste. Tutto questo ha, sicuramente, radici lontane. Quando con proclami, passerelle politiche e tanto clamore mediatico, si inaugurano strutture come la “Casa della Salute” non si pensa minimamente ai servizi basilari per i cittadini che una struttura degna di nome e contenuti dovrebbe offrire.
Cosa offre questa casa della salute? Ambulatori chiusi, altri in sofferenza perché carenti di specialisti; personale amministrativo non sufficiente: in pratica una vera e propria mancata programmazione tra personale di servizio e Concorsi programmati male e sotto la bufera giudiziaria. In tutto questo si aggiunge “la terza ala della Casa della Salute” i cui tanto proclamati lavori non sono mai partiti. Questa situazione porta, inevitabilmente, il cittadino a doversi rivolgere al privato anche fuori Comune e, purtroppo, in alcuni casi a non curarsi affatto. Un’emergenza nell’emergenza a cui si è cercato di dare una risposta temporanea, evidenziando però ancora di più problematiche irrisolte da parte delle istituzioni, preposte compresa l’amministrazione locale che, nella maggior parte dei casi, preferisce il silenzio alla giusta e reale informazione ai cittadini”. A.P.