Abbassati i costi per i cittadini che lo utilizzeranno
Trasporto scolastico
L’amministrazione comunale informa che il 30 giugno la Commissione Trasporti presieduta dal consigliere comunale Angelo Zanlucchi ha messo il disco verde al nuovo piano tariffario relativo al servizio di trasporto scolastico erogato a favore degli alunni che frequentano le scuole del territorio comunale.
Le novità principali della nuova deliberazione che a breve approderà in giuntaper la verifica finale, sono due: riduzione della tariffa e aumento del numero delle fasce di reddito Isee. Dopo l’abbassamento della Tari, l’amministrazione comunale dunque dà un’altra risposta concreta a sostegnodei bilanci delle famiglie della città di Aprilia.
“Abbiamo rimodulato verso il basso i costi del servizio per i cittadini, spiega il nuovo piano l’assessora con delega ai Trasporti Luana Caporaso, nonostante i rincari del carburante e gli adeguamenti Istat siamo riusciti ad abbassare le tariffe ed ad andare incontro alle esigenze delle famiglie. Le fasce di reddito Isee, altra novità,sono state ampliate e sono passate da 6 a 13, questo per mantenere inalterata a 15 la percentuale del tasso di copertura del servizio”.
Il servizio di traporto scolastico può essere acquistato per intero o per metà corsa, in quest’ultimo caso l’importo da corrispondere sarà solo del 50%. I pagamenti, inoltre, sono dilazionati in 9 rate da corrispondere durante l’anno scolastico con scadenza mensile da settembre a maggio. Dopo l’approvazione del piano da parte dell’esecutivo, verranno rese note le modalità di iscrizione al servizio per il prossimo anno scolastico. Inoltre anche quest’anno sarà possibile, per gli studenti con disabilità che frequentano il secondo ciclo di istruzione, presentare la domanda di rimborso trasporto scolastico autonomo o attraverso abbonamento ai trasporti pubblici.
Comune di Aprilia
Il 30 giugno sono iniziati i lavori di scavo al terreno posto tra Campoleone e Casalazzara
Caratterizzazione Sassi Rossi
Ci sono voluti oltre 30 anni e due diversi iter amministrativi, prima che i lavori di caratterizzazione preliminari alla bonifica di Sassi Rossi potessero avere inizio. Il 30 giugno scorso però i mezzi della ditta incaricata e selezionata tramite avviso pubblico nei mesi scorsi, hanno raggiunto il sito inquinato, posto a metà tra i quartieri Campoleone e Casalazzara e iniziato gli interventi di scavo presso il terreno, classificato dalla Regione Lazio ad altissima priorità già dal 2002, quindi facente parte di quelle aree per le quali gli interventi di caratterizzazione e bonifica non erano solo raccomandati ma assolutamente indispensabili. Così non è stato, malgrado fosse nota dalla fine degli anni ‘80 la presenza di fusti contenenti sostanze nocive ed altri inquinanti sepolti in quei terreni privati, un ritardo frutto anche di gravi errori negli iter posti in essere dall’ente - basti pensare al finanziamento di oltre 600 mila euro erogato dalla Regione Lazio nel 2008 e sfumato perché l’amministrazione, commettendo errori procedurali, è rimasta impantanato nei ricorsi dei privati. Ente che fino al 2018 sulla questione non ha mai dato l’idea di voler premere il tasto dell’acceleratore, mentre a partire dal 2021 dopo una conferenza dei servizi lampo e un ricorso al tar da parte dell’attuale proprietario del terreno schivato in tempi da record, l’iter è stato portato a termine con successo, condotto dagli uffici comunali sotto l’egida dell’ex assessore all’ambiente Monica Laurenzi. Rimossa dall’incarico per volontà del sindaco verso la fine di dicembre del 2021, l’ex delegata ha fatto appena in tempo ad assistere personalmente all’avvio delle attività preliminari alla caratterizzazione, che ha avuto inizio nella giornata di ieri.
“L’intervento di caratterizzazione di Sassi Rossi - spiega oggi Monica Laurenzi - è il mio ultimo atto amministrativo, prima della revoca dell’incarico, perché poche ore prima che venisse firmato il decreto che mi rimuoveva dall’incarico, seguivo di persona gli interventi di pulizia del sito per prepararlo alla caratterizzazione ora in corso. La felicità derivante dalla prosecuzione di un intervento tanto importante per il nostro territorio, perché permetterà di conoscere la natura di quei terreni per poter un domani procedere alla bonifica, lascia però spazio all’amarezza. Un retrogusto amaro dettato dalla consapevolezza che si trattava di un traguardo a portata di mano, ma che fino ad oggi chi ha amministratore questa città non aveva raggiunto. Una tutela che il territorio avrebbe potuto avere da anni, mentre così non è stato, basti pensare ai vincoli ancora assenti, ma necessari per garantire una tutela concreta alla nostra città. Un pensiero questo che anche se in parte, offusca la gioia che deriva dalla consapevolezza di aver portato a conclusione un iter di fondamentale importanza per la tutela ambientale”.
Francesca Cavallin