Sui lavori nell’area verde di Campo Ascolano
I conti non tornano
Con una determinazione dirigenziale del 31/12/2024 (n. 1738), è stato avviato un intervento di riqualificazione dell’area verde di Largo Tevere – Campo Ascolano, con un impegno di spesa di oltre 121mila euro. Ma qualcosa non torna. Dopo l’inizio dei lavori, numerosi cittadini ci hanno segnalato:
L’abbattimento di molti alberi, soprattutto pioppi L’uso di pale meccaniche per rimuovere la vegetazione.
Una significativa alterazione dell’aspetto naturale del terreno, per questo abbiamo presentato un’interrogazione con richiesta di risposta orale in Consiglio Comunale chiedendo:
1- Se davvero sono stati abbattuti alberi e perché;
2- Se ci sono perizie agronomiche a giustificazione;
3- Se l’intervento rispetta il Regolamento Comunale del Verde;
4- Quante e quali nuove piante verranno messe a dimora;
5- Se sarà rispettata la disposizione originaria dell’area;
6- Se l’area è sottoposta a vincolo paesaggistico;
7- Se sono state richieste le necessarie autorizzazioni;
8- Perché il progetto non è passato in Giunta, ma approvato direttamente da un dirigente.
Chiediamo chiarezza e trasparenza su ogni passaggio.
La tutela del nostro verde non è negoziabile!
M5SPomezia
Lo spettacolo teatrale che accende il dibattito sull’educazione dei giovani
Snitchare a Torva Alta
Nel teatro parrocchiale “San Vincenzo Pallotti” di Torvajanica Alta, sabato 9 maggio è andato in scena “Snitchare” (dall’inglese “to snitch”, fare la spia), scritto e diretto da Riccardo Passalacqua. La scena si svolge su un set efficace nella sua semplicità: un’aula di tribunale con alcune sedie vuote, destinate ai giovani attori che interpretano i loro coetanei protagonisti e testimoni della vicenda, una cattedra con un libro di diritto penale sopra, il ritratto del presidente Sergio Mattarella a scrutare il pubblico, simbolo silenzioso delle istituzioni che, anche stavolta, sembrano aver fallito il loro compito d’educare le giovani generazioni. Lo spettacolo si ispira a un caso di cronaca vera avvenuto a Marino nel novembre del 2024: una ragazzina di 12 anni aveva accoltellato un suo compagno di classe, reo di aver fatto la spia, per aver raccontato all’insegnante che lei aveva copiato un compito.
La dodicenne aveva colpito il coetaneo con un coltello da cucina, che aveva nascosto nel suo zainetto, e poi era scappata: in seguito lei stessa ha chiamato i Carabinieri piangendo, raccontando quanto avvenuto e consegnando l’arma. In “Snitchare” la storia viene ricostruita cambiando alcuni dettagli, ad esempio l’aggressore è un ragazzo di 14 anni, età dalla quale un minore diventa imputabile penalmente per la legge italiana. Escamotage che viene usato per proseguire con il dibattito al centro dello spettacolo, che mette il pubblico di fronte al dilemma: assolvere o condannare?
In altre parole, punire o ascoltare? Capire cosa abbia portato a un gesto così estremo e poi educare affinché non accada più, oppure perseguire senza appello? Il sottotitolo dello spettacolo è “Te l’insegno io l’educazione”, frase chiave assertiva che viene dal mondo adulto; in contrasto con le frasi che invece i bravi attori ripetono spesso, interpretando i loro coetanei: “Dovevo farmi i fatti miei!”, “A me non me ne può frega’ de meno!”, suggerendo quasi che l’indifferenza sia l’unico modo per affrontare la questione. Lo spettacolo è una sorta di Adolescence in versione nostrana, e come la serie Netflix di grandissimo successo, tocca molti nervi scoperti. Infatti il dibattito si fa subito acceso, moltissime le mani alzate tra il pubblico, che chiede d’intervenire. “È colpa dei social”, “È colpa di WhatsApp e dei videogiochi”, “I giovani non escono mai dalle loro camerette”. Una signora dice: “Questa generazione ha avuto tutto, troppo in fretta e non apprezza niente”. Un’altra signora apre il suo intervento specificando di non avere figli ma ha comunque notato che i genitori di oggi tendono sempre a giustificarli, a non dare mai loro la colpa, aggredendo talvolta chi muove loro critiche nell’intento di educarli, come gli insegnanti. La ferma subito un altro spettatore che risponde “non è semplice capire chi sta sbagliando: e se fossero proprio la scuola e le istituzioni a essere rimasti indietro, a non capire come funziona la società oggi”?
I toni si scaldano subito, e allora il regista riprende il microfono, premettendo che ha poca voce perché il giorno prima è stato al Foro Italico, con un gruppo di ragazzi di Pomezia che fanno tennis. Prende parola anche la sindaca Veronica Felici “da madre” ha amato il tema della rappresentazione teatrale, dice “bisogna fare assolutamente qualcosa per far uscire i ragazzi dalle loro camerette”, che ha “mille idee ma non sa come metterle in pratica”, e poi guarda Don Blaise, il parroco di Regina Mundi, con lo sguardo di chi delega volentieri. Lo spettacolo finisce con i ragazzi che srotolano uno striscione con scritto “No alla guerra”, e la sala applaude e un po’ si commuove: un invito ai potenti del mondo, ma anche ad abbracciare un atteggiamento di pace nella vita di tutti i giorni.
Lo spettacolo è più che riuscito e tutti quanti si prendono i meritati applausi. Vanno citati tutti, soprattutto i giovani attori Mattia Ranaldi, Matteo Di Ponzio, Helen Pantaleoni, Giulia Acanfora, Viola Bruni, Sofia Campanelli, Vittoria Meloni, Sofia Grillo; Francesco Carcani che interpreta il giudice e Fabrizio Mari, il poliziotto.
Poi le costumiste Mariacristina Russo e Marta Bruni e, infine, il regista Riccardo Passalacqua con l’aiuto regia di Lucia Carfora. La speranza è che questa rappresentazione venga portata nelle scuole e sul territorio perché è un ottimo modo per ragionare nello stesso spazio fisico (non in un post su Facebook) tra adulti e ragazzi, persone normali e istituzioni, famiglie con altre famiglie, sull’educazione delle nuove generazioni ma in fondo di tutti: il punto non è tanto trovare una soluzione, quanto far ripartire un dialogo interrotto.
Laura Fontana
Ponti sulla Litoranea
Il 5 maggio 2025 è stato redatto verbale di consegna anticipata parziale per i “Lavori di messa in sicurezza del Ponte C” in corrispondenza del km 7+600 nei pressi del Cancello n. 8 sul tratto Ostia Torvajanica S.P. 601.
L’avvio dei lavori, è stato ordinato dopo averne verificato la fattibilità senza alterazioni dell’attuale assetto viario ed entro la fine del mese di giugno ci sarà il ripristino definitivo del tratto di strada e all’eliminazione delle limitazioni di carico fino al bivio con la SP Ostia Anzio-Pratica di Mare (Campo Ascolano).
I lavori verranno eseguiti con orario continuativo di 24 ore al giorno e non modificano l’attuale viabilità che consente la regolare fruizione dei servizi pubblici, secondo quanto già previsto dalle vigenti ordinanze di disciplina del traffico.
L’intervento che riguarda il Ponte D sito nel Comune di Pomezia al Km 11+050 della S.P. Ostia-Anzio sarà avviato al termine della stagione estiva.
A renderlo noto la Delegata alla Viabilità di Città metropolitana di Roma Capitale, Manuela Chioccia.
Ufficio comunicazione Città metropolitana di Roma Capitale