Il concerto reading di Ilenia Costanza il 25 giugno
La trinacria è femmina
Sabato 25 giugno alle ore 21 al Summer Fest 2022, a Nettuno arriva il calore/colore della Sicilia con tutta la sua femminilità.
Partita nel 2013 dalla Città del Gusto del Gambero Rosso, in cui Ilenia Costanza e Lorena Vetro raccontavano la loro terra preparando cazzilli e caponata, nel 2016 “La Trinacria è Femmina”, con un’orchestra tutta al femminile, debutta nella straordinaria cornice della Valle dei Templi di Agrigento, davanti al Tempio di Giunone, per proseguire in varie regioni, presentando anche il CD Live contenente i brani più significativi dello spettacolo.
“Considerateci le Gorgoni che danno senso alla Trinacria: Medusa, che rappresenta la perversione intellettuale; Steno, la perversione morale; ed Euriale, la perversione sessuale. Ma lasciamo a voi la distribuzione dei ruoli!” Un divertente e poetico concerto reading che racconta la Sicilia partendo dal lessico femminile delle parole che la caratterizzano...“Siccità è femmina...- dice la Costanza - Santa Rosalia e Sant’Agata sono femmine. Imprenditoria è femmina... selvaggia e disonorata però. L’emigrazione è femmina; la mafia lo è; la maschera di Pirandello e la roba di Verga.Ma anche la vigna, la mandorla e l’arancia. E il pistacchio. Sì, perché da noi il pistacchio si chiama ‘a fastuca! E diventa femmina... come la bellezza!”.
Ilenia Costanza cunta (racconta) la sua terra con le parole dei più grandi scrittori, da Pirandello a Quasimodo, da Buttitta a Bufalino e Sciascia; mentre Lorena Vetro, l’ultima Cantastorie, voce portentosa e coinvolgente, con la sua chitarra canta le leggende: Rosa Balistreri, Otello Profazio, Nonò Salamone; senza tralasciare contaminazioni da Domenico Modugno a Mercedes Sosa e Marlene Dietrich… La Leggenda di Colapesce, Barbablù, Amara Terra mia, Lili Marleen, Malarazza, Qua si campa d’aria e tante altre, fino al tripudio del pubblico che si commuove e ride nel contempo, mentre le note dell’isola bella vibrano grazie al flauto traverso, all’ottavino e al bandoneon di Monica Tenev.
“Bastano una donna e un tamburo, per fare scoppiare una rivoluzione” , e sarà vero, vista l’energia delle tre artiste, che spinge il pubblico a “dimenarsi” sulle poltrone; in uno show che sazia anche, perché non tralascia la cucina (femmina anche lei!), dal cannolo e la sua simbologia all’invidiosa astuzia che generò la sarda a beccafico; svelando trucchi, ricette e origine di una cucina povera di materia prima e ricca di sapore... il sapore di quella primordiale ricchezza che è l’amore.
Andrea Cavazzini
Bonus psicologico
“Il bando della Regione Lazio che destina risorse per favorire l’accesso al bonus psicologico per i giovani tra i 6 e i 21 anni rappresenta un’ottima notizia. L’auspicio è che anche altre Regioni adottino misure simili”. Lo dichiara David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi.
“Questo provvedimento è in linea con il bonus psicologico previsto dal Governo a livello nazionale - aggiunge - confermando la bontà di questo strumento efficace, accessibile e capillare che dà una risposta concreta a un problema reale”. “Infatti - conclude il presidente del Cnop - con la pandemia si sono molto accentuate le forme di disagio psicologico tra i giovani. Il Servizio Sanitario Nazionale e il mondo della Scuola registrano una cronica mancanza di Psicologi. Pertanto va appoggiata ogni iniziativa finalizzata a dare sostegno a chi non può permetterselo privatamente”.
Ordine degli Psicologi
Il libro “Baciarsi” di Elisabetta Moro e Marino Niola edizioni Einaudi
Il significato del bacio
Elisabetta Moro, Marino Niola, “Baciarsi”, Einaudi, Torino 2021, pp. 102, Euro 11,00.
Gli studiosi del comportamento animale, d’accordo con quelli del comportamento umano (etologi ed antropologi), fanno risalire il Bacio ai primi ominidi, quando i genitori –madre in particolare- masticavano il cibo, e tenendolo in bocca, lo passavano in bocca ai figli, da allora questo gesto di nutrimento materiale, primario e naturale, si sarebbe trasformato in nutrimento dell’anima (cfr. pp. 3 e 4). E’ il gesto universale per eccellenza, piccolo ma capace di esternare e simbolizzare un’infinita gamma di sentimenti in tutto il pianeta.Fin dalle Sacre scritture e altri testi sacri delle diverse forme religiose, il bacio e il baciarsi possono assumere tanti significati variabili da cultura a cultura, da società a società, da contesto storico a contesto storico, fa latitudine a latitudine; capace di segnare il confine fra natura e cultura (cfr. p. 57). Universale ma variabile, unico ma dal significato di volta in volta diverso. Capace di esprimere con intensità e significazione diverse affetto ed empatia, amore e stima, fedeltà ma anche odio e tradimento (esemplarmente sacrale –ma non unico- il bacio di Giuda, commentato dagli autori, sia come sacra scrittura che come rappresentazione pittorica, da p. 65 a p. 68), anche castità e intensità erotica, sottomissione, satanismo (cfr. da p. 68 a 71), amicizia e riconoscimento, relazione, fratellanza….Quindi “il baciarsi è un gesto che può assumere i significati più diversi (introduz., p. XII), a secondo della situazione estemporanea e contingente, il contesto socio relazionale, il livello di evoluzione dei costumi, la situazione storica e politica, pur mantenendo un suo valore e significato universale e transculturale. E’ anche un indicatore dei cambiamenti sociali a livello interpersonale, dell’etica e dei costumi e questo si mostra in maniera evidente nel cinema, pensiamo ai baci carichi di eros inespresso e costretto dei tempi del muto, ai bacetti casalinghi del cinema americano (ma anche italiano) al tempo dei cosiddetti ‘telefoni bianchi’ o ancora negli anni 50 primi 60, fino ai baci digitali (da p. 95 a 99), i baci serializzati (p. 83).
Il bacio è la prima vittima dell’epidemia che ha sconvolto il pianeta che ha “trasformato il contatto in contagio, l’effusione in infezione; ponendo l’immunità al centro di tutte le pratiche sociali, ciascuno di noi ha contribuito a mettere fra parentesi la comunità, privandola di quella necessaria promiscuità che è il suo veicolo fisiologico e simbolico. Senza corpi che si toccano, mani che si stringono labbra che si sfiorano, la comunità…si disincarna e diventa pura astrazione” (introduz., p. VIII). E’ interessante, a proposito di contatto e contagio, il paragrafo “Il bacio al lebbroso (da p. 63 a 65). Chissà se quando sarà finita del tutto la pandemia il bacio avrà lo stesso significato, lo stesso valore relazionale, erotico, materiale e simbolico, nelle diverse società e culture come lo aveva prima?
Questi e altri interrogativi si pongono i due autori di questo interessante studio: E. Moro che è docente di antropologia culturale all’Univ. S. Orsola Benincasa di Napoli e M. Niola che insegna antropologia culturale dei Simboli sempre presso la stessa università. Capitoli del libro mettono a fuoco i paradigmi filematici (dal greco antico ‘filema’, che vuol dire –appunto-Bacio), percorrendo, con leggerezza ma anche con estroso rigore scientifico, esempi e pagine significative della tradizione letteraria, artistica, mitologica che si sono sedimentate nell’immaginario collettivo occidentale e non solo, e che oggi possiamo ritrovare nelle forme attuali dell’arte e della comunicazione: film, teatro, fiction, rappresentazioni artistico espressive in digitale ecc.
Giuseppe Chitarrini