La bretella scorporata dal progetto Roma-Latina
La Cisterna-Valmontone
Scorporata dal progetto originario legato alla Roma Latina, la bretella di collegamento Cisterna Valmontone potrebbe vedere la luce in tempi più brevi, senza essere soggetta a pedaggio. Alla luce delle novità emerse nelle ultime ore, il Partito Democratico di Aprilia esprime la propria soddisfazione, sottolineando quanta importanza possa avere un’opera tanto strategica per il territorio.
“Senza tentennamenti – sottolinea il responsabile del settore lavoro e sviluppo economico del PD di Aprilia Marco Luigi Muzi – abbiamo sempre sostenuto l’importanza della realizzazione della Bretella Cisterna-Valmontone. Siamo soddisfatti della nomina a commissario di Antonio Mallamo, attuale amministratore unico di Astral e siamo convinti che questa svolta sarà decisiva per la realizzazione di questa opera”.
Un’opera prima legata all’esecuzione della rete autostradale di collegamento tra Roma e Latina: ora l’avvio di un iter semplificato dovrebbe servire a realizzare in tempi più brevi la bretella, che dovrebbe veder la luce grazie a finanziamenti pubblici per 300 milioni di euro.
“Risorse già disponibili – sottolinea il partito – e lo scorporo consentirà di eliminare il pedaggio dalla Cisterna-Valmontone, trattandosi a quel punto di una superstrada anziché di un’arteria autostradale. Ciò consentirà anche un minor consumo di suolo, con importanti benefici sia in termini ambientali, sia economici grazie alla riduzione dei costi di realizzazione dell’opera”.
Un’opera imprescindibile per Aprilia e per gli altri comuni della provincia, necessaria a sostenere lo sviluppo economico dei vari comparti.
“Un intervento atteso da anni – spiega Muzi - non solo per rilanciare la vocazione industriale ed agricola dell’economia locale, ma anche per decongestionare lo svincolo autostradale di Valmontone e i volumi di traffico sulla Pontina”.
Francesca Cavallin
Le critiche al sindaco Terra dei gruppi Movap, Aprilia Verde e FuturAprilia
Conti drammatici
“Abbiamo viaggiato negli ultimi cinque anni ad una velocità proibita e ora c’è ne accorgiamo con la stangata varata con il bilancio 2021. Come è emerso con l’approvazione dell’ultimo rendiconto di bilancio 2019, l’amministrazione volontariamente ha scelto di utilizzare come criterio di accantonamento delle somme di dubbia esigibilità quello semplificato che in poche parole le ha consentito, anche durante la campagna elettorale, di utilizzare maggiori risorse rispetto a quelle effettivamente disponibili”.
Lo affermano i gruppi di Movap, Aprilia Verde e FuturAprilia.
“Arrivato al punto della questione la palla non si è più potuta spostare in avanti ed abbiamo dovuto prendere consapevolezza della drammaticità dei nostri conti. Oggi, alla vigilia dell’approvazione del bilancio di previsione 2021 l’amministrazione comunale per far quadrare il bilancio aumenta tutto quello che può aumentare, perché agli errori del passato si aggiungo quelli del presente ovvero quell’ennesimo accantonamento dovuto dagli estremi ritardi che la Giunta Terra impiega per pagare i propri fornitori. Ecco allora che l’addizionale comunale irpef arriva al massimo livello ammesso, quel 0,8% che colpirà soprattutto i lavoratori dipendenti e i pensionati garantendo al comune una maggiore entrata per oltre 1,5 di euro. Viene portata al massimo l’IMU sui terreni agricoli e sulle aree fabbricabili ovvero tutte quelle aree che nonostante l’Inter della variante urbanistica non si sia concluso devono pagare l’imu come edificabile e non più come agricola. Nulla si sa sul fronte della Ta.ri. visto la proroga al 30 giugno 2021 per i termini di approvazione anche se li sarà il vero scontro vista l’imminente introduzione della nuova normativa che consente alle imprese di gestire in proprio il servizio. Ad oggi nulla si sa da parte dell’amministrazione su come si vorrà affrontare questo cambio epocale. Sul fronte delle uscite quella che più colpisce e quella sul fondo contenziosi. Alla vigilia delle scorse festività natalizie l’amministrazione comunale si apprestava a votare in fretta e furia l’accordo transattivo con la società Salini per evitare l’imminente dissesto finanziario causato dalla vittoria della società nei confronti del Comune per una vicenda ventennale. In quelle ore drammatiche la fascia del sindaco era pronta ad essere appesa alla porta dallo stesso Sindaco se i Consiglieri comunali non si apprestavano a votare l’accordo ed evitare il dissesto. Votato l’accordo, trascorse le feste, mangiato il “cappone di Renzo” e ripresa la fascia tricolore, la città di Aprilia si appresta a votare il bilancio 2021, dopo lo spavento dell’imminenti dimissioni del sindaco, preoccupati degli moltissimi contenziosi la proposta di bilancio ha previsto un adeguato accantonamento per i rischi legati alle cause in corso. Le somme accantonante sono pari alla misera somma di 250.000 euro cosa che ora dovrebbe spingere tutti i consiglieri ad alzare la voce per evitare che la fascia del sindaco venga di nuovo riappesa alla porta. La voce dovrebbe essere alzata perché se il bilancio nel bilancio 2021 il fondo si limita a 250.000, nonostante i rimproveri anche della corte dei conti, il bilancio corre il rischio di non rispecchiare la realtà delle cose. Gli aumenti dell’addizionale Irpef e dell’Imu, le ultime cose che sono rimaste da aumentare perché il Sindaco Terra ormai ha aumentato tutto quello che poteva, potrebbero risultare del tutto vano perché quel meccanismo di previsioni non incassate e di conseguenti accantonamenti obbligatori marcia a ritmi spediti senza che si affronti sul serio la questione di aumentare le riscossioni di competenza. La situazione attuale, pochi incassi e accantonamenti elevati perché cattivi pagatori e perché abbiamo crediti “fasulli” ha una chiara responsabilità in chi ci ha amministrato in questi lunghi dieci anni senza che si siano risolte le criticità storiche della nostra città ovvero quello di come riscuotere le tasse e di come poi spenderle correttamente”.
A.P.