Il Pontino Nuovo • 8/2019
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Pag. 6 IL PONTINO NUOVO Cronaca di Pomezia ANNO XXXIV - N° 8 - 16/30 APRILE 2019
Il comitato “Pomezia Senza Barriere” dice: “Solo pubblicità niente fatti”
Barriere architettoniche senza soldi
La denuncia di Essere Pomezia sui gettoni di presenza
Li abbiamo smascherati
PEBA Pomezia (Barriere Archi-
tettoniche): Sì SU FACEBOOK,
NO NEL BILANCIO
Giovedì 28 marzo la Giunta del
Comune di Pomezia ha deliberato
l’approvazione del PEG (Piano
Esecutivo di Gestione 2019-
2021). E questo rientra nell’ordi-
naria, seppur tardiva, amministra-
zione.
La notizia però, è che nonostante
i posts trionfalistici sulla pagina
facebook del Comune e su quella
del M5S di Pomezia del 7 marzo
scorso, in cui veniva annunciata
la realizzazione del PEBA (Piano
Eliminazione Barriere Architetto-
niche), nel PEG di tutto questo
non vi è traccia; tradotto è stata
pubblicizzata la realizzazione di
un progetto per il quale non è sta-
to previsto l’impegno di un solo
euro da parte della Giunta.
Soffermiamoci sugli aspetti tecni-
ci lasciando a chi legge la valuta-
zione etica di questo modo di fare
politica non nuovo, visto che il 28
maggio scorso durante la campa-
gna elettorale, il Sindaco Zuccalà
aveva firmato un impegno per la
realizzazione del PEBA totalmen-
te disatteso dopo l’elezione.
Il lettore che volesse leggere o
analizzare il bilancio comunale
(dove tra l’altro il PEBA non era
nemmeno menzionato) oppure il
recente PEG, incontrerà più volte
la voce “Barriere Architettoni-
che” che punto primo è cosa di-
versa dal PEBA (speriamo che
questo sia chiaro agli amministra-
tori) ma soprattutto rientra in una
voce più generale in cui vengono
inclusi anche marciapiedi e par-
cheggi.
Non è detto, e nemmeno scritto,
quindi, che i soldi indicati in
quelle voci vengano destinati
all’abbattimento delle barriere ma
potrebbero essere impiegati per la
realizzazione di altre infrastruttu-
re, se non stornati in maniera
estemporanea come successo nel-
l’ultimo Consiglio Comunale del-
la scorsa consiliatura quando era-
no stati sottratti 120 mila euro
dalle barriere architettoniche per
essere impiegati per la realizza-
zione del canile. Va da se, inoltre,
che tutte le nuove realizzazioni
devono, per legge, essere costrui-
te senza la presenza di barriere ar-
chitettoniche da cui la comparsa
ricorrente di questa voce nei pre-
ventivi di spesa.
Alla pagina 9 del PEG, però, ve-
niamo a sapere che l’Amministra-
zione ha chiesto la concessione di
un mutuo anche stavolta non per
il PEBA (cioè un piano comples-
so e funzionale per eliminare tutte
le barriere architettoniche) ma per
l’eliminazione di SINGOLE bar-
riere architettoniche.
Il dubbio che il Sindaco e gli as-
sessori non abbiano ben chiara la
sostanziale differenza pare quasi
fugato.
Ma ammesso e non concesso che
la differenza sia compresa sco-
priamo che non solo il PEBA ma
perfino la semplice rimozione di
barriere architettoniche è vincola-
ta alla concessione improbabile
del mutuo richiesto.
La cosa diventa ancora più kaf-
kiana se si scorre il Documento
Unico di Programmazione. Giunti
alla pagina 12 si legge “Nel trien-
no è previsto un considerevole la-
voro per la redazione del primo
PEBA (Piano Eliminazione Bar-
riere Architettoniche”. Ma vista la
sorte dell’impegno firmato del
sindaco lo scorso maggio e le evi-
denze fin qui riportate, non abbia-
mo ragioni per credere che a que-
ste parole seguiranno i fatti.
Si potrebbe supporre a questo
punto, visto che dalla Torre da
maggio ad oggi non abbiamo
avuto alcuna risposta, che la
Giunta intenda assegnare l’incari-
co di redigere il PEBA all’ufficio
tecnico del Comune ed è per que-
sto che non è previsto in bilancio.
E allora perché inserirlo nel post
dedicato al bilancio?
Ma anche questo, crediamo, sia
da escludere visto che la relega-
tissima pagina dedicata ai PEBA
(il Sindaco aveva firmato che l’a-
vrebbe inserita in home page, ma
così non è stato) è ferma alla fine
di settembre.
Sarebbe compito di tutto il movi-
mento 5 stelle di Pomezia, nel
quale sono presenti persone di
grande qualità e sensibilità, ripor-
tare il Sindaco e la Giunta sulla
strada del rispetto dell’impegno
preso, della responsabilità e della
serietà istituzionale e della com-
petenza e denunciare a gran voce
questa situazione di confusione
nella comunicazione (?) che ha
come vittime primarie le persone
in difficoltà.
Ma non solo.
Anche i candidati sindaco che
hanno firmato l’impegno in cam-
pagna elettorale e che ora siedono
in Consiglio Comunale dovrebbe-
ro dedicare a questa lotta per un
diritto previsto da una legge del
1986, un impegno pressante e
continuo e non solo rarefatte e
contumaci azioni morte già in
partenza.
Comitato “Pomezia
Senza Barriere”
“Li abbiamo smascherati, la loro
arroganza e il loro dire sempre
no gli si è ritorto contro. Oggi
grazie a noi un loro grossolano
errore è stato corretto”. Con que-
ste parole Fabio Fucci, capogrup-
po di Essere Pomezia, ha com-
mentato l’esito del consiglio co-
munale del 1° aprile, a dir poco
animato.
Tutto è cominciato lo scorso 7
marzo 2019, quando durante la
massima assise comunale è stato
approvato il bilancio di previsio-
ne 2019-2021. In quell’occasio-
ne, nella delibera, si faceva riferi-
mento ad un allegato che preve-
deva sostanzialmente l’indennità
di funzione ed i gettoni di presen-
za per i consiglieri comunali. Da
quel momento, considerate le ri-
sposte vaghe forniteci dalla mag-
gioranza M5S, abbiamo deciso di
approfondire la questione. Ci sia-
mo resi conto che sindaco e as-
sessori, da quando si sono inse-
diati, hanno percepito un aumen-
to salariale ingiusto, che grava sui
cittadini oltre che sulle casse co-
munali. Tale aumento non si era
mai registrato dal 2013 al 2018 e
per questo abbiamo interrogato il
sindaco e la giunta per conoscere
anche l’importo unitario percepi-
to a titolo di gettone di presenza
dai consiglieri comunali.
“Ebbene, durante la riunione
odierna il primo cittadino ha af-
fermato, rispondendo ad una no-
stra domanda – dichiara Fucci –
che il gettone incassato oggi dai
consiglieri ammonta a 70 euro,
ridotto del 10%: circa 63 euro”. I
nostri dubbi quindi erano fondati,
senza la nostra azione di appro-
fondimento questo problema non
sarebbe mai venuto a galla. Se-
condo l’attuale legge è previsto,
per un comune come Pomezia
(fascia di abitanti compresa tra i
50 mila e i 250 mila abitanti), il
gettone di presenza da erogare ai
consiglieri deve essere pari a
36,15 euro; questo sta a signifi-
care che dall’inizio della consi-
liatura ad oggi, facendo i conti su
me stesso e quindi con numeri
certi, il comune ha pagato quasi
500 euro in più del dovuto. Que-
sto, se applicato indicativamente
al numero totale dei consiglieri ci
porta ad uno sperpero di circa 10
mila euro dall’inizio dell’attuale
consiliatura”.
Fortunatamente Essere Pomezia
non dorme, non sbaglia i conti e
controlla l’operato della maggio-
ranza grillina perché è nostro
compito primario tutelare il bene
comune e i cittadini. Questa am-
ministrazione invece di deriderci
e dire sempre di no dovrebbe rin-
graziarci, oggi abbiamo corretto
un loro gravissimo errore.
Comunicato gruppo
Essere Pomezia
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