Niente processione ma preghiere in diretta streaming
Madonna delle Grazie
Ogni anno, da tempo immemorabile, tranne durante la seconda guerra mondiale, il primo sabato di maggio e la seconda domenica, la città di Nettuno è in festa perché la devozione è tanta per la Madonna delle Grazie, la cui sacra effigie tutto l’anno è posta in un’icona sull’altare del Pontificio Santuario a lei dedicato ed a Santa Maria Goretti, mentre in quella settimana viene collocata nella Collegiata di San Giovanni, tutta bardata, nel centro storico. Quest’anno la processione di andata si sarebbe svolta il 2 maggio e quella del ritorno il 10. Purtroppo, a causa della pandemia, la processione con le Priore, paggetti ed angioloni (i bambini e le bambine nettunesi), si è dovuta rimandare ad altra data, forse in autunno, quando la Sars Covid-19 sarà un brutto ricordo. Però l’Amministrazione - il Sindaco Alessandro Coppola ci teneva tanto a parteciparvi per la prima volta dopo le elezioni-, il Rettore del Santuario Pasquale Gravante e tutti i Parroci di Nettuno non si sono arresi: se i devoti alla Sacra immagine non hanno potuto partecipare di persona, hanno però potuto collegarsi tramite JoungTV e su streaming Santuario N.S. delle Grazie, per pregare insieme con #distantimauniti. Dal 1 al 10 maggio, alle ore 12:00 si è declamato il Regina Coeli e la supplica alla Madonna; alle 17:30 si è recitato il S. Rosario con a seguire la Santa Messa officiata, ogni giorno, a turno da uno dei Parroci delle varie Parrocchie. Dall’11 fino al 31 maggio, alle ore 17:30 continuerà la recita del Santo Rosario ed a seguire la Santa Messa con la supplica alla Vergine. Naturalmente dal 18 maggio, rispettando tutte le norme di prevenzione della pandemia, muniti di mascherine, di guanti, mantenendosi alla distanza di almeno un metro, ci si potrà recare nel Pontificio Santuario di persona. Una significativa iniziativa è partita dall’attuale Amministrazione, da parte dell’Assessore Alessandro Mauro: #unaluceperMaria, quella di accendere una candela all’esterno della propria abitazione, sia la sera del 2 maggio sia in quella del 10, per sentirsi tutti uniti nella devozione per la Madonna delle Grazie.
Rita Cerasani
Online la raccolta di racconti pubblicata da Valerio Novara ed altri 30 autori
Letture in quarantena
Si intitola “Letture in quarantena: Storie di un tempo sospeso” ed è una raccolta di 31 racconti brevi pubblicata da Valerio Novara e tantissimi altri autori provenienti da tutta Italia ed in particolare dal territorio di Anzio e Nettuno.
Il giovane scrittore di Anzio, già autore della saga “Portami alla vita”, ha deciso di mettere insieme tantissimi punti di vista diversi per raccontare quello che è stata la quarantena. Il progetto, infatti, nasce proprio con la voglia di donare un po’ del nostro tempo agli altri e i proventi del libro verranno destinati alla Protezione Civile per continuare ad affrontare l’emergenza.
Trentuno racconti brevi, ognuno con un suo filo conduttore, ovvero quarantena e distanziamento sociale, che ripercorrono le fasi, le ansie, le paure e le speranze del periodo che stiamo affrontando. Nella raccolta anche due poesie, nonché storie di fantasia ed esperienze realmente vissute in questo momento difficile. Il ricavato, come anticipato, sarà interamente devoluto alla Protezione Civile.
“Un modo come un altro - spiega Valerio – per contribuire anche noi a dare il nostro contributo e tenere compagnia alle famiglie costrette a casa in questo lungo periodo della nostra vita”.
A breve arriverà su Amazon anche la versione cartacea del libro, per tutti coloro che vorranno immergersi nelle pagine e nelle storie di chi ha voluto condividere con gli altri le sue emozioni.
L’ebook in formato digitale è scaricabile da Amazon a questo link: http://amzn.to/3dwQu1E.
Hanno partecipato alla stesura dei racconti: Giorgia Amantini, Licia Calderaro, Melania Maranesi, Chiara Di Luigi, Roberta Canu, Valerio Novara, Patrizia Di Mille, Grazia Gentile, Alessandro Amantini, Erika Biagioni, Chiara Castello, Veronica Palermo, Emanuela Sferlazzo, Sara Paoletti, Laura Riggi, Donatella Sannino, Luca Gigante, Andrea Micheletti, s.d. Antium, Serafina Lomaisto, Ilaria Nucita, Nadia Dal Cero, Ilari C., Augusto Perfetti, Marianna Sansone, Anna Grazia Famà, Nadia Capitani, Letizia Rivera, Giovanna Peregrino, Luca Galastri e Giorgia Montemurro.
Confiscati beni per 12 milioni
Un ingente patrimonio - del valore stimato di oltre 12 milioni di euro - è stato definitivamente confiscato dalla Corte d’Appello del Tribunale di Roma al pluripregiudicato Fernando Mancini (classe 1961). Il provvedimento -che conferma quello di primo grado emesso a giugno del 2019 - è frutto delle meticolose indagini economico-patrimoniali dei Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, avviate nel 2015, che avevano consentito alla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale capitolino di disporre il sequestro anticipato dei beni riconducibili al Mancini, già condannato per i reati di associazione a delinquere, evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, truffa, traffico di stupefacenti e riciclaggio.
Gli accertamenti delle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno, coordinate della Procura della Repubblica di Velletri, avevano evidenziato la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati al Fisco dal proposto e le ricchezze nella sua disponibilità, gran parte delle quali intestate fittiziamente a “prestanome” e familiari. Il patrimonio, accumulato investendo i proventi delle attività illecite e costituito da conti correnti bancari, quote di maggioranza di alcune società, una lussuosa imbarcazione, una rivendita di tabacchi, 90 unità immobiliari (tra cui una stupenda villa di circa 400 metri quadrati con piscina, 41 appartamenti, 35 magazzini, garage, capannoni industriali e terreni) e dal rinomato stabilimento balneare “Belvedere”, situato sul litorale nettunense, passa definitivamente nella disponibilità dello Stato
Oltre alla confisca, la Corte d’Appello ha disposto la riduzione da 5 a 3 anni della sorveglianza speciale di polizia, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
L’esecuzione del provvedimento ablativo riveste un rilevante valore sociale perché restituisce alla collettività beni illecitamente acquisiti dalla criminalità.
Comando Provinciale
Guardia di Finanza Roma