Il Pontino Nuovo • 8/2019
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Pag. 40 IL PONTINO NUOVO Cronaca di Ardea ANNO XXXIV - N° 8 - 16/30 APRILE 2019
La politica ad Ardea è in subbuglio: chi lascia la maggioranza, chi si dimette, chi rifiuta di diventare consigliere e chi non rispetta le regole
Sempre molto caldo il Consiglio di Ardea
Saccente lasciaVirgili lascia il M5S
Entra Riccobono
Abbiamo assistito nel corso
dell’ultimo consiglio comunale di
Ardea, ad uno spettacolo vergo-
gnoso ed increscioso, allorchè
l’opposizione ed i suoi supporters
si sono scatenati in una indegna
gazzarra per impedire il corretto
svolgimento dell’assemblea.
Inoltre in un suo intervento il
consigliere d’opposizione Iotti ha
affermato indebitamente, che nel-
la maggioranza vi fossero indaga-
ti.
Prontamente e con decisione il
presidente Zito ha preteso ed otte-
nuto, che tali affermazioni venis-
sero ritirate pubblicamente. L’op-
posizione ha anche depositato
una mozione di sfiducia nei con-
fronti del presidente Zito.
Le allusioni giudiziarie su com-
ponenti della maggioranza sono
squallidi tentativi di delegittimar-
la, quando nelle precedenti ammi-
nistrazioni, con procedimenti giu-
diziari ancora in corso, diversi
Novità in Consiglio Comunale di
Ardea. Roberta Virgili lascia il
gruppo consiliare del M5S per
proseguire la sua esperienza in
consiglio come indipendente. È
stata un’altra novità all’interno
del movimento questa di Roberta
Virgili, dopo le dimissioni dalla
carica di consigliere comunale di
Felice Saccente, per motivi stret-
tamente personali ma soprattutto
professionali. Durante il consiglio
comunale dello scorso 11 aprile,
Roberta Virgili, ha illustrato le
motivazioni che l’hanno portata a
decidere di lasciare il gruppo di
maggioranza e proseguire la sua
esperienza come indipendente in
seno al consiglio comunale.
“La linea politica del M5S – ha
detto Roberta Virgili – e le scelte
amministrative non mi hanno mai
vista nettamente favorevole. In
molte occasioni ho tentato di lan-
ciare delle idee che in un certo
qual modo potessero essere un
punto di confronto e di dibattuto,
ma invece questo non è mai acca-
duto. Le divergenze si sono acuite
con il passare dei mesi e mai c’è
stata occasione per tentare una
sorta di ricongiungimento. Ma le
posizioni sono rimaste letteral-
mente contrapposte ed in questa
circostanza certamente non era il
caso di continuare una coabita-
zione che non portava a nessun
risultato positivo, se non arrivare
ad una decisione come quella di
abbandonare il gruppo del M5S e
proseguire la propria vita politi-
co-amministrativa come indipen-
dente e dare ai cittadini che mi
sono vicini delle risposte concrete
ed efficaci”.
Ma quello che è accaduto dopo
l’annuncio di lasciare il M5S, è
stato una pagina ancora più racca-
pricciante e sgradevole che la po-
litica ardeatina abbia vissuto in
questi anni. Si è perso il senso
della ragione, affermando che chi
è eletto nelle fila del M5S deve
rispettare le regole del Movimen-
to. Non si può svolgere la funzio-
ne di consigliere comunale, con
un’altra casacca. È una cosa abo-
Nella giornata del 4 aprile scorso
il consigliere Felice Saccente ha
ratificato in Comune le sue dimis-
sioni da Consigliere Comunale.
“Si è trattato di una scelta anzi-
tutto professionale, con risvolti
sicuramente positivi sulla situa-
zione familiare e personale. Il
momento è probabilmente il meno
adatto e lascia aperti interrogati-
vi riguardo alla situazione politi-
ca ma rassicuro che con la politi-
ca non vi sono collegamenti e la
scelta, apparentemente repentina,
tale non è. Avevo dei tempi preci-
si e delle prescrizioni da rispetta-
re che ricadevano proprio nella
giornata di ieri per poter iniziare
ad ambire ad un percorso profes-
sionale che con ogni probabilità
mi porterà altrove. Per senso di
responsabilità era doveroso fare
una scelta, faticosa e dolorosa,
ma non potevo aspettare oltre.
Sarò sempre grato verso chi ha
riposto in me fiducia e mi ha fatto
vivere un’esperienza in cui ho
cercato sempre di dare il massi-
mo”.
Comprendiamo la sua scelta che è
stata sicuramente sofferta e medi-
tata e siamo certi che continuerà a
darci il suo contributo da cittadi-
no e volontario sul territorio. La
maggioranza tutta, insieme a tutti
gli attivisti del Movimento 5 Stel-
le Ardea ringraziano Felice per il
grande contributo che ha profuso
durante questi due anni, gli augu-
riamo un grandissimo in bocca a
lupo e una vita piena di successi.
Movimento 5Stelle Ardea
Giovannella Riccobono entra in
consiglio comunale di Ardea. Il
primo dei non eletti del Movi-
mento 5 Stelle di Ardea, Daniele
Vitalone, non ha accettato l’inca-
rico di sostituire il dimissionario
Felice Saccente all’interno della
maggioranza. Vitalone, che ha in-
viato una Pec al Comune renden-
do nota la propria rinuncia, non
diventerà quindi consigliere co-
munale. Nella lista dei candidati
alla carica di consigliere, ed in
base ai voti di preferenza ottenuti
nel corso delle ultime elezioni
amministrative, la prima dei non
eletti è appunto la neo consigliera
Giovannella Riccobono.
S.Me.
ruttiva, che disegnavano un “si-
stema Ardea” di malaffare diffuso
e generalizzato, nonché collauda-
to.
Il presidente Zito ha tutelato il
corretto svolgimento dei lavori
dell’assise comunale, difendendo
l’onorabilità del gruppo di mag-
gioranza da accuse miserevoli ed
indegne, ed è per questo che lo
invitiamo a proseguire il suo ope-
rato così come finora ha svolto e
rinnoviamo la nostra completa
stima e fiducia nei suoi confronti,
respingeremo a suo tempo senza
indugio la suddetta mozione.
Consigliamo il presidente Zito,
vista l’inciviltà messa in mostra
da una parte dei cittadini, di aller-
tare, in futuro, preliminarmente le
forze dell’ordine, affinchè certi
episodi di intemperanze e violen-
za verbale non abbiano più luogo
ed impediscano il regolare svolgi-
mento del consiglio comunale.
Movimento 5 Stelle Ardea
elementi delle vecchie maggio-
ranze sono stati indagati, proces-
sati e condannati, seppur in primo
grado, con accuse di natura cor-
minevole. Sono stati scritti alcuni
post su facebook che meritavano
la censura. Una presa di posizio-
ne che ha dell’assurdo e dell’in-
credibile per una città che ha tan-
te di quelle problematiche che gli
stessi amministratori immagina-
no, ed invece, alimentano pole-
miche, discussioni e altro.
Creando confusione tentando di
destabilizzare quello che sono le
cose esistenti. Non è questo il
modo di fare pulizia e fare del-
l’amministrazione pubblica l’e-
sempio per il futuro. Molti ricor-
dano in questo frangente che so-
no due anni che questa maggio-
ranza a cinquestelle è al governo
della città, e molti si pongono la
domanda quale utilità sia stata la
vostra presenza rispetto a quello
che hanno fatto gli amministrato-
ri del passato?
Tutto va fatto, va scritto, va pro-
gettato nei canoni e nei binari di
una fase politica nuova, finalizza-
ta al rispetto delle regole e del-
l’attività amministrativa. Non si
può accusare chi non è d’accordo
con le vostre idee, che è un tradi-
tore. La libertà di pensiero vale
per tutti, per chi è d’accordo con
il M5s e chi ne è in netto disac-
cordo.
Sabatino Mele
Le leggi e le regole vanno rispet-
tate da tutti. Come si richiama gli
altri al rispetto delle norme, al-
trettanto chi si appella a questo
incipit, dovrebbe essere il primo a
rispettare questo procedimento.
Nel corso dell’ultimo Consiglio
comunale di Ardea, l’11 aprile
scorso, si è assistito ad uno degli
spettacoli indecorosi che un’aula
consiliare abbia mai proposto ai
cittadini.
Il testo unico delle leggi comuna-
li, salvo interpretazioni fatte a na-
so o a caso, richiamano il perfetto
equilibrio che in una democrazia
dovrebbe primeggiare, e cioè la
completezza dei suo organismi
deliberanti.
Per essere più chiari e non perder-
ci in discussioni fuori luogo, la
questione è abbastanza semplice
ed elementare: se un consigliere
comunale si dimette, vedi il con-
sigliere Felice Saccente del M5S
che per motivi strettamente e giu-
stamente personali, ha rassegnato
le dimissioni, al primo Consiglio
utile ed entro dieci giorni dalla
notifica delle dimissioni, in sede
di Consiglio comunale deve av-
venire la surroga del consigliere
dimissionario.
L’ordine del giorno del Consiglio
comunale dello scorso 11 aprile
era già stata predisposto e notifi-
cato. Allo stesso erano stati ag-
giunti altri argomenti come la
surroga. Come era stata aperta la
seduta doveva avvenire a surroga.
Che cosa è successo? Il presiden-
te del Consiglio comunale, Lucio
Zito, probabilmente attanagliato
da svariate preoccupazioni perso-
nali e soprattutto di partito, non
ha raccolto immediatamente il
suggerimento che gli era stato
fornito su un piatto d’argento dal-
le opposizioni per effettuare im-
mediatamente la surroga del con-
sigliere dimissionario Felice Sac-
cente, con la prima Giovannella
Riccobono, che anche lei era sub-
entrata a Davide Vitalone che
aveva rifiutato lo scranno in Con-
siglio comunale. Una circostanza
a dir poco grottesca e poco edifi-
cante per un Consiglio comunale
che, con il passare dei mesi, e sia-
mo quasi a due anni dall’insedia-
mento della nuova maggioranza
contrassegnata dai colori del
M5S, ancora non è riuscita a tro-
vare la sintesi e un percorso li-
neare sullo svolgimento dei lavo-
ri.
Amministrare un Comune è come
amministrare una famiglia: le
problematiche sono le stesse, le
regole da rispettare sono le stesse,
cambia solo la forma di denomi-
nazione delle varie spese e degli
introiti nelle casse comunali e fa-
miliari. Non siamo di fronte ad
una questione insormontabile,
siamo al cospetto di una struttura
semplice che va gestita e va indi-
rizzata secondo i canoni, le leggi
ed i regolamenti vigenti. Nessuno
può uscire fuori da questi binari,
e non può fare di testa sua.
Il rispetto delle regole vale per
tutti, opposizione, maggioranza,
cittadini, assessori, sindaco, diri-
genti comunali e chi più ne ha più
ne metta. Davanti ai nostri occhi
c’è una città che ha bisogno di
tutto. C’è da risolvere problemi
annosi che ancora non trovano lo
spazio e l’adeguato approfondi-
mento per la loro soluzione.
Noi che facciamo ci impuntiamo
sulla surroga o meno di un consi-
gliere comunale, o tentiamo di
rinviarla, perché la stessa Giovan-
nella Riccobono, per problemi
connessi alla sua vita personale,
non era presente in consiglio.
Forse lo stesso Zito, per una for-
ma di rispetto nei confronti della
stessa neoconsigliera, avrebbe
voluto effettuare la surroga in sua
presenza.
Ma visto che questo non era pos-
sibile, perché impuntarsi e far sì
che la riunione consiliare si tra-
sformasse in un campo di batta-
glia, con posizioni contrapposte
di una inutilità aberrante. Mentre
si sarebbero potuti affrontare gli
argomenti all’ordine del giorno e
la discussione delle varie interro-
gazioni presentate dai consiglieri
di opposizione.
Sabatino Mele
Pomezia - Via Gorizia, 18 - Tel. 06.91802050
Cell. 328.2072100 - 328.2072102
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