Il Pontino Nuovo • 8/2019
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Quale fra la Torre Comunale e
Torre Maggiore necessita mag-
giormente, secondo i cittadini di
Pomezia, di essere restaurata?
Questa in sostanza la domanda
posta dall’Associazione Latium
Vetus ai suoi follower su Face-
book. Una domanda dagli esiti
molto netti. Per il Comune di Po-
mezia e la Regione Lazio non ci
sono dubbi, la risposta a questa
domanda è rappresentata dalla
Torre comunale. I due enti hanno
infatti stanziato 90.000 euro (di
cui 40.000 di fondi comunali) per
un intervento di valorizzazione
(che non comprende la messa in
sicurezza delle murature esterne)
alla torre comunale di Piazza In-
dipendenza rientrante nei “beni
inseriti nella Rete regionale delle
dimore, ville, complessi architet-
tonici, parchi e giardini di valore
storico e storicoartistico”. Fra i
cittadini che hanno risposto al
sondaggio su internet - come i
4.817 cittadini firmatari della pe-
tizione nel 2014 - la quasi totalità
ha indicato invece Torre Maggio-
re quale bene monumentale mag-
giormente bisognoso di interven-
ti. “Per adesso l’urgenza mi pare
quella storica...” scrive Antonella
Fagiolo. Latium Vetus è assoluta-
mente d’accordo con questa affer-
mazione e vuole andare oltre:
“Siamo convinti che tutti coloro
che hanno indicato il complesso
medievale di Torre Maggiore,
hanno applicato il principio della
pianificazione e dell’urgenza.
Spendere soldi con coerenza lad-
dove sono maggiormente neces-
all’altro, come Torre Maggiore.
Sembra incredibile e paradossale,
ma in tanti anni, le giunte comu-
nali di Pomezia che si sono suc-
cedute - incluse la giunta Fucci e
quella attuale non hanno mosso
un dito per impostare una strate-
gia di tutela per il complesso di
Torre Maggiore. Il Comune non
ha mai coinvolto gli enti superiori
come la Regione Lazio, non è sta-
ta tenuta alcuna riunione tecnica,
non è stato stanziato nemmeno un
euro di fondi comunali. Neppure
la disponibilità dei proprietari al-
la cessione del bene, dichiarata
ufficialmente nel lontano 2015
servì a smuovere gli enti. E’ inde-
cente.
Già mesi fa l’Associazione La-
tium Vetus aveva denunciato pub-
blicamente come l’amministrazio-
ne comunale di Pomezia fosse in-
teressata solamente al patrimonio
culturale di Piazza Indipendenza
e anche stavolta non siamo stati
smentiti. Questo mentre la conser-
vazione, non solo di Torre Mag-
giore, ma di gran parte del patri-
monio culturale di Pomezia risulti
a rischio (ricordiamo la villa ro-
mana di via Siviglia, il Tempio del
Sol Indiges, per non parlare del
Borgo di Pratica di Mare, inac-
cessibile da anni). E’ gravissimo.
Infine, un’ultimissima considera-
zione.
Va detto infatti che un ente ha fi-
nalmente stanziato fondi per il
complesso monumentale di Torre
Maggiore - anche se ancora mol-
to esigui e utili solo per il rilievo
del monumento. Si tratta del Mi-
BAC. Quel Ministero che due an-
ni fa approvò il vincolo paesaggi-
stico dell’Agro tra Pomezia ed
Ardea, nell’area di Torre Maggio-
re. Riteniamo che coloro i quali
amano il territorio, lo amano nel-
la sua interezza.
Chi ama il territorio si occupa di
quel patrimonio culturale diffuso
a rischio di conservazione. Rite-
niamo quindi che il Comune di
Pomezia abbia l’obbligo morale
di intervenire e di occuparsi an-
ch’esso di quel patrimonio cultu-
rale diffuso, a partire proprio da
Torre Maggiore e dal suo territo-
rio circostante vincolato.
A coloro i quali obiettano la natu-
ra privata di alcuni beni culturali
del nostro territorio, rispondiamo
se essi siano a conoscenza o me-
no che il valore identitario di un
bene culturale - come tale ricono-
sciuto di”interesse pubblico” -
non rientra tra le disponibilità
della proprietà privata. A chi in-
vece contesta la mancata fruizio-
ne di questi beni, chiediamo se se-
condo loro i beni storici che non
risultano accessibili dovrebbero
essere lasciati marcire. La legge
italiana impone agli enti di occu-
parsi della tutela di tuttii beni
culturali”.
Associazione Latium Vetus
sari” dichiara Giacomo Castro,
presidente dell’Associazione La-
tium Vetus.
“E’ bene precisarlo infatti, qui
nessuno è contrario alla realizza-
zione di interventi migliorativi o
di valorizzazione sulla Torre Co-
munale di Piazza Indipendenza,
che è il magnifico simbolo della
città di Pomezia! Siamo invece
contrari al disinteresse che da
sempre aleggia intorno ad un be-
ne che ha ottocento anni e che ri-
schia di crollare da un momento
L’Associazione Latium Vetus è indignata per l’ennesimo finanziamento indirizzato al centro di Pomezia trascurando un bene di 800 anni
Nessun finanziamento per Torre Maggiore
Pag. 30 IL PONTINO NUOVO Cronaca di Pomezia ANNO XXXIV - N° 8 - 16/30 APRILE 2019
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