Boi e La Pegna sulla questione degli affidamenti diretti della Progetto Ambiente
“Andiamo fino in fondo”
Non è escluso che il caso degli affidamenti diretti senza alcuna gara di appalto per i servizi svolti presso la Progetto Ambiente, il caso per il quale l’ex amministratore unico della società Valerio Valeri si troverà a rispondere in tribunale del reato di abuso di ufficio, a breve possa finire al centro di una commissione trasparenza ad hoc. Una commissione volta non solo a chiarire aspetti ad oggi ancora nebulosi e sui quali sono in corso approfondimenti da parte degli enti preposti, ma anche per capire quale sarà il ruolo del Comune di Aprilia nel processo verso Valeri. Ad annunciare la volontà di andare fino in fondo sono i consiglieri d’opposizione Roberto Boi e Vincenzo La Pegna, che ricopre anche il ruolo di presidente della commissione trasparenza, a suo tempo firmatari delle denunce in Procura e presso l’Anac.
“A breve riteniamo che il caso debba tornare ad essere discusso nelle sedi preposte - dichiarano i due consiglieri - e in quella sede chiederemo ulteriori chiarimenti, come del reato abbiamo fatto prima di sottoscrivere gli esposti, chiedendo alla Progetto Ambiente il business plan che non ci è mai stato dato. Dalle dichiarazioni del sindaco, secondo il quale non sarebbe stato arrecato nessun danno al comune, si evince che l’amministrazione non viva come un’urgenza costituirsi parte civile nel processo per abuso di ufficio intentato verso l’ex amministratore della partecipata. Peccato che ben due giudici la pensino diversamente, visto che la richiesta di rinvio a giudizio è stata accolta e che anche l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato abbia rilevato nell’operazione della Progetto Ambiente violazioni di legge per quegli incarichi diretti frazionati ma continuativi nel tempo a beneficio delle stesse ditte, che hanno portato il Comune a spendere cifre milionarie, con i soldi della collettività. È sicuro di poter scegliere di non costituirsi parte civile, anche a fronte di accuse tanto circostanziate? E se come rilevato anche da Anac il danno esiste, chi si assumerà la responsabilità di non costituirsi parte civile solo per difendere un uomo di fiducia del sindaco?”.
Interrogativi che Boi e La Pegna pongono all’amministrazione, dopo il rinvio a giudizio di Valeri e dopo che Anac ha rilevato “la non conformità dell’operato della società Progetto Ambiente agli articoli 21,30,35, comma 12 e 36 del Dlgs n. 50/2016 in quanto appare del tutto anomalo e non giustificato il susseguirsi di affidamenti di durata mensile, tutti aventi a oggetto il medesimo servizio per valori identici (che sommati risultano superiori alla soglia comunitaria) e in favore dei medesimi soggetti”.
Francesca Cavallin
Il Comune verrà supportato dalla Geropa srl
Lotta all’evasione
La Geropa srl mantiene la partnership con il Comune di Aprilia per la lotta all’evasione e all’elusione fiscale. La società che da anni collabora già con l’ufficio Tributi è stata infatti l’unica a partecipare al bando indetto a marzo dal comune per cercare un supporto organizzativo per garantire una gestione ottimale in proprio del servizio di riscossione ordinaria e per le attività di recupero dell’evasione e dell’elusione delle entrate tributarie e patrimoniali. Per aggiudicarsi l’appalto per la prestazione di servizi, che prevede una durata di cinque anni per un valore economico stimato pari a 2 milioni 491 mila 950 euro, era però necessario rispettare i parametri imposti dal bando sia in relazione all’offerta tecnica che all’offerta economica. Nei giorni scorsi la commissione tecnica, composta dal presidente dottor Stefano Pizzato e dai commissari dottor Stefano Mencucci e dottoressa Teresa Marino, ha proceduto con l’apertura delle buste e assegnato un punteggio di 52 su 70 per l’offerta tecnica migliorativa in termini di prestazioni e servizi, mentre 30 punti, ovvero il punteggio massimo è stato attribuito all’offerta economica. Con un punteggio di 82,75 la Geropa è stata ritenuta idonea e pertanto nei prossimi giorni, come proposto dalla commissione, si procederà con l’affidamento.
Si conclude così una procedura poco partecipata, ma del resto anche durante il precedente mandato del sindaco Antonio Terra il tentativo di esternalizzare il servizio si era rivelato un flop ed era stato bloccato da ricorsi che almeno in questo caso non potranno esserci, non essendosi presentati altri concorrenti per la manifestazione di interesse. Del resto però la difficoltà del Comune ad incassare soprattutto per quanto riguarda la riscossione coattiva e l’elevato numero di evasori, in parte stanati grazie alle attività di accertamento condotte dagli uffici, hanno convinto l’amministrazione a procedere nella scelta di un partner privato, pur senza esternalizzare il servizio.
Francesca Cavallin