La proposta di Astorre sulla Città Metropolitana
Sindaco diretto
“Sono totalmente d’accordo con il segretario regionale del Pd Lazio, il Senatore Bruno Astorre. Il sindaco della Città Metropolitana, l’ex presidente della Provincia di Roma per intenderci, deve essere eletto direttamente dai cittadini di tutta la Provincia e non solo da quelli di Roma. L’attuale legge Delrio va modificata. Ha ragione Astorre quando dice che non possiamo permetterci che una figura così importante venga scelta solo da Roma. Oggi ringraziando il cielo abbiamo Gualtieri. Ma basta guardarci indietro di qualche mese: il duo Raggi/Zotta non ha funzionato. La macchina amministrativa si è fermata. È rimasta inchiodata. E questo ha avuto riflessi negativi per lo sviluppo dei Comuni della cintura metropolitana: il finanziamento di scuole, di strade, di infrastrutture vitali per chiunque. La riforma va raddrizzata. Inutile girarci intorno. Il segretario del Pd Lazio come al solito è andato dritto al punto. Idem per quanto riguarda i consiglieri metropolitani. Impossibile pensare che lavorino senza permessi o rimborsi, come fosse un ripiego. Amministrare è una cosa seria”.
Lo dichiara la consigliera regionale del Pd Michela Califano
Oltre alla carenza di personale c’è il problema dei dirigenti che si spostano o vanno in quiescenza
Fuga dei dirigenti
La fuga di dirigenti dal Comune di Aprilia rischia di mettere in crisi una macchina amministrativa già messa a dura prova dalla carenza di personale, più grave in alcuni settori strategici.
Un problema che da anni interessa l’ente di piazza Roma, dove i dirigenti vanno e vengono con grande facilità, mentre quelli di ruolo, assunti sulla base dei vecchi concorsi, hanno preso altre vie o più spesso - come nel caso dello storico dirigente Vincenzo Cucciardi, di Aristodemo Pellico o Rocco Giannini, hanno raggiunto l’età pensionabile e si stanno godendo il meritato riposo dopo tanti anni di lavoro.
Ma oltre alle uscite programmate dei dirigenti di ruolo, numerosi sono stati i casi di dirigenti che a sorpresa hanno scelto di andare via, a servizio di altri enti locali dove hanno trovato magari una maggiore stabilità o condizioni più favorevoli. È il caso del dottor Emiliano Di Filippo, dirigente del settore Finanze che di prepara a lasciare Aprilia a partire dal prossimo 15 giugno per prendere servizio a tempo pieno presso il Comune di Formello, dove comunque presta servizio dal mese di maggio.
Ma il Comune nord pontino ha dovuto rinunciare a un’altra figura storica, come quella dell’architetto Paolo Ferraro, dirigente del settore urbanistica ora affidato ad interim al dirigente del settore lavori pubblici.
Un rapporto travagliato, quello tra l’ente e Ferraro che già una volta aveva scelto di andare via prendendo servizio a Latina, salvo poi rivedere le sue posizioni e tornare a occuperare quel posto. Questa volta però l’architetto ha ricevuto un’offerta che non si può rifiutare, scelto da Gualtieri alla guida del settore della Trasformazione Urbana.
Non è chiaro se la gestione della macchina amministrativa da parte dell’amministrazione negli anni possa aver avuto un peso in questa fuga dirigenti, di certo i trasferimenti rappresentano una grave perdita per l’ente, che in assenza di figure dirigenziali a tempo indeterminato presto o tardi potrebbe dover pensare di predisporre nuovi concorsi per risolvere la criticità esplosa negli ultimi anni. Criticità forti in questo caso soprattutto per l’importanza strategica del dirigente alle finanze.
Francesca Cavallin