La proposta di Andrea Fantoni del Partito Democratico di Aprilia
Consulta immigrazione
Una consulta per l’immigrazione, affinché il comune di Aprilia possa avere un confronto con i cittadini stranieri residenti in città e una conoscenza diretta delle loro istanze e delle loro problematiche. Ad avanzare la proposta il Partito Democratico di Aprilia, che come annunciato nelle scorse settimane ha già avviato i lavori del tavolo permanente sul tema dell’integrazione. Al primo incontro, che si è svolto da remoto il 23 marzo scorso, hanno preso parte i membri del Direttivo locale, il Segretario Alessandro Cosmi, Bertrand H. Mani Ndongbou, ingegnere meccanico, attivista africano e presidente dell’ associazione “Camerunesi di Roma e Lazio”, Fatma Ben Lalla presidente dell’ associazione di volontariato Al Mohujajer e referente del Forum Italo-Tunisino il prof. Domenico Rizzuti, già fondatore del Forum Italo-Tunisino e referente nazionale della Rete Recosol dei Comuni Solidali. Presenti anche Ferdinando Bucci, portavoce italiano dell’ Associazione internazionale ATD QUARTO MONDO, Andrea Fantoni, storico ed esperto in relazioni internazionali ed Emilia Ciorra che ha moderato il confronto. Lo scopo dell’agorà creata dal Partito Democratico di Aprilia, era quello di affrontare con i “nuovi cittadini” i temi e le problematiche riguardanti il difficile percorso di integrazione e interazione con la comunità da parte delle famiglie straniere residenti in Italia. Tuttavia, seguendo l’esempio del partito, anche l’amministrazione potrebbe dotarsi di uno strumento in grado di passare al vaglio le istanze e a tal fine il Pd locale ha rinnovato la richiesta di creare una consulta a livello comunale.
“L’immigrazione - sottolinea in una nota il partito democratico di Aprilia - è per noi un tema interessante da affrontare in maniera completamente diversa da come è stata intesa sino ad ora dalla Pubblica Amministrazione, cioè soltanto come un problema ricorrendo a un approccio puramente emergenziale. Al contrario, è nostra ferma convinzione che, liberata da logiche legate alle mere contingenze del momento e alla ricerca del consenso elettorale, essa può diventare volano di sviluppo e concreta opportunità in termini di valore aggiunto, catalizzando le energie sane delle comunità straniere, partendo dal tessuto associativo, professionale ed imprenditoriale. Il tema dei Nuovi Cittadini non può ridursi al solo“Ius Soli” o, meglio, “Ius Culturae”, sovente impugnato strumentalmente dalle parti politiche per portare avanti uno scontro ideologico fine a sé stesso, ma è soprattutto legato al futuro.
Tanti infatti i giovani immigrati di seconda o terza generazione ormai ben radicati anche nella nostra comunità nella quale si stanno affermando in termini di presenza, talento, studio, competenza, professionalità, valore sociale. Quello di questi ragazzi è il volto emergente di una nuova società calata pienamente nel suo tempo di cui essi costituiscono spesso una delle componenti più vitali e dinamiche a livello locale e nazionale”.
Il tavolo di lavoro, secondo i Dem, può rappresentare la base per un diverso approccio alla trattazione di queste tematiche attraverso il coinvolgimento diretto di chi governa.
“Da questo Tavolo - scrivono i referenti del partito - vogliamo far partire una serie di proposte concrete in ambito territoriale e per questo si chiede l’apertura di un confronto serio e costruttivo con l’Amministrazione cittadina e le forze democratiche apriliane, per aprire una discussione vera sull’istruzione di una Consulta per gli Immigrati, la valorizzazione dell’Incubatore solidale Immigrazione e delle sue esperienze, sensibilizzazione sui temi della interculturalità a scuola e nella società”.
Per il momento il confronto proseguirà solo come tavolo di lavoro organizzato dal Pd, che si riunirà a scadenza periodica su piattaforma digitale, aperto alla partecipazione di chiunque voglia contribuire.
Le iniziative ad esso legate saranno promosse sulla Pagina Facebook ufficiale del Partito Democratico di Aprilia. Già programmato il prossimo incontro, che verterà sulla discussione delle Linee generali del Piano d’azione per l’integrazione e l’inclusione 2020-2021, su come le Regioni siano chiamate a programmare il prossimo settennio di interventi e come le Amministrazioni locali debbano trovarsi pronte e preparate a progettare gli interventi, ma l’obiettivo ambizioso è naturalmente quello di far approdare la consulta nelle sedi istituzionali in modo tale che le istanze possano trovare ascolto, senza essere vissute come problemi ma semplicemente come temi di pressante attualità anche in una città che cresce e si riscopre sempre più multiculturale.
F.C.
Nell’ultimo libro dello storico Matteo Ferrera
La storia di Peppe
Giovedì 1 aprile, alle ore 19,00, in modalità live streaming si è svolta la presentazione del libro “La Guerra dell’Uomo Verticale” di Matteo Ferrera, storico apriliano.
L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Tre Colli Cycling Team e dall’Associazione Turistica Pro Loco Ardea per incentivare la lettura e diffondere la cultura del libro. Presenti in qualità di relatori Filippo Fasano, presidente dell’A.N.P.I. di Aprilia “Vittorio Arrigoni”, Rossano Tantari, consigliere nazionale U.N.P.L.I. e presidente Pro Loco Ardea e Giorgio Giusfredi, consigliere comunale di Aprilia. E’ intervenuto anche il segretario del PD di Aprilia Alessandro Cosmi.
La presentazione del libro, avvenuta online vista l’emergenza sanitaria, ha riscosso un ottimo successo visti i numerosi accessi e le numerose visite online registrate durante l’evento. Il libro del prof Matteo Ferrera affronta la storia di suo nonno Giuseppe Magnaterra, detto “Peppe”, un reduce della Seconda guerra mondiale sul fronte greco. Nel 1943, ad appena vent’anni, il giovane ragazzo marchigiano viene spedito a combattere in Grecia nei mesi precedenti l’armistizio dell’8 settembre.
Scontratosi subito con la dura realtà della guerra, viene fatto prigioniero dopo aver resistito ai tedeschi a seguito dei giorni convulsi dell’armistizio. Internato in un campo di concentramento in Lituania, subisce una dura e crudele prigionia, non prima di aver percorso mezza Europa su un treno bestiame e di essere scampato al naufragio di una nave. Dopo tre anni, finalmente, il ritorno a casa.