Per Franco Gabriele serve un impianto da 5000 abitanti
Depuratore Campo di Carne
I passi in avanti verso la realizzazione di un depuratore a servizio del quartiere Campo di Carne, lascia ben sperare sulla prossima risoluzione nella periferia del problema igienico sanitario legato all’assenza dei servizi e alla diffusione di scarichi non a norma. Un tema particolarmente caro all’ex assessore all’urbanistica Franco Gabriele, che aveva portato avanti una battaglia proprio per l’adeguamento degli scarichi a contenere il rischio di inquinamento ambientale.
Pur manifestando soddisfazione rispetto alla delibera appena approvata, l’ex amministratore non può fare a meno di rilevare il ritardo nella realizzazione di un’opera che già da tempo avrebbe potuto contenere il problema a Campo di Carne.
“Quando ancora sedevo in giunta, sin dal 2015 e anche successivamente – spiega Franco Gabriele – avevo fatto presente la necessità di allacciare le reti fognanti ad un depuratore modulare, una soluzione più rapida da mettere in campo sia per i tempi che per i costi. Dispiace constatare che ad oggi questa soluzione è ritenuta la più idonea, ma nel frattempo abbiamo perso anni prima di assistere alla sua concretizzazioni, anni durante i quali il problema dell’inquinamento ambientale dovuto a scarichi non a norma non è stato risolto e le acque nere hanno continuato a riversarsi senza subire il necessario processo di depurazione”.
La soluzione ora adottata grazie alle risorse erogate dalla Regione, prevede di realizzare un depuratore modulare a servizio di 2500 abitanti equivalenti, espandibile a 5000 abitanti equivalenti. “Se la portata dell’opera è quella descritta dalla determinazione – sottolinea Franco Gabriele – l’opera nasce già sottodimensionata rispetto alle esigenze reali del quartiere. Tra via del Genio Civile, Pantanelle e il centro di Campo di Carne, i residenti già superano i 5000 abitanti. Il rischio concreto è quello di realizzare un depuratore già da ampliare prima ancora che venga messo in funzione. Sarebbe un peccato compiere un passo a metà nella direzione del risanamento igienico sanitario, quando la situazione della zona, con migliaia di persone che da 40 anni non hanno servizi e scaricano nel fosso delle Cannucce è nota da tempo. Per chiudere il cerchio è necessario progettare subito un depuratore della capacità di 5000 abitanti equivalenti”.
Francesca Cavallin
Il progetto realizzato dall’architetto Maurizio Moretti premiato a Urbanpromo
La città per tutte le età
Un incubatore di servizi, punto di riferimento per tutti i cittadini in base alle specifiche esigenze, ma soprattutto in grado di migliorare la qualità della vita degli apriliani donando loro i servizi che ad oggi mancano. E’ con il progetto denominato “La città per tutte le età”, realizzato dall’architetto Maurizio Moretti e dallo Studio ADLM, che la città di Aprilia ha partecipato all’edizione 2021 di Urbanpromo, uno dei più importanti eventi culturali dedicati al tema della rigenerazione urbana, nonché importante vetrina a livello nazionale che in passato ha visto la città di Aprilia primeggiare e vincere il prestigioso premio con il piano di riqualificazione intersettoriale “Prossima Apertura”, che ha portato alla nascita di piazza della Comunità Europea al posto della buca della zona 167. Anche quell’area è stata progettata da Maurizio Moretti, che il 19 novembre scorso a Milano ha presentato alla platea di Urbanpromo il nuovo prestigioso progetto, alla presenza del sindaco Antonio Terra e dell’assessore all’urbanistica Omar Ruberti.
Si tratta di uno degli interventi integrati inclusi nel piano “Connessioni Verdi Urbane” che il Comune di Aprilia ha presentato per il Pinqua ottenendo un finanziamento di 15 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile. Nello specifico l’incubatore sociale di servizi pubblici e privati, troverà posto all’interno di un’edificio di circa 200 metri quadri distribuito su due piani e che verrà realizzato sull’area verde tra via Carroceto e via Guardapasso nelle disponibilità del Comune di Aprilia, che utilizzando 500 mila euro dei fondi Pinqua, ha deciso di sopperire alla carenza di servizi che non risparmia l’area est di Aprilia.
“L’intervento – sottolinea l’assessore all’urbanistica Omar Ruberti - che sarà realizzato nell’ambito di aree destinate ad opere di urbanizzazione secondaria è parte della lottizzazione proposta dal Consorzio di Urbanizzazione Carroceto. Procederemo a rivedere i termini della convenzione come abbiamo fatto con altre lottizzazione e quindi di conseguenza rimodulare le opere compensative; nel frattempo abbiamo pensato di inserire l’area nel progetto Pinqua per realizzare con le risorse del Ministero i servizi che mancano, in particolare un centro polifunzionale su quel terreno, utile a riqualificare l’area realizzando uno spazio per i servizi pubblici e privati. La città per tutte le età risponde pienamente allo spirito del bando Pinqua: sarà la casa di tutti i cittadini, dai più piccoli agli anziani, capace di valorizzare la qualità del tempo libero di tutti i cittadini. Siamo ben felici di portare il nostro progetto Pinqua all’interno di questa prestigiosa rassegna al Meet di Milano, nell’ambito di una manifestazione alla quale parteciperemo per la seconda volta, testimoniando la possibilità di una integrazione tra interventi pubblici e privati. Il progetto, realizzato dall’architetto Moretti e dallo studio ADLM presenta diversi elementi innovativi, che mirano a migliorare la qualità dell’abitare attraverso la costruzione di luoghi a servizio della socialità e della collettività”.
Francesca Cavallin