Programma di educazione ambientale elaborato dalla società sportiva Virtus Basket
Differenzio anch’io
Anche per l’anno scolastico in corso, il Comune di Aprilia ha aderito al programma di educazione ambientale “Differenzio anch’io – corretto trattamento, smaltimento e riciclo dei rifiuti” elaborato dalla società Virtus Basket e rivolto agli studenti apriliani di 4a e 5a elementare. Con una delibera di Giunta approvata lo scorso 19 febbraio, l’Amministrazione comunale ha stanziato a favore dell’iniziativa 5mila euro, somma che sarà utilizzata per l’acquisto dei premi (buoni spesa in materiale scolastico) da distribuire alle classi premiate. Ora, con un avviso pubblico, il Comune si rivolge alle attività commerciali operanti nel settore librario e vendita materiale di cancelleria che intendano aderire all’iniziativa, mettendo a disposizione buoni premio che saranno assegnati ai partecipanti secondo i criteri stabiliti nel progetto. Le attività commerciali interessate, tra quelle che vendono materiale scolastico, dovranno presentare richiesta di adesione, formalizzando anche il valore percentuale che intendono aggiungere ai buoni premio. L’ente valuterà anche proposte migliorative (come, ad esempio, buoni sconto da assegnare a tutti i partecipanti). A parità di offerta, il contributo del Comune sarà ripartito tra le attività risultate aggiudicatarie. Le richieste dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo Generale in busta consegnata a mano oppure via PEC all’indirizzo protocollogenerale@pec.comune.aprilia.lt.it entro le 12:00 del 24 marzo 2021.
Comune di Aprilia
Rigenerazione urbana
Il Comune di Aprilia è già pronto a presentare progetti per ottenere i 10milioni di euro stanziati dal DPCM del 21 gennaio 2021 in tema di rigenerazione urbana. È quanto fa sapere l’Amministrazione comunale, anche in risposta agli articoli e alle sollecitazioni apparse sulla stampa negli ultimi giorni.
“Se c’è un tema su cui in tutti questi anni abbiamo mostrato estrema reattività e capacità è proprio quello della risposta ai bandi ministeriali – commenta il Sindaco Antonio Terra – negli ultimi giorni abbiamo definito le progettualità per quel che riguarda il Programma innovativo sulla qualità dell’abitare (PINQuA), mentre nelle scorse settimane abbiamo incassato per il quarto anno consecutivo l’ok del Ministero degli Interni per i progetti presentati in tema di riduzione del rischio idrogeologico. Sono tutti fatti che parlano da soli”.
“Quanto alla metodologia utilizzata per delineare le progettualità per le quali si chiede poi finanziamento pubblico – prosegue il primo cittadino – è chiaro che essa è da sempre improntata al massimo ascolto delle realtà sociali della Città. Stupisce che questa osservazione venga dal Presidente dell’Associazione Democratici per Aprilia, che fino a qualche mese fa ha condiviso con noi quella medesima metodologia e ne conosce lo spirito e i presupposti. Noi prendiamo atto delle proposte (molte delle quali in verità corrispondono ad azioni già avviate o per le quali è stato richiesto finanziamento) e ci rallegriamo per l’inconsueto attivismo dell’ex assessore Caracciolo”.
Comune di Aprilia
Quando un video viene condiviso in chat con gli amici
Il Revenge Porn
Il Revenge Porn è una violenza di genere che ha la sua matrice nel sessismo che considera il corpo delle donne un oggetto da desiderare, discriminare, manipolare utilizzandolo in maniera minacciosa, estorsiva e violenta.
Si tratta di una cultura patriarcale che colpisce sopratutto le più giovani: Le ragazze sono convinte di essere pari ai maschi, l’indipendenza è scritta nel loro Dna, non si cautelano e, quando finiscono coinvolte dentro queste brutte storie, scoprono all’improvviso, come il corpo e la sessualità siano uno strumento sessista per tenerle a bada. Il mondo virtuale è solo un’espressione ulteriore e diversa dell’identità reale, dove tutto è più semplice grazie al vile anonimato. Quando succede una cosa del genere, perdi la tua innocenza rispetto alla vita.
Dopo i mesi di lockdown dovuti alla pandemia, si è registrato un aumento dei casi di revenge porn, termine che indica la diffusione di immagini o video intimi senza il consenso dei protagonisti. L’obbligo di rimanere a casa ha messo a rischio molte persone, soprattutto perché in tanti hanno cominciato a usare strumenti come Zoom o Skype, Telegram, che offrono occasioni per portare avanti questo genere di abusi.
Le leggi sul revenge porn variano molto da un paese all’altro e per gli esperti il diritto non riesce a tenere il passo con le nuove tecnologie. In Italia, il reato per la diffusione illecita, di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate è previsto nell’articolo 612-ter del codice penale, si rischia fino a sei anni di carcere e una multa dai 5mila ai 15mila euro.
Si dice “revenge porn” quando un video viene condiviso in chat con gli amici.
Sono sempre di più gli utenti che per vendicarsi pubblicano online foto osè dell’ex fidanzata o fidanzato. Per difendersi, la prima cosa da fare è denunciarlo, vendicarsi perché si è stati lasciati è un’azione da vigliacchi, soprattutto se si utilizzano le piattaforme social. Instagram, Facebook e Twitter hanno sicuramente semplificato la nostra vita, ma contemporaneamente hanno moltiplicato i problemi per quanto riguarda la privacy delle persone e il revenge porn è uno di questi problemi.
Purtroppo in alcuni casi, le persone che ne sono rimaste vittime hanno avuto molte difficoltà a superare l’evento, come documentano alcuni fatti di cronaca diventati tristemente famosi. Pubblicare immagini intime dell’ex fidanzata o dell’ex fidanzato (con le donne che sono le principali vittime del revenge porn) non solo è illegale, ma può portare la persona a dover scontare anche diversi anni di carcere e a pagare i danni d’immagine e psicologici all’ex partner.
Il revenge porn è la conseguenza del sexting, ovvero dello scambio di immagini piccanti tramite le applicazioni di messaggistica istantanea tra fidanzati. Una pratica sempre più diffusa, anche se non si ha una relazione. E in questi casi, le foto scambiate in chat, possono diventare virali sui gruppi WhatsApp in pochissimi secondi.
Fortunatamente difendersi dal revenge porn è possibile, mettendo in atto delle strategie di prevenzione e denunciare immediatamente quando vediamo una nostra foto osé pubblicata sui social network.
Se si nota un post con un’immagine che ritrae qualche nostra parte intima, la prima cosa da fare è contattare immediatamente lo staff del social network. È inutile cercare di convincere il nostro ex a cancellare l’immagine, nella maggior parte dei casi non risponderà o cercherà delle scuse per non farlo.
Come tutelarsi? tutte le principali piattaforme social offrono la possibilità di segnalare dei post con contenuti hard e che non rispettano la politica del social network. Nella maggior parte dei casi, lo staff è molto veloce a eliminare le immagini e a sospendere l’account della persona che ha postato le immagini, ma purtroppo in rete resta sempre una traccia di foto e video.
Anna Silvia Angelini